Firenze: salito a 44 numero contaminati da Iodio 131

Decine le persone che si sono sottoposte ai test. Cabina di regia unica con l’associazionismo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2011 13:39
Firenze: salito a 44 numero contaminati da Iodio 131

FIRENZE– E' salito a 44 il numero dei fiorentini rientrati dal Giappone risultati positivi a tracce di Iodio 131. E' quanto emerge dalle nuove analisi effettuate all'ospedale di Firenze Careggi. L'altro ieri erano 11 persone. Ieri si sono presentate altre tre persone all’Unità di fisica sanitaria dell’ospedale Santa Chiara di Pisa, di ritorno dal Giappone. Sono una studentessa che abitava a Tokio ed una coppia che viveva in Giappone.

Erano tornati in Toscana già da alcuni giorni, ma hanno deciso di sottoporsi ai test solo adesso. All’esame radiometrico con sonda esterna la studentessa e la coppia che si sono sottoposte ai controlli ieri a Pisa non hanno mostrato alcuna positività, come i sei esaminati ieri. Già la prossima settimana la Regione potrebbe convocare i direttori delle Asl e i rappresentanti dell’associazionismo toscano in modo da costituire una cabina di regia per il dopo terremoto, gli aiuti umanitari e la ricostruzione del Giappone: “un tavolo - spiega Massimo Toschi, consigliere per la cooperazione internazionale del presidente della Toscana Enrico Rossi – che consenta di mobilitare tutte le risorse umane a disposizione, anche quelle del volontariato, in modo coordinato e con le competenze e con le professionalità necessarie”, qualora il Ministero degli Esteri, l’unità di crisi presso la Farnesina o il ministero della Sanità chiedano un intervento alla Toscana, “evitando soprattutto iniziative estemporanee, affrettate o frettolose”.

Nella cabina di regia saranno coinvolti anche gli enti locali. “La ricostruzione e il ritorno alla normalità della parte di Giappone colpita dal terremoto e dallo tsunami non sarà di breve periodo e solo un’iniziativa di sistema può infatti essere davvero efficace” sottolinea sempre Toschi. All’indomani del sisma dell’11 marzo la Regione si era detta subito disponibile a fare la sua parte con la Protezione civile regionale. Anche tutte le strutture sanitarie sono state messe in allerta.

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