Eaton, Rossi ai lavoratori: ''Siamo al vostro fianco''

Il presidente della Regione Toscana rassicura le maestranze sull'impegno delle istituzioni nella vertenza dell'azienda di Massa: "La strada è in salita, ma uniti possi amo farcela. Azienda irresponsabile".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 dicembre 2010 19:13
Eaton, Rossi ai lavoratori: ''Siamo al vostro fianco''

"La strada è in salita ma se restiamo uniti possiamo farcela". Questo il messaggio del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che stamani ha partecipato all'assemblea dei lavoratori della Eaton a Massa. I 304 dipendenti sono alla vigilia della messa in mobilità, fra due giorni scade la cassa integrazione e arriveranno le lettere di licenziamento. Ma il loro obiettivo resta invariato: reindustalizzazione dell'area e richiesta di ulteiori 12 mesi di cassa integrazione in deroga. "La Eaton aveva il compito di trovare un progetto di reindustrializzazione dell'area - ha proseguito Rossi - ma non l'ha trovato, e adesso per non spendere 700mila euro, non è disponibile a richiedere la cassa integrazione in deroga per altri 12 mesi.

E' un atteggiamento irresponsabile e noi vogliamo richiamare l'azienda alle sue responsabilità. In questa direzione ci muoveremo verso il Ministero dell'industria e verso l'azienda stessa, ma anche, con la massima fermezza, agiremo perché i lavoratori che tanto hanno dato all'azienda in questi 23 anni di attività, hanno diritto ad una prospettiva". Il presidente della Regione Toscana non si è fermato qui. “Nel caso – ha aggiunto - in cui da parte dell'azienda dovesse prevalere un atteggiamento di chiusura, credo che le istituzioni dovrebbero procedere all'esprorprio dello stabilimento e del terreno.

Questo sarebbe per loro un danno economico sicuramente superiore all'impegno finanziario necessario per la proroga alla cassa integrazione". Ai lavoratori Rossi ha poi delineato una prospettiva, assicurando il sostegno e l'impegno della Regione. “Dodici mesi – ha detto - sono indispensabili per ricercare una prospettiva di reindustrializzazione, per valutare meglio le tre ipotesi costruite non dalla Eaton ma dalla Regione Toscana, e per esplorare anche altre possibilità. La Regione farà la sua parte, insieme a voi".

Poi ha aggiunto: "La crisi economica e la crisi politica non aiutano gli investimenti, ma sono certo che uniti possiamo riuscire a trovare una soluzione. Stamani si è ricostruito un patto tra lavoratori e istituzioni. La lotta dei lavoratori per difendere un loro diritto continua. Le istituzioni saranno al loro fianco". Tra le diverse ipotesi per la reindustralizzazione c'e anche quella di definire un accordo di programma con Governo, Regione e istituzioni locali, che preveda le condizioni per favorire lo sviluppo della General Electric di Massa (Nuovo Pignone), il prosieguo dell'attività dei nuovi cantieri apuani e le condizioni per favorire l'arrivo di nuovi imprenditori disposti a rilevare la Eaton.

Un percorso considerato possibile e utile da parte sia delle istituzioni locali sia da parte di sindacati e lavoratori. "Oggi - ha concluso Rossi - si rinnova un patto tra i lavoratori e le istituzioni, per la reindustrializzazione della Eaton. Le istituzioni saranno al fianco dei lavoratori che hanno bisogno, soprattutto in questo momento, della buona politica". di Remo Fattorini

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