Carabinieri aggrediti, condizioni stabili. Rossi, una legge per i rave

Durissime le reazioni del mondo politico all'aggressione ai carabinieri avvenuta a Sorano. E il Pdl propone una legge per regolamentare i rave party. Rossi: “Vogliamo dare regole al fenomeno, si impegni anche il governo”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 aprile 2011 14:34
Carabinieri aggrediti, condizioni stabili. Rossi, una legge per i rave

Firenze - Sono stabili le condizioni dei due carabinieri aggrediti ieri da quattro giovani nel Grossetano. Entrambi, ricoverati all'ospedale di Siena, hanno passato una notte tranquilla. Uno di loro ieri è stato operato per la riduzione di un ematoma alla testa ed è ancora tenuto in coma farmacologico. L'altro rischia di perdere l'occhio destro. Intanto stanno sgomberando, dopo tre giorni 'no stop', le centinaia di partecipanti al 'rave party' vicino a Sorano in provincia di Grosseto, nei pressi del quale e' avvenuta l'aggressione. Due iniziative.

La prima è quella di proporre al Governo di intervenire con una normativa che disciplini il fenomeno dei rave party, per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza (aspetti di competenza statale). La seconda: approvare una legge regionale che regoli gli aspetti attinenti alle competenze in materia di tutela della salute e di polizia amministrativa locale, in modo da dare alle amministrazioni la possibilità di avere strumenti per prevenire e controllare. Sono queste le iniziative che il presidente Enrico Rossi proporrà domani al consiglio regionale, in seguito a quanto accaduto nei pressi di Sovana, dove ieri due carabinieri sono stati aggrediti da un gruppetto di giovanissimi, poi arrestati.

“Sono davvero colpito, sconvolto da quanto accaduto – prosegue il presidente – Ieri ho parlato a lungo con i sanitari delle Scotte per informarmi sulle condizioni dei carabinieri feriti e ho preso contatto con i verti ci dell’Arma e con i colleghi dei feriti, ai quali ho espresso la mia vicinanza e la mia solidarietà. Anche oggi voglio esprimere ai feriti e alle loro famiglie tutto il mio affetto e l’augurio di guarigione”. “Episodi di questo tipo non fanno parte di quei comportamenti trasgressivi che a volte i giovani scelgono, e questi eventi non li vorrei nemmeno chiamare feste, perchè non hanno niente a che vedere con una dimensione ludica, che invece mi sento di salvaguardare.

Mi chiedo come sia potuto accadere qui, nella nostra civile Toscana e ancora di più – prosegue il presidente – mi chiedo come sia possibile mettere in piedi eventi del genere senza che siano fatte rispettare delle regole sanitarie e di sicurezza che invece valgono per ogni altra manifestazione. La Toscana è terra appuntamenti di massa, feste popolari, manifestazioni sportive, musicali, politiche. Tutti sappiamo per esperienza quanto sia laborioso organizzarle con tutti i crismi di legge”. “Leggo che in altri paesi – conclude il presidente Rossi – ci si è posti il problema, intervenendo per regolare in qualche modo manifestazioni di questo genere, che spesso comportano gravi rischi per la salute e l’incolumità delle persone.

La legislazione attualmente vigente non disciplina questi eventi e pertanto proporrò al Consiglio regionale di assumere le due iniziative a livello governativo e regionale”. “Un fatto di una gravità inaudita, una violenza inumana e sconcertante che deve interrogarci sul senso e il valore che hanno della vita e della realtà alcuni giovani e sulla necessità di regolamentare questi raduni in modo più rigoroso anche dal punto di vista sanitario e delle autorizzazioni – ha dichiarato il capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vittorio Bugli - .

Ai militari feriti vanno la solidarietà dei democratici in Regione, gli auguri di una guarigione piena e la vicinanza all’intera Arma dei Carabinieri. Molto probabilmente, fatti come questi impongono una riflessione anche alla nostra istituzione, una Regione che ha messo tra le sue priorità un intervento di grande portata sulla condizione giovanile. In discussione, proprio alla luce della vicenda di Sorano, sono gli stili di vita, il rapporto con sostanze ed alcol, i modelli di riferimento di giovani apparentemente “normali” ma che troppe volte scopriamo così brutalmente in difficoltà.

Dobbiamo riaprire una fase in cui la politica e le istituzioni compiono un’ampia riflessione sulla condizione giovanile come grande questione politica e sociale. E’ da troppo tempo che siamo fermi ad impostazioni oramai superate, occorrono nuovi servizi per affrontare fenomeni che spesso non sono gestibili solamente nell’ambito familiare”. “Registriamo con favore l’apertura del presidente Rossi alla nostra proposta di normare i rave party. Confidiamo che tutti i gruppi politici presenti in consiglio regionale collaborino alla stesura della legge.

Una legge che dovrà stabilire precisi e inderogabili requisiti a cui gli organizzatori e i partecipanti dovranno adeguarsi”. Così il consigliere regionale del PdL Tommaso Villa a commento delle dichiarazioni rilasciate oggi dal presidente della Giunta regionale Enrico Rossi, con le quali il Governatore apre all’ipotesi di una legge che normi i cosiddetti rave party. “Il presidente Rossi si pone alcuni interrogativi sui rave party. Interrogativi che noi condividiamo in pieno: Ma allo sgomento e all’incredulità vogliamo aggiungere anche la proposta, perché quanto accaduto non si ripeta.

Ribadiamo quindi la nostra volontà di predisporre nel più breve tempo possibile una legge che preveda, tra le altre cose, un doppio livello di autorizzazione per questo genere di feste, anche se organizzate in aree private: amministrazione comunale e Questura. Speriamo che su tale proposta possano convergere senza tentennamenti tutti i gruppi consiliari”. Il Siulp Toscana, Sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato che in regione conta oltre 2300 iscritti, "esprime tutta la propria solidarietà e vicinanza ai colleghi dell’Arma barbaramente e vilmente colpiti con violenza inaudita da un gruppo di balordi nel corso di controllo in Maremma".

“A nome mio e della Provincia di Siena esprimo piena solidarietà e vicinanza ai due carabinieri rimasti gravemente feriti a Sorano, a seguito della brutale aggressione di quattro ragazzi, tra cui tre minorenni, mentre stavano svolgendo i loro compiti di presidio e controllo”. Con queste parole il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini commenta la violenza subìta da due carabinieri ieri, lunedì 25 aprile a Sorano, da parte di quattro giovani che avevano partecipato a un rave party organizzato nel paese in provincia di Grosseto.

“Siamo vicini - continua Bezzini - anche alle loro famiglie e a tutta l’Arma dei Carabinieri, che ogni giorno, insieme alle altre forze dell’ordine, garantisce la sicurezza dei nostri territori e di tutti i cittadini, con alto senso del dovere. Il gesto gravissimo compiuto dai quattro ragazzi richiede una ferma condanna da parte delle istituzioni. Un atto scellerato che colpisce per la ferocia. Di fronte a quanto avvenuto - conclude Bezzini - dobbiamo tutti riaffermare con forza il rispetto della vita umana e della legalità, contro ogni forma di violenza.

I giovani sono il nostro futuro e da loro dobbiamo ripartire per costruire una società più giusta e rispettosa. Questo bruttissimo episodio deve spronarci a lavorare ancora di più per diffondere tra i nostri ragazzi una cultura di valori e di principi a cui ispirarsi”. "Questo è l’ennesimo episodio - spiega Francesco Reale, Segretario Regionale Siulp Toscana - in cui lavoratori delle Forze dell’Ordine si sono trovati a dover subire le gravi conseguenze del costante oltraggio e violenza cui gli operatori del settore sono oggetto quotidianamente nell’adempiere al proprio servizio.

Un Governo distratto, giovani senza valori, eccessivo garantismo sono solo il riassunto del contesto in cui gli operatori delle Forze di Polizia devono, con enorme abnegazione e disagio, difendere la legalità, tutelare la cittadinanza e rappresentare lo Stato Italiano in una realtà diventata ormai estremamente difficile. Questo non è il momento delle polemiche, ma speriamo anzi chiediamo che i balordi paghino severamente per lo scempio che hanno commesso, senza scuse e senza attenuanti cui la legge italiana pare essere estremamente sensibile quando si aggrediscono Carabinieri, Poliziotti o Finanzieri (e, solo a titolo di esempio, la memoria va agli scontri di Roma dell’anno scorso…).

Se dovesse passare il principio che è possibile aggredire, massacrare, operatori delle forze dell’ordine durante l’adempimento del proprio servizio e farla franca, ebbene il danno sarebbe enorme ed irreparabile Perché il rispetto per la funzione deve essere preteso a tutti i livelli istituzionali! Auspichiamo che i nostri due colleghi possano guarire presto, senza gravi conseguenze, ribadendo tutta la nostra vicinanza, amicizia ed affetto a loro come alle loro famiglie e all’Arma dei Carabinieri".

«Sarebbe sbagliato, oggi, addurre il disagio giovanile a parziale giustificazione di quanto accaduto ieri nei pressi di Sorano, in provincia di Grosseto, dove quattro ragazzi reduci da un rave party hanno aggredito a bastonate due carabinieri riducendone uno quasi in fin di vita. In quell’atto, purtroppo, la volontà di uccidere e il totale dispregio delle istituzioni erano quanto mai chiari. Qui si tratta di delinquenti, non di ragazzi afflitti da disagio sociale, e come tali andranno trattati» così interpretano la vicenda i Consiglieri regionali del Pdl Andrea Agresti e Alessandro Antichi e della Portavoce del Pdl toscano Monica Faenzi. «Per parte nostra, oltre a rivolgere la nostra più totale solidarietà alle vittime di questa mostruosa aggressione, non possiamo fare altro che stringerci attorno alle famiglie dei carabinieri colpiti e all’intera Arma che da sempre, malgrado questi atti vili, opera con abnegazione per difendere il territorio e i suoi cittadini». ”Un gesto senza spiegazioni, che colpisce l’Arma e offende il territorio fiorentino”.

Il presidente della Provincia di Firenze ha inviato oggi un messaggio al generale Giovanni Nistri, comandante della Legione Carabinieri Toscana, per esprimere la solidarietà sua personale e della Giunta di Palazzo Medici Riccardi ai due carabinieri aggrediti e all’intera Arma dei Carabinieri. “Si tratta di un episodio grave, immotivato ed estraneo alla cultura della nostra gente” scrive Andrea Barducci nella lettera inviata al Generale Nistri, nella quale esprime ai due militari feriti l’augurio di pronta guarigione.

E' intervenuto anche il Presidente del Consiglio provinciale di Firenze: "Un'aggressione barbara e che manifesta il livello di povertà umana alla quale sono consegnati non pochi giovani" David Ermini, anche a nome di ciascun consigliere dell'Assemblea di Palazzo Medici Riccardi, esprime "solidarietà e vicinanza ai Carabinieri feriti a Grosseto e a tutta l'Arma che quotidianamente svolge con dedizione il suo compito per la sicurezza e la protezione dei cittadini". Il presidente della Commissione Affari Istituzionali in Palazzo Vecchio: “Solidarietà per il criminoso fatto di Grosseto” L’Onorevole Valdo Spini, presidente della commissione Affari Istituzionali, ha inviato oggi una lettera al Generale di Brigata dei Carabinieri Giovanni Nistri per esprimere solidarietà all’Arma.

“Esprimo la mia solidarietà per il criminoso fatto di Grosseto e La prego di porgere gli auguri ai militari gravemente feriti ed esprimere solidarietà alle loro famiglie e ai commilitoni”. “Inquieta e lascia senza parole la furia e la brutalità con cui dei giovani, si direbbe insospettabili, hanno aggredito ieri i due carabinieri a Sorano. Voglio esprimere la solidarietà mia personale e di tutto il Partito Democratico della Toscana all’Arma e vicinanza alle famiglie dei due carabinieri colpiti e feriti così gravemente.

La ferocia con cui sono stati colpiti due rappresentanti dello Stato credo che debba farci subito porre la domanda su quale sia il modello di vita che stanno assumendo le nuove generazioni, se quello dello sballo e della lotta contro il ‘sistema’ pare essere la strada da seguire per molti ragazzi. Una violenza così gratuita lascia sconcertati e non può trovare giustificazioni, ci auguriamo quindi fermezza nel giudizio da parte della magistratura”. Con queste parole il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli commenta i fatti accaduti a Sorano.

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