Sicurezza stradale, una proposta di legge sull’omicidio stradale

Si punta ad inasprire le pene per chi guida sotto l’effetto di alcol o droga. Presentato il Piano strategico contro gli incidenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 giugno 2011 20:21
Sicurezza stradale, una proposta di legge sull’omicidio stradale

Firenze - Una proposta di legge sull’ ‘omicidio stradale’, fattispecie giuridica oggi inesistente, che mira a inasprire le pene per chi guida sotto l’effetto di alcol e droga. Questa l’iniziativa che parte oggi dal Comune di Firenze e dall’associazione Lorenzo Guarnieri, intitolata a una giovane vittima di un incidente. L’associazione, nata per volontà della famiglia Guarnieri, ha lavorato in pochi mesi a un innovativo Piano strategico per la sicurezza stradale per Firenze, un piano che, grazie a una metodologia nuova, è estendibile anche ad altre città in Italia. Il progetto è stato presentato dal sindaco Matteo Renzi, da Stefano Guarnieri, padre di Lorenzo, e da Gioia Ghezzi di McKinsey, società di consulenza che ha contribuito a produrre il piano in un lavoro di squadra che ha visto all’opera, negli ultimi sei mesi, polizia municipale, carabinieri, questura, polizia stradale, Asaps, università di Firenze, associazioni di vittime, Asl, Aci e molti altri.

La campagna di comunicazione è curata dal Comune di Firenze con la collaborazione dello studio fiorentino Catoni Associati. LA PROPOSTA DI LEGGE In sintesi, la proposta di legge vuole introdurre la fattispecie di ‘omicidio stradale’ per chi uccide guidando sotto l’effetto di alcol e droghe. Le pene attualmente previste passerebbero da 3-10 anni a un minimo di 8 a un massimo di 18 anni. Al momento non è prevista alcuna misura cautelare e la proposta prevede l’arresto in flagranza di reato e l’ ergastolo della patente’, ovvero a chi guida sotto l’effetto dell’alcol e della droga sarà tolta definitivamente la patente dopo il primo omicidio.

Attualmente, invece, è prevista solo la revoca temporanea del permesso di guida. “Questa proposta di legge - ha spiegato il sindaco - nasce come una proposta di iniziativa popolare ma abbiamo già preso contatti con la commissione trasporti della Camera e non escludiamo che, accanto alla raccolta delle firme, possa avviarsi anche un iter parlamentare”. Simbolicamente, lo stesso Renzi ha firmato la proposta di legge, seguito dai coniugi Guarnieri. La pdl si può anche firmare on line, sul sito www.occhioallastrada.it IL PROGETTO DAVID David non è solo uno dei simboli di Firenze ma anche il nome scelto dalla famiglia Guarnieri per il progetto complessivo sulla sicurezza stradale.

David è un acronimo che sta per Dati e analisi (ottimizzazione della raccolta dati sugli incidenti stradali); Aderenza alle regole (a partire da più controlli); Vita ed educazione (diffusione di maggiore conoscenza delle regole e consapevolezza dei pericoli); Ingegneria (ovvero la messa in sicurezza delle infrastrutture e l’incentivazione di nuove tecnologie); Dopo la violenza (supporto alle famiglie e formazione degli operatori). L’obiettivo del progetto David è di ridurre, entro il 2020, del 50% il numero di decessi e feriti gravi, ovvero salvare salvare almeno 58 vite umane e ridurre di 1000 unità il numero dei feriti gravi nei prossimi 10 anni. IL PIANO STRATEGICO DI SICUREZZA STRADALE Per raggiungere gli obiettivi del progetto David il team al lavoro (Comune con polizia municipale e dipartimento di mobilità, forze dell’ordine, ospedali, università e associazioni) ha elaborato un Piano strategico di sicurezza stradale.

Base di partenza: un’elaborata e sistematica raccolta di dati sull’incidentalità fiorentina degli ultimi dieci anni. Tra i vari dati, è emerso che ci sono stati 260 morti e almeno 50 mila feriti, con un costo sociale di 115 milioni di euro l’anno e di danni materiali 120 milioni. Il 70% dei morti e feriti sono pedoni e motociclisti. L’87% dei conducenti che causa incidenti mortali ha più di 25 anni, e di questi l'80% è maschio. Circa il 30% degli incidenti gravi è associabile alla guida in stato di ebbrezza. Dopo la raccolta dati, il Piano ha identificato una lista di possibili iniziative e ne ha valutato l’impatto dei costi e dei benefici, selezionando quindi le iniziative più efficaci.

Il Piano comprende anche una ‘geolocalizzazione’ degli incidenti stradali a Firenze. Per esempio è emerso che le strade più incidentate sono via Pistoiese, viale Etruria, viale degli Olmi, viale Amedola e Gramsci e viale Strozzi. Tra le prime azioni da mettere in capo subito, ci sono gli interventi di traffic calming (introduzione di sistemi per rallentare il flusso di traffico, dai dossi artificiali alle chicane), l’illuminazione dei passaggi pedonali, l’onda verde semaforica e l'intensificazione dei controlli sulla guida in stato di ebrezza.

Più a lungo termine sono previsti, ad esempio, interventi sulle rotonde, sull’incentivazione del trasporto pubblico, campagne educative, aumento dell’uso di telecamere, investimenti infrastrutturali. UN ‘REGALO’ PER FIRENZE Il Piano strategico è stato pensato come un ‘regalo’ per il Comune, un dono che la famiglia Guarnieri, provata dalla morte del figlio esattamente un anno fa, ha voluto realizzare non solo per ricordare Lorenzo ma soprattutto per fare qualcosa di tangibile e duraturo perché tragedie come quella avvengano il meno possibile.

“Il nostro intento - ha detto Stefano Guarnieri - non è repressivo ma di prevenzione. Ogni persona ha diritto di tornare a casa sana e salva e la sicurezza sulla strada dovrebbe essere percepita come la sicurezza sul lavoro”. “Di fronte a dati emergenziali e un approccio emotivo - ha aggiunto Renzi - noi proponiamo un Piano basato su un metodo razionale e vogliamo che la politica assuma il tema della sicurezza stradale non come uno tra tanti ma come uno tra quelli fondamentali”. “Non dimentichiamo - ha evidenziato - che gli incidenti stradali, oltre al dramma sociale, hanno anche un pesante risvolto economico, ovvero costano 40 miliardi di euro l’anno, oltre il 2% del Pil italiano”.

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