Pit. Nardella: ''Sull'area visioni condivise tra Regione e Comune''

Pesa l'assenza del sindaco alla comunicazione. Approvato un Ordine del giorno che parla di "interventi urgenti per la messa in sicurezza" dell'Aeroporto. Insorge l'opposizione che chiede la chiusura dello scalo se ritenuto non in sicurezza.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 febbraio 2011 16:28
Pit. Nardella: ''Sull'area visioni condivise tra Regione e Comune''

Il sindaco Matteo Renzi passa la mano e lascia la relazione sul Pit al vice sindaco, Dario Nardella "E' indispensabile un sistema aeroportuale che sia competitivo ed efficiente - così il vicesindaco Dario Nardella spiega all'assemblea cittadina la posizione dell'Amministrazione in merito ai dati emersi dal Piano di indirizzo Territoriale redatto dalla Regione Toscana - il nostro Piano strutturale si sofferma sulla necessità di avere un sistema di trasporto che raccordi l'aeroporto con il centro della città.

La nostra proposta del rinnovamento dello scalo fiorentino passa per una grande attenzione all'impatto ambientale; deve rispondere ad una esigenza primaria che vale per le aree Peretola, Quaracchi ed Osmannoro ma anche di tutta l'area non solo nel nostro comune. Più volte ci siamo soffermati su un problema che riguarda molti dei nostri abitanti per l'inquinamento acustico e non solo che supera oramai da tempo i limiti di normale sopportabilità. Anche per questo nel nostro Piano strutturale si guarda a soluzioni alternative per la risistemazione della pista" "Esistono punti di riflessione tra loro strettamente connessi, la qualificazione dello scalo passa attraverso la messa in sicurezza di tutto l'aeroporto, rispondendo ad esigenze migliorative di sicurezza e riqualificative dello scalo.

Le modifiche al piano di indirizzo e paesaggistico approvate dalla Giunta e che verranno prese in esame dal Consiglio regionale portano dietro punti che vengono incontro alla nostra posizione. Questo è determinante, un dato estremamente significativo perché come dice la Giunta, diciamo anche noi che l'elemento ordinatore è il Parco accanto a questo vi è uno sviluppo spstenibile dello scalo. La Giunta contempla due soluzioni per la nuova pista, c'è un punto fermo che ci indica la nostra direzione giusta e non vi è contrasto tra le posizione assunte che fino a qualche giorno fa potevano apparire divergenti.

La Regione Toscana sta lavorando giustamente ad un nuovo modello di gestione dell'Aeroporto, con le parti private e pubbliche che faranno la loro parte a seconda delle competenze". "A Bologna si stanno facendo passi avanti per il collegamento tra Stazione ed Aeroporto - spiega il vicesindaco - tramite un binario sopraelevato in 7 minuti si potranno collegare i due punti nevralgici, il che verrà integrato con l'Alta Velocità. Significa che in 50/60 minuti si arriverà da Santa Maria Novella all'aeroporto di Bologna, è una concorrenza rilevante da non sottovalutare". "Sono fatti incontrovertibili.

Il Parco della Piana sarà l'elemento ordinatore e l'Aeroporto è una vera e propria emergenza, così come il progetto di integrazione degli scali di Pisa e Firenze. Noi come amministrazione attenderemo gli sviluppi - conclude Nardella - continuando a portare avanti i punti ritenuti da noi fondamentali, riguarda direttamente l'economia del nostro territorio e la qualità della vita dei nostri cittadini". Valdo Spini è il primo dei consiglieri che intervengono in Aula: "Finalmente con Enrico Rossi abbiamo un presidente che si fa carico dei problemi dell'Aeroporto fiorentino.

Si è esposto nonostante le contrarietà che sarebbero arrivate. Occorre però attivarsi altrimenti arriveremo a subire le altrui scelte. Mi auguro che si vada verso l'integrazione Pisa - Firenze dove ci muoviamo per contrastare gli elementi negativi dell'economia. L'Assessore Marson ha corretto il tiro dopo aver detto che sarebbe spettato alla Società di gestione decidere il progetto ha poi rilanciato la partecipazione e la scelta pubblica" Riccardo Sarra (Fli): "Nonostante il Giubilo mediatico seguito alla predisposizione del PIT, si è giunti presto alle contrapposizioni.

I sindaci interessati si sono subito opposti alle soluzioni paventate indirizzandosi verso una direzione che appare più voler lasciare tutto così com'è. Ornella De Zordo esordisce sottolineando l'assenza colpevole del sindaco Matteo Renzi: "Visto quanto si è sino ad ora esposto, ci avrebbe fatto piacere interloquire con lui, anche se la sintesi di Nardella è stata analitica. Un territorio da risanare e non da inquinare ulteriormente. Qualunque soluzione che incrementi il numero di voli per noi non è accettabile.

l'idea della pista parrallela può portare al raddoppio del traffico aereo ed ha controindicazioni precise; sposta infatti il problema da Firenze a Campi, Sesto e Prato. E' incredibile che il sindaco sostenga una soluzione che penalizza il suo e l'altrui territorio, Sul piano idraulico la nuova pista intercetterebbe il Fosso Reale cambiando in modo determinante la fisionomia morfologica del territorio. L'Aeroporto va messo in sicurezza, "la pista così non è sicura", lo dicono sia Rossi che Marson, ma anche sull'aspetto economico siamo carenti e deficitari.

Non dobbamo rischiare però di ragionare per termini di vantaggio finanziario" Giovanni Galli (Pdl): "Spero che il sindaco sia presente in aula la prossima settimana per l'incontro tra più soggetti in programma. Avrei voluto vedere il voto di Renzi su questa discussione, sono infatti deluso dal suo comportamento. Si vanta di una amministrazione del "Fare", dipingendo quadri strabilianti e poi però demanda ad altri che devono decidere ed intervenire. Queste cose vice sindaco non le deve dire a noi, noi vogliamo una nuova Pista perché Firenze possa crescere ed essere al centro di un ampliamento culturale ed industriale, dovrebbe andare mercoledì al tavolo per ripetere le stesse cose.

Il capogruppo del PD, Bonifazi, sottolinea come le posizioni tra le due istituzioni si equivalgano in finalità. Presenta un Ordine del giorno in merito nel quale si plaude al lavoro svolto sino ad ora auspicando la massima collaborazione tra i soggetti interessati nel processo operativo. Marco Stella (Pdl): "Manca la persona che oggi avrebbe dovuto relazionarci la posizione del Comune, senza il sindaco questa discussione ha un valore diverso. AdF ha presentato alcune opzioni, quella convergente sembrerebbe la migliore, non solo per possibilità di atterraggio, ma anche per incidenza del vento, ma proprio questa non è presente nel PIT, si parla invece di pista parallela.

Si dice poi nel PIT che se non ci sarà convergenza tra le alleanze o nelle sinergie la riqualificazione dello scalo non si farà. Trovo gravissima l'ingerenza di un ente pubblico in un sistema privato di gestione. La doppia opzione è un modo per non decidere. L'Assessore Marson ha probabilmente l'idea di mantenere la pista così com'è mentre l'amministrazione ha idee diverse. L'allungamento della pista sarebbe un doppio danno non consentirebbe lo sviluppo così come meriterebbe Firenze.

Se poi la nostra battaglia di sempre è di eliminare i passaggi sui tetti di Brozzi, Peretola e Quaracchi, dovete spiegarmi come possiamo raggiungere questo allungando la pista. Con la pista convergente sarebbero interessati un numero esiguo di cittadini rispetto alla pista così come adesso. Chiedo che il Comune spinga la Regione a dare una unica soluzione per la pista e cioè convergente" Interviene anche Mario Razzanelli (Lega Nord) che attacca l'ex Assessore Riccardo Conti accusandolo di aver impedito lo sviluppo dello scalo fiorentino, di aver ridotto il volume di affari degli imprenditori locali trovatisi spesso in difficoltà con i compratori esteri.

"Non so che lavoro faccia Conti adesso, ma spero che sia a chiedere l'elemosina davanti al Bargello", all'offesa l'Aula insorge e richiama il presidente Eugenio Giani che, distratto, non ferma il consigliere e lo rimprovera in seconda battuta chiedendo le scuse all'ex esponente politico regionale. Le scuse non arrivano e Razzanelli, nonostante l'intervento di Tea Albini che ha chiesto un provvedimento di censura, replica "Mi scuserò quando Domenici si scuserà per le offese che mi ha rivolto a suo tempo". Al momento di votare l'Ordine del giorno proposto da De Zordo, Grassi e Cruccolini l'aula si spacca sulla dicitura "Si impegna il sindaco e la giunta ad attivarsi presso AdF e Regione Toscana per quanto di competenza affinché vengano al più presto previsti gli interventi per la messa in sicurezza dell'aeroporto Vespucci".

Messa in questi termini la questione della sicurezza, l'opposizione parla di grave dichiarazione circa l'inagibilità dello scalo, secondo Alessandri (Pdl) occorre adesso un atto immediato che richiami i soggetti preposti al controllo della struttura per omissione di atti d'ufficio e mancata sorveglianza visto che si tratta di uno scalo aeroportuale aperto al pubblico, ma dichiarato in un atto pubblico degno di "essere messo in sicuezza". L'atto viene approvato. di Antonio Lenoci

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