Ataf. A Bagno a Ripoli Fischi e cartelli per riavere la linea 33

Calò e Verdi (Rifondazione comunista): "La Provincia di Firenze revochi la soppressione al tavolo tecnico". Non vanno meglio le cose per la linea 18 a Sesto Fiorentino, dove sono state raccolte più di 800 firme

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2011 13:40
Ataf. A Bagno a Ripoli Fischi e cartelli per riavere la linea 33

Bagno a Ripoli. Cittadini e lavoratori, protestano "con un presidio ricco di fischi e cartelli - spiegano i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi - sotto il Comune, per protestare contro la soppressione della Linea Ataf n° 33". Si tratta di "un’altra scelta ingiusta, iniqua che attacca il diritto alla mobilità dei residenti e lavoratori che dagli anni ’60 utilizzano il servizio pubblico". Sotto il Comune di Bagno a Ripoli, dunque, "i cittadini manifestano la rabbia di chi usava la linea 33 dell’Ataf fino dagli inizi degli anni ’60 come mezzo prioritario di collegamento alla città degli abitanti della zona 'la Fonte' e dei molti lavoratori che devono quotidianamente raggiungere i luoghi di lavoro.

"Ricordiamo - spiegano i consiglieri, che hanno presentato una domanda d'attualità alla Giunta provinciale - che nell’area esiste una casa di cura per anziani e vivono molti lavoratori domestici e agricoli, che come è noto non hanno risorse da investire sulla mobilità privata, dati anche dai bassi salari che queste categorie tradizionalmente percepiscono". Tra i principali motivi di dissenso per la soppressione della storica linea 33 con l'attivazione della linea di “bussini tipo scuolabus” interna n°24, rapportata con la linea 8 la cui frequenza supera un passaggio ogni 30 minuti, il fatto che "si costringe i malcapitati cittadini a fare tre cambi di bus per arrivare nel centro di Firenze, quando fino ad adesso con il 33 bastava un autobus solo".

Alla "superficialità e all’approssimazione di Ataf e del famoso tavolo tecnico delle direzioni che si occupano della mobilità, Rifondazione Comunista evidenzia in questo ed altri casi analoghi, l’indisponibilità del gestore a raccogliere ogni indicazione utile, fornita dai cittadini prima di attivare le cure draconiane con la soppressione di alcune linee ad alta valenza popolare e sociale tra cui la n° 33". Calò e Verdi chiedono di sapere "quale ruolo intende assumere l’Amministrazione Provinciale di fronte ad una scelta così dannosa e ingiusta verso la quale la mobilitazione popolare ha rivendicato il rispetto al diritto alla mobilità e una adeguata attenzione ai bisogni sociali- primo fra tutti il trasporto.

La Giunta provinciale intende revocare la soppressione della linea?". Anche i cittadini dei quartieri di Querceto e Colonnata del Comune di Sesto Fiorentino "protestano con un presidio sotto il Municipio contro il taglio della Linea 18". Più di 800 firme raccolte di persone che "chiedono di essere ascoltate e rivendicano il rispetto sui diritti sociali. Gravissime le ricadute sociali su una scelta presa a tavolino". Rifondazione Comunista esprime sostegno alle richieste della protesta e chiede la revoca del provvedimento, con una domanda d'attualità presentata alla Giunta provinciale.

"Ciò che ha profondamente amareggiato la popolazione è la modalità con la quale si è provveduto a sopprimere una linea che collega questo pezzo di territorio sestese ai servizi pubblici essenziali ospedali, ASL, distretti e scuole senza prevedere mezzi di mobilità alternativa. Così come allucinante è il percorso di ritorno dei cittadini che da Firenze rientrano a Querceto e Colonnata. Una decisione presa sopra la testa delle fasce più deboli alle quali viene cancellato il diritto alla mobilità e la possibilità di utilizzare un servizio pubblico integrato e funzionale ai bisogni sociali.

Alla superficialità e all’approssimazione di ATAF e del famoso tavolo tecnico delle direzioni che si occupano della mobilità, i cittadini hanno evidenziato l’indisponibilità del gestore a raccogliere ogni indicazione utile da essi fornita prima che fosse attivata la cura draconiana della soppressione di una linea ad alta valenza popolare e sociale. I cittadini in attesa che si riveda questa dannosissima taglio hanno avanzato già una richiesta consistente nella variazione della linea 2 in modo da farla passare da via Cafiero e via Mazzini che coprirebbe un pezzo di territorio completamente sprovvisto di percorrenze e fermate" "L’Amministrazione Comunale di Sesto Fiorentino che ha ricevuto la protesta dei cittadini ha “promesso” un nuovo incontro tra lo stesso Comune, la Provincia di Firenze, i dirigenti di ATAF e una delegazione dei residenti da realizzarsi in un giro di 10/15 giorni.

Tale proposta pur essendo tradiva è stata ritenuta utile dalla popolazione che però non smobilita la protesta". I Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista "nel ribadire il proprio sostegno alle richieste avanzate dai cittadini dei quartieri di Querceto e Colonnata nel Comune di Sesto Fiorentino contrari allo smantellamento della linea 18 dal loro territorio e nel richiedere un ripensamento delle decisioni assunte da ATAF e dall’Amministrazione Provinciale invitando quest’ultima ad onorare l’impegno assunto a difendere e riqualificare il tpl nelle zone fortemente penalizzate dal punto di vista della mobilità chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire e chiarire i motivi che hanno portato ATAF e la Provincia di Firenze a smantellare la linea 18 isolando completamente da ogni forma di collegamento la zona nord del Comune di sesto Fiorentino, i motivi per i quali non si è coperta la soppressione della linea con una integrazione, se è stata valutata attentamente la ricaduta di tale decisione proprio in termini sociali (anziani, lavoratori, studenti ecc.), quale ruolo intende assumere l’Amministrazione Provinciale di fronte ad una scelta così dannosa e ingiusta verso la quale la mobilitazione popolare ha rivendicato il rispetto al diritto alla mobilità e una adeguata attenzione ai bisogni sociali- primo fra tutti il trasporto -, se la Giunta provinciale intende raccogliere l’appello dei cittadini dei quartieri di Querceto e Colonnata revocando la soppressione della linea 18 e nel contempo, per ridurre il danno, variare il percorso della linea 2 in modo da farla passare da via Cafiero e via Mazzini".

Sul tema domanda d'attualità anche da parte del consigliere provinciale Marco Cordone (Lega Nord). "Il Comune di Sesto Fiorentino, nell'ambito della situazione di verifica e ristrutturazione del Trasporto Pubblico Locale avrebbe chiesto senza successo, il mantenimento della linea 18 dell'Ataf; il Sindaco di Sesto Fiorentino avrebbe poi proposto l'indizione di una riunione con la presenza fra gli altri dell'Assessore provinciale alla mobilità oltreché di una delegazione di cittadini residenti a Querceto e Colonnata, ai fini di trovare una soluzione positiva per il collegamento dell'area nord".

Chiede Cordone al presidente Barducci: "che cosa possa fare questa Amministrazione, per quanto di propria competenza, ai fini di una soluzione positiva, per un miglior collegamento dell'area nord del Comune di Sesto Fiorentino, visto la notevole importanza sociale che riveste il suddetto collegamento".

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