Fabbisogni standard dei Comuni: parte la rilevazione in Toscana

Oggi a Firenze la presentazione dello sportello di supporto attivato da Anci Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 gennaio 2011 21:32
Fabbisogni standard dei Comuni: parte la rilevazione in Toscana

Firenze, 31 gennaio 2011- Prende il via oggi ufficialmente in Toscana la rilevazione diretta dei fabbisogni standard dei Comuni, che coinvolgerà le 287 amministrazioni comunali della regione, secondo quanto previsto dal D.Lgs. n. 216, 26 novembre 2010, “Disposizioni in materia di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard di Comuni, Città metropolitane e Province”. L’iniziativa è stata presentata oggi a Firenze in un incontro promosso da Anci Toscana. Obiettivo dell’operazione, che interesserà oltre 6600 comuni a livello nazionale (esclusi quelli delle Regioni a statuto speciale), è quello di fissare il livello di finanziamento che il federalismo fiscale dovrà garantire a ogni Comune per lo svolgimento delle funzioni fondamentali.

“Anci Toscana è in prima linea e supporterà i Comuni su questo fronte – afferma il presidente Alessandro Cosimi, sindaco di Livorno –. I costi standard rappresentano il pilastro per l’attuazione del federalismo municipale poiché individuano il livello di finanziamento da garantire a tutti i Comuni con i tributi propri e la perequazione. Sono quindi il punto di partenza per raggiungere l’obiettivo di una spesa efficiente e del miglioramento dei servizi”. Non mancano però, a giudizio del presidente di Anci Toscana e coordinatore dei presidenti delle Anci regionali, alcune criticità: “Siamo d’accordo sul fatto che sia necessario misurare la qualità e la quantità dei servizi in relazione a quanto costano – aggiunge Cosimi –.

Il problema è il quadro generale, di grande incertezza, in cui ci muoviamo: il rischio è che si possano creare discriminazioni tra territori e che quei Comuni che anche in Toscana hanno fatto sforzi si trovino costretti a contrarre i servizi o ad alzare le imposte locali”. La preoccupazione dei Comuni è di trovarsi “ad affrontare questo passaggio senza avere una mappa certa di cosa accadrà quando questo metodo diventerà concreto – conclude il presidente di Anci Toscana – e che questo percorso, così come tutto quello del federalismo, finisca col tradursi in un inasprimento della pressione fiscale”.

Con l’attivazione del portale web progettato da SOSE Spa si apre adesso la procedura per la trasmissione dei dati da parte dei Comuni che avverrà tramite la compilazione di questionari. La prima fase della rilevazione sarà relativa alla funzione di Polizia municipale (febbraio-marzo). Seguirà, nei mesi successivi, quella riguardante le funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo. I Comuni avranno 60 giorni di tempo per compilare per via telematica i questionari, che dovranno essere sottoscritti sia dal legale rappresentante sia dal responsabile finanziario dell’ente.

Il termine decorre dal momento in cui l’ente riceverà da SOSE, tramite posta elettronica certificata, le credenziali per l’accesso al sistema (la data potrà quindi slittare di qualche giorno in caso di ritardo nell’invio delle credenziali). Il mancato rispetto dei tempi comporta il blocco dei trasferimenti erariali previsti per il Comune. Anci Toscana svolgerà per i Comuni della Toscana e della Liguria, attraverso un proprio servizio di call center, una funzione di assistenza tecnica di secondo livello, che andrà ad aggiungersi a quella di primo livello curata da IFEL sul piano nazionale.

Lo Sportello di supporto di Anci Toscana (tel 055 2477490, fax 055 2260538, e-mail segreteria@ancitoscana.it) sarà attivo lunedì - martedì - mercoledì - venerdì dalle 10 alle 13 e giovedì dalle 14 alle 17.

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