68 Settimana Musicale Senese

Apertura 9 luglio con Philippe Herreweghe direttore dell’Orchestre des Champs Elysées e del Collegium Vocale Gent - Accademia Chigiana Siena, chiusura il 16 luglio con i ritmi balcanici di Goran Bregovic e della sua Wedding and Funeral Band

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 aprile 2011 21:00
68 Settimana Musicale Senese

Firenze - Due importanti novità: la prima assoluta di Faust di Silvia Colasanti e la prima ripresa italiana in tempi moderni de La fede ne’ tradimenti di Attilio Ariosti. In programma anche due concerti straordinari: il 9 agosto con Maurizio Pollini e in chiusura il 6 settembre l’Orchestra Filarmonica della Scala con Daniel Barenboim Roma, 13 aprile 2011 - L’Orchestre des Champs Elysées diretta da Philippe Herreweghe, insieme al Collegium Vocale Gent - Accademia Chigiana Siena inaugura la 68ª Settimana Musicale Senese sabato 9 luglio al Teatro dei Rinnovati.

Programma tutto dedicato a Brahms con la più monumentale delle sue opere per coro e orchestra, Ein deutsches Requiem op. 45, seguita da Schicksalied op. 54 e Begräbnisgesang op. 13; l’esecuzione si avvale di due voci soliste di grande spicco nel panorama europeo, il soprano Ilse Eerens e il baritono Andrew Foster-Williams. Per la terza volta Herreweghe torna a Siena con il Collegium Vocale Gent e Accademia Chigiana Siena, ensemble corale nato tre anni fa da una importante collaborazione fra il direttore belga e l’Accademia Musicale Chigiana che si è imposto nel giro di pochi anni come una delle più interessanti formazioni corali a livello internazionale. La Settimana Musicale Senese, organizzata dall’Accademia Musicale Chigiana con il sostegno finanziario e la collaborazione della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Toscana, proseguirà fino a sabato 16 luglio ospitando come di consueto artisti e complessi di fama internazionale. Handel e Bach sono gli autori scelti per il concerto, domenica 10 luglio alla Chiesa Sant’Agostino, di uno dei più raffinati e vivaci complessi italiani di musica antica di oggi: l’Accademia Bizantina e il suo direttore Ottavio Dantone.

L’attività artistica quasi trentennale dell’ensemble ha visto coniugare con successo lo studio della prassi esecutiva su strumenti originali con un’attenta e rispettosa lettura della partitura, decretando il successo internazionale di questo complesso barocco. Lunedì 11 luglio la prima novità della Settimana Musicale Senese, sempre attenta al teatro musicale contemporaneo: al Teatro dei Rinnovati la prima esecuzione assoluta, commissione dell’Accademia Musicale Chigiana, di Faust, tragedia soggettiva con musica di Silvia Colasanti su testo di Fernando Pessoa.

Scritto per attore, soprano ed ensemble, l’opera si presenta come una riflessione sul Faust in chiave contemporanea. Così parla del suo nuovo lavoro la compositrice romana: “Cosa ne è stato del Faust illuminista che trova la salvezza nella conquista del Paradiso? In cosa si è trasformato l’ideale goethiano della conoscenza? Quale la sua evoluzione novecentesca? Il poema di Pessoa si presenta come il dramma di un’anima, bloccata nel suo nichilismo, nella sua incapacità di amare. Faust ci rispecchia: denuncia un uomo contemporaneo preda della sua strapotente cerebralità, schiavo della superbia dell’intelligenza, incapace di ‘sentire’ ciò che non riesce a ‘comprendere’”.

Scritta in 18 scene, l’opera attraversa e accompagna il solitario protagonista nell’eterna lotta tra l’Intelligenza e la Vita. Faust è l’attore Ferdinando Bruni, sulla scena insieme al soprano Laura Catrani; l’Icarus Ensemble è diretto da Gabriele Bonolis; regia di Francesco Frongia, allestimento Compagnia Teatro dell’Elfo. Silvia Colasanti, classe 1975, è oggi una delle migliori e promettenti compositrici italiane, vincitrice di prestigiosi premi e riconoscimenti internazionali che l’hanno portata a collaborare con le principali istituzioni concertiste italiane ed estere, dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia al Théâtre des Champs-Élysées di Parigi; a maggio tornerà alla Konzerthaus di Berlino con un nuovo lavoro per orchestra d’archi. Martedì 12 e mercoledì 13 luglio toccherà a un altro importante complesso barocco italiano, già ospite della Chigiana nelle edizioni passate: Europa Galante e il suo direttore Fabio Biondi presentano al Teatro dei Rozzi in prima ripresa italiana in tempi moderni La fede ne’ tradimenti, dramma per musica in tre atti di Attilio Ariosti su libretto di Girolamo Gigli.

Firma la regia Denis Krief, che si avvale di un cast internazionale con le voci di Roberta Invernizzi e Lucia Cirillo (soprani), Marianne Beate Kielland (mezzosoprano) e Johannes Weisser (basso). Musicista molto conosciuto all’epoca, Ariosti nacque a Bologna nel 1666 e morì probabilmente nel 1729 in Inghilterra, dove si era trasferito per coprire l’incarico di compositore alla Royal Academy of Music di Londra. Una vita turbolenta ne caratterizzò l’esistenza: fu monaco appartenente all’ordine dei Servi, virtuoso di viola d’amore, diplomatico imperiale, compositore e uomo di mondo.

Viaggiò molto in tutta Europa (Londra, Berlino, Vienna e Parigi), ma venne poi bandito dallo Stato pontificio per “cattiva condotta”. Oltre che di cantate, oratori e serenate, il suo catalogo si compone soprattutto di opere teatrali, che ebbero notevole successo all’epoca. La fede ne’ tradimenti venne eseguita per la prima volta a Berlino l’11 luglio 1701 in occasione del compleanno di Federico I di Prussia presso la corte di Sofia Carlotta elettrice di Brandeburgo. Rappresenta la prima vera opera di Ariosti composta secondo lo stile musicale dell’epoca; è su libretto del commediografo e satirico senese Girolamo Gigli, i cui scritti si caratterizzarono per una lingua assai diretta, una comicità vivace e spontanea nello stile della commedia dell’arte, spesso attraverso scherni mordaci.

Nel pieno rispetto dello stile corrosivo del Gigli, La fede ne’ tradimenti appare una parodia del dramma cavalleresco di foggia spagnoleggiante. Gigli non eresse a nobile ideale la guerra tra il re Fernando di Castiglia e il re Sancio di Navarra, che comunque fa da imprescindibile sfondo storico, ma si concentrò su un’azione secondaria: l’opposta relazione amorosa tra Fernando e la figlia di Sancio, Sancia, qui chiamata Anagilda. È proprio la protagonista femminile la vera eroina dell’opera: con le parole e con i fatti, è lei che porta Fernando dalle catene alla libertà e da sola porta l’opera a un lieto fine.

Gradito ritorno a Siena giovedì 14 luglio al Teatro dei Rinnovati anche per Alexander Lonquich, figura di spicco del pianismo internazionale, nella doppia veste di pianista e direttore dell’Orchestra da camera di Mantova. Dopo il successo dell’anno scorso con l’esecuzione in una sola giornata dei cinque concerti per pianoforte di Beethoven, quest’anno sarà la volta di Chopin: in programma i due Concerti per pianoforte e orchestra. Nuovo appuntamento al Teatro dei Rinnovati venerdì 15 luglio con la Camerata Salzburg diretta da Philipp Von Steinäcker; prossima a festeggiare nel 2012 i sessant’anni di attività, il complesso salisburghese è uno dei più rinomati nel panorama musicale internazionale.

Per il suo concerto a Siena presenta un programma con musiche di Stravinskij, Rameau e Brahms. È ormai una consuetudine concludere il Festival ponendo attenzione sulle altre espressioni musicali popolari del mondo, proponendo incursioni nelle sonorità mediterranee, nel tango argentino e nella musica popolare europea. Quest’anno è la volta di Goran Bregovic, che sabato 16 luglio, in piazza Jacopo della Quercia, con la Wedding and Funeral Band presenta il suo ultimo album Champagne for Gypsies.

Folk balcanico ed elettronica, temi sacri e ritmi sfrenati: questi gli ingredienti del singolare successo del musicista di Sarajevo venuto alla ribalta grazie alle colonne sonore dei film di Kusturica. È lo stesso Bregovic a definire la sua musica come una “miscela” assolutamente unica che nasce da una frontiera, come quella balcanica, in cui si incrociano la cultura ortodossa, cattolica e musulmana. Completano il programma due eventi straordinari al Teatro dei Rinnovati: martedì 9 agosto torna il recital pianistico di Maurizio Pollini, un appuntamento che per i senesi si ripete ormai da molti anni e che segna il particolare legame del grande maestro con la città di Siena.

Il concerto quest’anno sarà dedicato a Beethoven con l’esecuzione di quattro sonate (l’op. 54, l’op. 53 Aurora o Waldstein, l’op. 78 e l’op. 57 Appassionata). Martedì 6 settembre altro straordinario appuntamento con il concerto dell’Orchestra Filarmonica della Scala diretta da Daniel Barenboim: il grande maestro argentino-israeliano, che è stato un giovanissimo allievo dei corsi di perfezionamento della Chigiana, torna dopo tanti anni a Siena per dirigere il suo primo concerto nella città toscana.

Programma classico con Rossini, Mozart e Beethoven.Accanto alla 68ª Settimana Musicale Senese, nei mesi estivi l’Accademia Musicale Chigiana propone anche un ricco calendario di concerti che vedranno protagonisti i grandi nomi della musica internazionale. Dal 18 luglio al 20 agosto i prestigiosi teatri e le più belle abbazie e chiese di Siena e provincia saranno, infatti, il suggestivo palcoscenico della 80ª Estate Chigiana, con i musicisti più celebri e i loro allievi dei corsi di perfezionamento chigiani. Nell’estate chigiana spazio anche alla quarta edizione del cartellone “Maestri chigiani in terra di Siena”, che dal 23 luglio al 13 agosto porterà le eccellenze chigiane in concerto a Castelnuovo Berardenga, Chiusi, Pienza, Poggibonsi, San Gimignano, Sovicille e Gavorrano, in provincia di Grosseto.Il calendario completo dei concerti estivi chigiani e tutte le informazioni relative sono consultabili sul sito internet dell’Accademia, www.chigiana.it.

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