C'è la Fiorentina in Coppa Italia? Ed ecco che piovono le multe

Dopo quanto successo in occasione del match fra Fiorentina ed Empoli, con le polemiche ancora in atto, ecco che anche per Fiorentina-Reggina macchine e motorini posteggiati in viale Fanti sono stati multati con la causale “ordinanza Stadio”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2010 19:16
C'è la Fiorentina in Coppa Italia? Ed ecco che piovono le multe

“E di nuovo mi trovo, mio malgrado, a segnalare l’uso per lo meno fuori luogo della multa usata come strumento educativo e deterrente per tutti quegli atteggiamenti scorretti perpetrati dagli automobilisti e dai motociclisti fiorentini. Ed ancora una volta tutto ciò avviene in concomitanza di una partita della Fiorentina. Non si è ancora spenta la polemica per le multe elevate al Campo di Marte in occasione di Fiorentina-Empoli, agli abitanti che – in buona fede – avevano lasciato la macchina sotto casa certi del fatto che quando c’è la partita non avviene la pulizia della strada, ed ecco che, ieri sera, nuove multe per lo meno dubbie si sono abbattute su macchine e moto della zona" spiega consigliere del Pdl Alberto Locchi. "Questa volta è toccato al viale Fanti (tratto Mille – Campo d’Arrigo) dove chi aveva parcheggiato – anche in maniera corretta – auto e moto è stato sanzionato con la causale “ordinanza Stadio”.

Può darsi anche che, in effetti, questa “ordinanza” preveda la multa in alcune zone stabilite, ma c’è un limite al buon senso, perdinci! Fiorentina-Reggina avrà richiamato allo Stadio non più di 3.000 persone che certo non hanno influito in maniera sensibile sulla viabilità del Campo di Marte. Pioveva e faceva un freddo terribile… ma è così fuori dalla logica evitare di sanzionare quella manciata di moto ed auto che erano state lasciate, correttamente parcheggiate, in quel tratto del Viale Fanti senza che arrecassero disturbo a nessuno? Il buon senso non viene mai applicato quando si ha la possibilità di fare cassa in maniera facile ed incontestabile? Ancora non sono sufficienti i 52 milioni di euro di multe fatte elevare da questa giunta? Caro sindaco, i suoi proclami, ancora una volta sono fuori luogo, il suo buonismo è figlio di frasi buttate là a beneficio di quei cittadini, spero sempre meno, che la ascoltano e pendono dal suo affabulare che se non è confortato da fatti concreti, alla fine crollerà come un castello di carte” conclude Locchi. “Sulle multe il sindaco e la giunta continuano a raccontare favole cercando di nascondere il proprio fallimento politico” aggiungono Giovanni Galli e dei consiglieri del Pdl Emanuele Roselli e Francesco Torselli. “Si continua a dire che chi è contro le multe è contro la legalità.

Il problema però non è essere contro le multe - che certo non ci restano simpatiche -: il problema è chi racconta le favole alla gente, come il sindaco e l’assessore Falchetti – aggiungono gli esponenti del Pdl –. Chi ha detto durante tutta la campagna elettorale e ribadito pochi mesi fa che ‘Firenze non deve essere un multificio’? Chi ha riempito le pagine dei giornali dicendo che ‘è sbagliato fare i bilanci con le multe’ portando avanti una politica vessatoria contro i cittadini? Il problema quindi è tutto politico.

Nessuno ha chiesto al sindaco di prendersi questo impegno, ma ancora una volta Renzi si è fatto sedurre dal fascino del populismo e della demagogia, che in una campagna elettorale strappa sempre applausi e consensi”. “Nessuno pensa che chi infrange le regole non debba essere punito – concludono Galli, Roselli e Torselli –. E’ quasi patetico cercare di affermare il contrario per giustificare i propri fallimenti. Il problema è chi pensa di poter continuare a prendere in giro i cittadini, salvo poi correre maratone per far vedere che la politica è una cosa seria e che gli impegni devono essere sempre rispettati.

Peccato che i numeri, incontestabili ed imparziali, sbugiardino clamorosamente chi continua a vivere di slogan e di parole. Se il Sindaco e l'assessore Falchetti iniziassero a rispettare di più l'intelligenza delle persone, sarebbe già un bel passo in avanti”. (fdr)

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