A Poggio Valicaia una fattoria didattica e ecologica

Studenti, cittadini, famiglie, produttori agricoli coltivano, trasformano i prodotti e li mettono in vetrina. Il progetto elaborato dal Comune di Scandicci ha ottenuto un finanziamento regionale pari a circa 200mila euro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 dicembre 2010 18:58
A Poggio Valicaia una fattoria didattica e ecologica

Perché aspettare di prendere il cucchiaino? Affondare il dito nella marmellata di fragole appena confezionata è il sogno senza tempo di tutti i bambini. Grandi e piccini… L’armadio dispensa della nonna pieno zeppo di barattoli di frutta fresca trasformata in crema da spalmare è un’immagine cara a molti di noi, cresciuti con naturalezza, con i sapori delle merende semplici e genuine dei nostri nonni… prugne, albicocche, fichi, more… l’orgoglio veniva mangiando. Il sogno di gustare un alimento fresco unito alla concretezza della sua trasformazione in prodotto e valorizzazione economica è il progetto familiare di una volta che il Comune di Scandicci traduce in una pratica dei nostri tempi, in un modello contemporaneo di consumo ed educazione alimentare.

Consapevole, sostenibile, funzionale alla valorizzazione della filiera corta, aperto al coinvolgimento diretto di insegnanti, genitori, ragazzi, cittadini e piccoli produttori agricoli. Ottenuto il sostegno della Regione Toscana che ha investito sul progetto pilota con un finanziamento complessivo di 195mila euro, il Comune di Scandicci in collaborazione con Il Labirinto, l’associazione che gestisce il parco, ha elaborato e messo in cantiere per il 2011 la nascita di una fattoria didattica, ecologica e dimostrativa all’interno del Parco di Poggio Valicaia.

Sulla scia di piccole esperienze fatte lo scorso anno, l’idea è quella di realizzare una complessa rete di orti scolastici e parallelamente un laboratorio di trasformazione del cibo che consenta ai ragazzi di apprendere direttamente sul campo il ciclo alimentare dei prodotti. Dalla coltivazione e dalla gestione diretta di un frutteto, di un’arnia, di un oliveto alla produzione di marmellate, sciroppi, miele, olio. Prodotti agricoli toscani a km zero, valorizzati e messi in vetrina attraverso un progetto che mira ad integrare due realtà: da un lato l’ampliamento della produzione primaria attraverso lo sviluppo del sistema degli orti e dei frutteti in quattro diverse scuole del territorio (scuole per l’infanzia “Italo Calvino”, “Molin Nuovo”, scuole primarie “Pertini” e “XXV aprile”), e la trasformazione a norma dei prodotti coltivati dai bambini durante l’anno con la realizzazione di un laboratorio all’interno del parco.

“Il nostro – dichiara Iuri Pagliai, presidente dell’associazione Il Labirinto - è un progetto che nasce dalla volontà di vivere il parco non solo come grande area protetta ma come spazio dalle mille potenzialità, come contenitore di emozioni che stabilisce una linea di continuità tra città e campagna, che si propone come luogo di pedagogia attiva dove i bambini possano conoscere da esploratori ciò che li circonda, possano entrare in contatto diretto con i meccanismi che regolano la natura, essere insomma bambini col diritto di immaginare il futuro senza fretta”.

La fattoria ecologica e dimostrativa del Parco di Poggio Valicaia è la sintesi di un percorso complesso che unisce finalità didattiche legate ai temi della sostenibilità ambientale ad un processo di sostegno dell’imprenditoria agricola. Nel dettaglio il progetto parte dagli orti scolastici ovvero dall’ampliamento della produzione primaria nelle scuole del territorio, fase in cui sono previsti vari interventi tra cui la realizzazione di aree a orto, siepe dei frutti, labirinti degli odori, alberature a frutto, aiuole di piante officinali e aromatiche con olivi, attrezzature per la gestione dell’orto, strutture per il ricovero degli arnesi, prototipi di pollai, disegnati appositamente da alcuni docenti universitari; prosegue e si completa con la strutturazione di una filiera corta alimentata da famiglie, scuole, piccoli produttori e la valorizzazione delle derrate agricole di Poggio Valicaia.

Uno degli strumenti è la realizzazione di laboratorio di trasformazione dei prodotti a norma, dotato di attrezzature per il confezionamento, la lavorazione, la smielatura e la cottura degli alimenti e che si avvarrà di un sistema di recupero e trasformazione delle acque piovane e sotterranee. Il laboratorio si rivolgerà tanto ai bambini quanto ai piccoli agricoltori e aziende locali. Questi ultimi verranno coinvolti attraverso corsi mirati al riconoscimento botanico, alla potatura di frutti e arbusti, alla coltivazione secondo criteri naturali, alla trasformazione dei prodotti del proprio lavoro. Come ogni fattoria moderna che si rispetti anche quella di Poggio Valicaia avrà una reception per l’accoglienza, una vetrina espositiva per la promozione dei prodotti, un piccolo vivaio, annessi rurali e spazi dove proporre installazioni didattiche relative al solare termico, al fotovoltaico ed eolico.

Ovviamente non mancheranno gli animali: in particolare è prevista la presenza degli asini. L’ambizione del progetto è quella di rendere Poggio Valicaia uno spazio di sviluppo economico autosostenibile. Una prospettiva arricchita dalla gioia dei bambini produttori di marmellate: invertendo i ruoli della tradizione, saranno forse loro ad offrire ai nonni l’opportunità, irresistibile, di affondare il dito nei prodotti a km zero di Poggio Valicaia.

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