Arrivano i 'Pif' con 25 milioni di euro

Sono i progetti integrati di filiera e hanno una dote di 25 milioni di euro. Salvadori: “Sono lo strumento innovativo che abbiamo adottato per garantire un maggiore equilibrio nelle filiere e un reddito più equo a tutti i protagonisti"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 marzo 2011 21:29
Arrivano i 'Pif' con 25 milioni di euro

Firenze - Si chiamano PIF, ovvero progetti integrati di filiera e hanno una dote di 25 milioni di euro. «I Pif – spiega l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori – sono lo strumento innovativo che abbiamo adottato per garantire un maggiore equilibrio nelle filiere e un reddito più equo a tutti i protagonisti: produttori, trasformatori, commercianti. Infatti attraverso il “progetto integrato di filiera” si favorisce la riorganizzazione della filiera stessa e l’aggregazione dei vari soggetti, a partire dagli agricoltori, in modo da porre le condizioni per creare migliori e più eque relazioni di mercato.» Il PIF prevede la sottoscrizione di un apposito “accordo di filiera”, a cui partecipano produttori, trasformatori, commercianti, che discipilinano nell’accordo gli obblighi e le responsabilità reciproche.

E questo sia per la fornitura di prodotti agricoli destinati alla trasformazione e commercializzazione agroindustriale, sia per la realizzazione degli investimenti necessari. «I soggetti che si mettono insieme per realizzare questi obiettivi – spiega ancora l’assessore all’agricoltura della Regione – possono usufruire dei finanziamenti previsti dal PSR, il piano di sviluppo rurale della Regione Toscana, per un totale di 25 milioni di euro. Ci sono ben 9 misure che coprono varie tipologie di investimento per tre gruppi di filiere, quella dei cereali, quella zootecnica e l’ultima è quella onnicomprensiva “altre filiere”.

Ogni progetto, a seconda delle filiere, può arrivare a finanziamenti di 2 o 3 milioni di euro. Una somma – conclude l’assessore – che garantisce la consistenza necessaria per realizzare progetti di qualità e per favorire, in maniera mirata, quelle aggregazioni necessarie a fare impresa in maniera economica nel settore agroalimentare . » Ed ecco le modalità. Il sostegno può essere richiesto dai soggetti (partecipanti diretti) che intendono realizzare investimenti attraverso l’attivazione delle seguenti misure del PSR: 114 Utilizzo di servizi di consulenza; 121 Ammodernamento delle aziende agricole; 123a Aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nel settore agricolo, alimentare e forestale; 125 miglioramento e creazione delle infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento d3ll’agricoltura e della selvicoltura; 132 Partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare; 133 Sostegno alle associazioni di produttori per le attività di promozione e informazione riguardante i prodotti che rientrano nei sistemi di qualità alimentare; 311 Diversificazione attività agricole, limitatam ente agli interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’importo massimo di contributo concedibile per ciascun PIF varia per ciascun gruppo di filiere: Filiere cereali - max 3 milioni di euro; Filiere zootecniche – max 2.3 milioni di euro; Altre filiere - max 2 milioni di euro. L’intensità dell’aiuto è quella stabilita nel PSR relativamente alle singole misure, ad eccezione delle misure 121 e 123a per le quali è previsto un tasso di contributo maggiorato (40%). I PIF verranno inviati alla Regione e saranno oggetto di valutazione da parte di una specifica Commissione che attribuirà loro un punteggio in base ai criteri previsti nel bando. Ciascun soggetto che partecipa direttamente (cioè che effettua investimenti) ad un PIF che è stato valutato finanziabile, deve successivamente presentare domanda di aiuto sul sistema informativo di A rtea, l’agenzia della Regione per i pagamenti in agricoltura. Le condizioni di accesso, i criteri di selezione e le procedure sono dettagliati nel bando approvato con decreto n.604/2011 pubblicato sul BURT n.

10 Parte terza – Suppl.n.25 del 9 marzo 2011. Il soggetto capofila, individuato nell’accordo di filiera, dovrà presentare il PIF mediante la compilazione di apposita modulistica predisposta dalla Regione e scaricabile sul sito: www.regione.toscana.it/svilupporurale , dove sono presenti tutte le informazioni relative al bando. La scadenza per la presentazion e delle domande è prevista il 16 maggio 2011.

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