Piano Sanitario 2011-2015 all'insegna della partecipazione

Il Piano Sanitario e Sociale 2011-2015: per la prima volta integrato e partecipato. La stesura del Piano sar¨¤ infatti preceduta da una fase di ascolto che prender¨¤ l¡¯avvio dal mese di marzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2011 20:17
Piano Sanitario 2011-2015 all'insegna della partecipazione

Firenze - Per la prima volta, il Piano 2011-2015 che sta avviando il suo percorso sar¨¤ insieme sanitario e sociale, integrato. E per la prima volta partir¨¤ dalle indicazioni dei cittadini: la stesura del Piano sar¨¤ infatti preceduta da una fase di ascolto che prender¨¤ l¡¯avvio dal mese di marzo. Gli assessori al diritto alla salute Daniela Scaramuccia e al sociale Salvatore Allocca hanno presentato stamani la fase di avvio della redazione del nuovo Piano, i cui lavori si concluderanno a ottobre.¡°Il nuovo Piano, che ci accompagner¨¤ per il prossimo quinquennio ¨C dice l¡¯assessore Daniela Scaramuccia ¨C sar¨¤ focalizzato sul diritto alla salute della persona.

Gli studi condotti negli anni passati hanno dimostrato che i comportamenti adottati e le disuguaglianze sociali, culturali, economiche incidono sul livello di salute delle persone. Per garantire un accesso che sia realmente equo, ¨¨ importante quindi, prima anal izzare i comportamenti in tutte le loro caratteristiche, ed essere poi in grado di promuovere azioni che possano aiutare le persone a modificare quelli che sono nocivi alla salute. E¡¯ necessario che la sanit¨¤ impari a riconoscere le peculiarit¨¤ di ciascuna persona, con le sue specificit¨¤ di tipo sociale, economico, culturale, per garantire risposte adeguate ed efficaci.

La sfida ¨¨ comprendere che diversi individui affrontano in maniera diversa il proprio percorso di salute. Voglio sottolineare ¨C aggiunge l¡¯assessore ¨C che per questo Piano non si parte da zero, ma si fa tesoro dei Piani sanitari precedenti. Quello che prende le mosse ora sar¨¤ un¡¯evoluzione dei precedenti: la Toscana ha gi¨¤ compiuto scelte forti nel governo della sanit¨¤ e della tutela della salute per garantire il miglioramento continuo dell¡¯efficienza e dell¡¯efficacia: la riorganizzazione della rete ospedaliera, la costituzione delle aziende, la nascita delle Aree vaste, delle Societ¨¤ della Salute, degli Estav¡±. ¡°Comporre oggi un piano quinquennale che definisca in dettaglio linee strategiche, obiettivi ed azioni dell¡¯intervento sociale ¨¨ un¡¯impresa tanto ardua quanto necessaria ¨C dice l¡¯assessore Salvatore Allocca ¨C Ardua per le rapide trasformazioni in atto sia sul piano istituzionale che socio economico e necessaria al fine di dotarsi di strumenti capaci di cogliere, in un¡¯ottica di maggiore efficacia ed efficienza del sistema le profonde e molteplici relazioni orizzontali che collegano i diversi ambiti delle politiche pubbliche a partire da quelle ¡°sanitarie¡± e ¡°sociali¡±.

Sar¨¤ perci¨° un anno ¡°denso¡± di lavoro e di progettazione, un anno non facile che dovr¨¤ misurarsi con le sfide a cui ci chiama la com plicata situazione economica nella consapevolezza che si potr¨¤ rilanciare un nuovo sviluppo solamente se riusciremo a salvaguardare e rilanciare la coesione della nostra societ¨¤ come tratto storico dell¡¯azione di governo della Regione Toscana¡°. Un sistema sanitario a misura della persona: intervenire sulle disuguaglianze Sulla base delle evidenze degli ultimi anni, ¨¨ emerso che vi sono gruppi omogenei di individui che hanno lo stesso background sociale, culturale, economico, e che hanno gli stessi comportamenti e anche le stesse patologie.

In Toscana, l¡¯impatto delle disuguaglianze ¨¨ stato stimato, per esempio, in circa 70-110 decessi per centomila persone per anno, attribuibili al differenziale di livello di istruzione. Questa valutazione ¨¨ stata realizzata dallo Studio Longitudinale Tos cana (SLTo), che ha seguito dal 1981 al 2005 i residenti dei Comuni di Firenze, Livorno e Prato. Dallo studio citato risulta che oggi in Toscana le disuguaglianze socio-economiche si riflettono in una sovramortalit¨¤ precoce, maggiormente a carico degli uomini, e relativamente a cause specifiche legate alla professione e alle abitudini di vita.

Rispetto al servizio di ricovero ospedaliero il bisogno di assistenza attenua le differenze tra i cittadini e le opportunit¨¤ sono le stesse per tutti, ma la letteratura epidemiologica ¨¨ concorde nel mostrare che le classi sociali pi¨´ alte utilizzano maggiormente l¡¯assistenza extra-ospedaliera, sia specialistica che di medicina generale, mentre le classi sociali pi¨´ svantaggiate non riescono a sfruttare adeguatamente le soluzioni alternative al ricovero ordinario. Qual che esempio di quanto le differenze socio-economico-culturali influiscano sulle differenze di salute.

Dalle indagini condotte sulla popolazione toscana negli anni passati dal MeS, il Laboratorio Management e Sanit¨¤ della Scuola Superiore Sant¡¯Anna di Pisa, risulta che gli anziani non hanno comportamenti omogenei: una parte frequenta poco i servizi distrettuali, fa un basso uso del medico di famiglia ed ha una prevalenza di ricoveri non programmati; un¡¯altra parte di essi invece li utilizza anche pi¨´ del necessario. Riconoscere i diversi gruppi di popolazione permette quindi di individuare meglio i bisogni e rispondere in modo pi¨´ adeguato.

Da uno studio dell¡¯Ars (Agenzia regionale di sanit¨¤) su comportamenti e stili di vita, emerge, per esempio, che i fumatori si collocano soprattutto nelle fasce bassa e medio-bassa per quanto riguarda livello di istruzione e classe sociale. Ancora, il 37,10% dei bevitori a rischio appartengono alla c lasse sociale bassa, il 26,10% a quella medio-bassa. ¡°Per questo ¨C sottolinea l¡¯assessore Scaramuccia ¨C ¨¨ importante investire competenze e risorse nella prevenzione primaria e nella promozione della salute, nella consapevolezza che la vera ricchezza di un territorio ¨¨ rappresentata dalla salute dei propri cittadini, e che i determinanti di salute sono strettamente collegati agli aspetti socio-economico-culturali.

Per poter realmente incidere sulle differenze di salute, il sistema deve intervenire sugli stili di vita adottati dagli individui con proposte che tengano conto delle differenze e delle modalit¨¤ con cui ognuno si relaziona con il sistema sanitario regionale¡±. Le linee guida del nuovo Piano ¡°Il nuovo Piano Sanitario e Sociale Integrato ¨C dicono gli operatori del gruppo di lavoro che ne seguir¨¤ la stesura ¨C sposter¨¤ l¡¯asse sul territorio, perch¨¦ l¨¤ ¨¨ possibile intervenire prima che il bisogno di salute si presenti, e quando lo stesso bisogno di salute non trova pi¨´ risposte efficaci nei nostri ospedali innovativi e tecnologicamente avanzati¡±. Questi gli ambiti su cui si apre il confronto con i cittadini: - Intervenire fin dall¡¯infanzia sugli stili di vita: obesit¨¤, attivit¨¤ fisica, istruzione, ecc. - Ridurre al massimo le disequit¨¤ sociali: disagio, abitazione, ecc. - Concentrare l¡¯attenzione sulle potenzialit¨¤ dei soggetti, ossia sulla responsabilit¨¤ di ognuno di essere il protagonista consapevole del proprio percorso di cura. - Migliorare l¡¯accesso e l¡¯efficacia dei servizi territoriali, liste d¡¯attesa, specialistica, rete ospedaliera. Le Parole chiave del PSSIR 2011-2015 - Evoluzione - Integrazione - Prossimit¨¤ - Equit¨¤ - Sostenibilit¨¤ Ai cittadini la conferma o la proposta di nuovi riferimenti. Partecipa al Piano: parte la fase di ascolto La redazione del PSSIR sar¨¤ preceduta da un fase di ascolto che parte con il mese di marzo.

Con la fattiva collaborazione di Anci, Uncem, Societ¨¤ della Salute, il gruppo di lavoro incaricato della stesura del Piano incontrer¨¤ cittadini e operatori. Primo obiettivo, comprendere meglio la percezione dei cittadini riguardo ai servizi sociali e sanitari e conoscere da vicino il territorio toscano e le peculiarit¨¤ dei contesti locali. Questo, perch¨¦ il Piano, essendo appunto integrato sanitario e sociale, non si limiter¨¤ ai settori canonici della salute, ma interverr¨¤ anche in ambiti apparentemente meno legati alla salute, ma in realt¨¤ fortemente determinanti: l¡¯ambiente, gli stili di vita, il livello socio-culturale.

Il territorio toscano verr¨¤ diviso in settori, nei quali verranno aperti tavoli di confronto. La seconda direttrice della fase di ascolto coinvolger¨¤ i professionisti, attraverso il ¡°Sole 24Ore Sanit¨¤ Toscana¡± e una pagina web del sito della Regione Toscana dal titolo ¡°Partecipa al Piano¡±. Tutti gli operatori che vorranno esprimere le proprie valutazioni e avanzare le proprie proposte per il nuovo Piano, all¡¯indirizzo www.regione.toscana.it/partecipaalpiano troveranno un modulo organizzato per aree di intervento (integrazione, rete degli ospedali, organizzazione, ecc.).

Utilizzando il modulo, potranno inviare idee, proposte, suggerimenti, all¡¯indirizzo mail pianosanitariosociale@regione.toscana.it. Le proposte saranno lette dal gruppo di lavoro dedicato. I contributi saranno pubblicati sul ¡°Sole 24Ore Sanit¨¤ Toscana¡± e sul sito regionale. In questo modo, anche i cittadini e gli operatori potranno realmente partecipare ad una fase che di solito rimaneva limitata ai settori regionali specifici. Sul sito sar¨¤ pubblicato anche il calendario degli incontri di ascolto che si terranno nelle varie zone della Toscana. ¡°Sono certa ¨C dice l¡¯assessore Scaramuccia ¨C che i contributi che arriveranno numerosi costituiranno un indubbio arricchimento e un valore aggiunto per il Piano che vedr¨¤ la luce entro la fine del 2011¡å.

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