Casa del Popolo di Vingone: Quando si predica bene e si razzola male

Pubblichiamo una denuncia inviataci da un cittadino di Scandicci.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2011 19:47
Casa del Popolo di Vingone: Quando si predica bene e si razzola male

Riceviamo e pubblichiamo una denuncia inviataci da un cittadino di Scandicci Certo che quello italiano è proprio un Popolo strano, ciò che vale per gli altri non vale per noi stessi e viceversa. E' pratica comune (me compreso) accusare il governo ed il premier di non rispettare le regole democratiche e di fare leggi ad personam e la maggioranza parlamentare di sostenere politiche discutibili e personaggi di dubbia moralità e poi nel nostro piccolo certamente non ci distinguiamo per trasparenza e democrazia. No, non posso credere che siamo tutti uguali, ci sarà pur qualcuno che si ribella a questa deriva. Leggo "la Nazione" di oggi, domenica 13 febbraio, cronaca di Scandicci, alla Casa del Popolo di Vingone tutto è legittimo e "tutto va bene madama la marchesa". L'assemblea dei soci (circa 60 persone su 360 soci aventi diritto di voto) del 15 dicembre scorso, in seconda convocazione, si è arrogata il diritto di modificare lo Statuto del circolo con la consapevolezza della mancanza del numero legale minimo (120 soci).

Tutto è avvenuto con il consenso del Presidente del circolo, eletto per "governare" la Casa del Popolo e far rispettare le regole interne (lo Statuto), di quello del Presidente del Consiglio Comunale di Scandicci, che dovrebbe essere una figura istituzionale di garanzia per l'intera città, di altri due consiglieri comunali democraticamente eletti, di due assessori (uno comunale e l'altro provinciale) e di molti dirigenti politici locali. Tutti insieme, allegramente, hanno modificato in modo sostanziale lo Statuto, tra l'altro le norme per eleggere gli organismi dirigenti, hanno applicato le modifiche la sera stessa ed eletto, per acclamazione, il nuovo Consiglio, andando in barba alle regole statutarie, alle consuetudini del circolo e ai basilari principi democratici di partecipazione, trasparenza e legittimità. Di tutto ciò ne viene informata per iscritto la Presidentessa dell'Arci provinciale Francesca Chiavacci, già deputata alla Camera e attuale Consigliera Comunale di Firenze, la quale dopo due mesi ancora non si è sentita in dovere di intervenire nè tanto meno di pronunciarsi su quanto è accaduto a Vingone. Ma si sa la democrazia, le leggi, le regole sono elastiche, c'è chi le deve rispettare e chi si sente in diritto di aggirarle. ...E poi si manifesta contro questo o quello e si chiede moralità ed eticità agli altri, è proprio vero il proverbio che dice: "Si predica bene e si razzola male". Proveremo a chiedere l'intervento dell'Arci nazionale visto che quello provinciale se ne lava le mani. Scandicci, 13 febbraio 2011 Pino Comanzo

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