Autovelox: negare l'evidenza dalle udienze giudiziarie?

Davvero il Comune sta aspettando che passi tutto nel dimenticatoio?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 febbraio 2011 21:42
Autovelox: negare l'evidenza dalle udienze giudiziarie?

Firenze, 1 Febbraio 2011- Le udienze giudiziarie continuano. Mentre nei giorni scorsi sono state accolte alcune richieste di sospensiva degli effetti delle multe, il prossimo giovedi' 4 febbraio sono previste udienze di merito presso il giudice Alfredo Iorio. Allo stato dei fatti, per i ricorsi che sono stati redatti dall'Aduc sono state dichiarate nulle tre multe per l'autovelox di viale Etruria e una multa per la postazione di viale Gramsci. I giornali locali pubblicano tuttavia dichiarazioni del Sindaco, Matteo Renzi, e del comandante dei vigili urbani, Massimo Ancillotti, secondo cui si intenderebbe fare ricorso contro tutti i giudizi negativi che il giudice esprimerà nei confronti delle multe comminate dal Comune per gli autovelox. "Se il Comune ricorrerà in appello contro tutte le decisioni dei giudici di pace favorevoli ai cittadini -intervengono dall'Associazione per i diritti degli utenti e consumatori- si tratterebbe di una decisione politica grave.

Una cosa è ricorrere contro una decisione specifica che si reputa sbagliata, un'altra è annunciare ricorsi a tappeto contro ogni decisione favorevole al cittadino nella piena e maliziosa consapevolezza che quest'ultimo sarebbe costretto a rinunciare ai propri diritti pur di evitare i costi legali che ne conseguono. Inoltre, come potra' ricorrere il Comune, per esempio, sulla sentenza che ha dichiarata nulla la multa per l'autovelox di viale Gramsci, visto che in udienza lo stesso Comune ha riconosciuto di aver sbagliato ed ha modificato la segnaletica? Ci auguriamo che il Sindaco non voglia insistere sulla strada percorsa fino ad ora, all'insegna del maggior incasso possibile.

Siamo coscienti che nella politica italiana, nazionale e a quanto pare anche locale, ammettere un errore è evento raro. Ma addirittura approfittare di un sistema giudiziario costoso, lento e poco amichevole nei confronti del cittadino al fine di scoraggiarlo nel difendere i propri diritti, sarebbe un affronto insopportabile alla cittadinanza".

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