Gheddafi smentisce la fuga: nuovi raid in corso

Il Consiglio di sicurezza Onu discute della crisi. Caos rimpatri. Il petrolio vola. Italia pronta a usare riserve gas. La commissione Affari Istituzionali della Regione sottoscrive all'unanimità la presa di posizione della UE. Siena scende in piazza.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2011 13:07
Gheddafi smentisce la fuga: nuovi raid in corso

E' un'altra giornata di sangue quella vissuta oggi dalla Libia in rivolta contro il dittatore Muhammar Gheddafi, al potere dal 1969. Da giorni sono attacchi "sistematici" commessi dalle autorità contro la popolazione civile. Mentre al Jazeera riporta la notizia di nuovi raid aerei su Tripoli il leader libico è apparso ieri sera in televisione. Il colonnello ha diffuso un messaggio video nel quale afferma di non avere lasciato la Libia e non averne intenzione. Gli abitanti di Bengasi hanno preso il controllo della citta'.

Lo riferisce un medico locale. Borse europee in netto calo in mattinata, sempre penalizzate dalla recrudescenza delle violenze in Libia che hanno spinto gli investitori a trarre profitto. Le forniture di gas dalla Libia all'Italia non sono state interrottte ma la situazione nel Paese nordafricano è imprevedibile. Un velivolo dell'Aeronautica italiana oggi decollerà alla volta della Libia per rimpatriare un centinaio di italiani. Da quando è scoppiata la rivolta anti-regime in Libia non si hanno più notizie di Giulio Lolli, attualmente in carcere a Tripoli.

Bersani: "Sulla Libia Berlusconi tace perché è compromesso". La Libia ha consentito l'atterraggio di due aerei militari egiziani per evacuare lavoratori egiziani. “La commissione esprime condanna per l’aggressione alle popolazioni civili perpetrate dal governo della Libia e fa proprio quanto evidenziato dall’Unione europea su tale questione”. La Prima commissione Affari istituzionali, presieduta da Marco Manneschi (Idv), ha preso una netta posizione sulla crisi libica nel corso della seduta che si è svolta stamani a Palazzo Panciatichi, richiamando la presa di posizione dell’Unione Europea sull’argomento, con la condanna delle uccisioni di dimostranti anti-governativi.

L’Ue ha lanciando l’allarme per le violenze e mostrato preoccupazione circa la possibilità di un flusso di migranti illegali dal Nord Africa, dopo che la Libia ha minacciato la settimana scorsa di sospendere la cooperazione per fermare il flusso. La decisione di prendere posizione su quanto sta accadendo a Tripoli e nelle altre città della Libia è stata adottata all’unanimità dalla commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale. “Per la Libia. Fermare la violenza e aiutare la democrazia”.

E’ questo il titolo della mobilitazione nazionale organizzata dal Partito democratico che si svolgerà anche a Siena, questo pomeriggio, dalle ore 17.30 in piazza Salimbeni. L’iniziativa sarà l’occasione per incontrare i cittadini senesi e confrontarsi con loro sulla grave situazione che stanno vivendo molti paesi del mondo arabo e, in particolar modo la Libia. “Le notizie che arrivano dalla Libia – afferma Alessandro Mugnaioli, segretario dell’Unione comunale del Pd di Siena – ci descrivono un paese nel pieno di una guerra civile, nel quale si stanno consumando violenze inaudite contro il popolo, che chiede libertà e giustizia dopo anni di dittatura.

E’ il riflesso di un’onda rivoluzionaria che sta scuotendo tutto il mondo arabo e si ripercuoterà in tutto il mondo. Anche per questo e anche dalla nostra realtà dobbiamo dare un segno, seppur piccolo, della nostra vicinanza al popolo libico ed a tutti coloro che, in questo momento, lottano e muoiono per la libertà. Il nostro governo, dopo aver creato un asse privilegiato con il sanguinario dittatore libico, oggi tergiversa nell’imbarazzo e nell’incapacità più assoluta. Per questo il Pd scende in strada, tra la gente per essere protagonista, ancora una volta della storia, dalla parte dei diritti e della democrazia”.

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