Costituzione e scuola pubblica, in piazza per difenderla

Mobilitazione a Firenze in difesa della Costituzione e della scuola pubblica. Numerose le adesioni già arrivate

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2011 20:38
Costituzione e scuola pubblica, in piazza per difenderla

Firenze - Cresce a Firenze la mobilitazione in vista della manifestazione “A Difesa della Costituzione”, indetta, al livello nazionale, da Libertà e Giustizia, Articolo 21 e Valigia Blu. Oltre che per la difesa della Costituzione, la manifestazione è promossa a tutela della Scuola Pubblica, dopo le recenti dichiarazioni di alcuni esponenti del Governo. Sabato 12 Marzo, alle 14 in piazza Annigoni a Firenze, gruppi spontanei, associazioni, sindacati, comitati e singoli cittadini saranno in strada e in piazza con striscioni, cartelli, pentole, e fischietti. Tante le adesioni già arrivate: ANPAS, ARCI, Associazione per la Scuola della Repubblica, Cacerolazos: L’Italia non è un bordello!, Carovana per la Costituzione Sempre, CGIL Toscana, Comitato per la difesa della Costituzione-Firenze, Donne in rete per la rivoluzione gentile, Flc-Cgil, Giuristi Democratici, Libere Tutte, Libertà e Giustizia, SUP-Rete@Sinistra, la Provincia di Firenze, Il PD Toscano. “La gente del PD – annunciano Andrea Manciulli e Daniela Lastri – sarà in piazza con gli insegnanti, le famiglie, i giovani, i cittadini e le cittadine anche per affermare la scuola che vogliamo: un piano straordinario per gli asili nido per garantirne il diritto, la scuola dell’infanzia per tutti bambini, reintrodurre il tempo pieno e le compresenze, dare risorse umane e finanziarie certe per la scuola dell’autonomia, formare e reclutare gli insegnanti combattendo il precariato, promuovere progetti di continuità, realizzare un piano straordinario per l’edilizia scolastica.

Questa – concludono – è la nostra scuola, la scuola di tutti, quella che non lascia indietro nessuno e permette ai ‘capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, di raggiungere i gradi più alti degli studi’. Ci battiamo per non perdere quello che i nostri padri hanno conquistato. Ci battiamo per la scuola del futuro”. "L'Italia risale nella classifica, inverte il trend negativo e dimostra a tutto il settore scuola che certe polemiche sono vecchie e dal sapore meramente sessantottino.

Ogni scusa è buona per andare in piazza – tuona Tommaso Villa, consigliere regionale del PdL e Coordinatore regionale della Giovane Italia – se poi ci mettiamo che una parte della popolazione studentesca non vede l'ora di fare "festa" e non assistere alle lezioni, beh, diventa facile organizzare certi "eventi". Ancora una volta la sinistra raduna tutti in piazza contro Berlusconi, anche se il Presidente del Consiglio dimostra di avere la fiducia del Parlamento e soprattutto di non contestare la scuola pubblica in quanto tale, bensì certa classe docente (non tutta) che fa politica anziché insegnare le proprie materie.

Voglio ricordare che questo governo è stato il primo dopo la Riforma Gentile del 1923 ad attuare una vera rivoluzione di tutto il settore scuola fondata su serietà,merito ed educazione. Chi oggi annuncia con ogni scusa di andare in piazza, lo fa solo per fare felice quella parte di sinistra più estrema che elettoralmente sfugge agli accordi con quella moderata. Né il Ministro né il Popolo della Libertà – conclude il Consigliere PdL – temono queste "piazzate", la gente è dalla nostra parte, quella di chi cambia un sistema che non funziona per il bene del paese".

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