Nell'ex Manifattura Ginori un polo culturale metropolitano

La nuova biblioteca è uno spazio pubblico di 3.500 metri quadri di superficie con un patrimonio librario di oltre 100.000 titoli e 190 posti a sedere, 23 postazioni internet libere e assistite e rete wifi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 novembre 2010 19:37
Nell'ex Manifattura Ginori un polo culturale metropolitano

Un nuovo polo culturale per l’area metropolitana fiorentina nei locali restaurati della settecentesca Villa di Doccia, già sede della Manifattura Richard Ginori dal 1737 fino all’immediato dopoguerra. Sabato 4 dicembre il sindaco Gianni Gianassi - a conclusione di un percorso di recupero durato venticinque anni, al quale hanno partecipato figure di primo piano dell’architettura come Giovanni Michelucci - taglierà il nastro della nuova grande biblioteca di Doccia dedicata a Ernesto Ragionieri.

“È stato un lavoro lungo, difficile e costoso. Grazie all’impegno di tre amministrazioni comunali siamo arrivati in fondo – ha affermato il sindaco Gianassi - quest’opera rappresenterà lo sguardo di Sesto Fiorentino sul futuro, la dimensione locale ed extra locale della nostra comunità. Un legame forte con Firenze, con l’Università, con l’Europa, con il mondo. Una porta d’accesso al sapere per i nostri figli e nipoti”. La nuova biblioteca è uno spazio pubblico di 3.500 metri quadri di superficie con un patrimonio librario di oltre 100.000 titoli e 190 posti a sedere, 23 postazioni internet libere e assistite e rete wifi.

Un luogo per giovani e adulti concepito secondo criteri innovativi come quelli adottati alle Oblate di Firenze o all’ex Breda di Pistoia, con un’attenzione particolare alla multimedialità e all’interattività. Un luogo che ha preso forma all’interno di un bene culturale di grande valore storico e artistico, risalente al XVII secolo, che venne abbandonato circa sessant’anni fa, quando la Ginori si trasferì nell’attuale sede nel centro di Sesto Fiorentino. Dopo un lungo periodo d’incuria e degrado, la Villa di Doccia rischiava di crollare ed è stata letteralmente salvata da un piano di recupero che - seguendo uno studio di fattibilità di Giovanni Michelucci - ha visto all’opera nomi di spicco dell’architettura fiorentina.

Una variante al piano, rispettando appieno il Piano Strutturale vigente, consentirà poi di destinare a un utilizzo esclusivamente pubblico anche le due ali restaurate della Villa e l’area dei vecchi forni della manifattura. La biblioteca sarà quindi soltanto la prima tappa verso la nascita di un grande centro culturale integrato e polivalente, con un nuovo teatro, sale per convegni, seminari e attività di formazione, oltre a spazi per iniziative culturali. Il piano di recupero Al piano di recupero dell’area di Doccia e della manifattura hanno lavorato negli anni professionisti del calibro di Pino Bertolini, Roberto Gabetti, Aimaro Isola, Adolfo Natalini, Roberto Maestro e Francesco Gurrieri.

Nel 1990 fu realizzata la prima copertura provvisoria per salvaguardare i saloni decorati nel ‘700 da Vincenzo Meucci al piano terreno. In seguito furono puntellate volte, solai e muri pericolanti ed estirpata la vegetazione cresciuta all’interno della Villa. Nel 1993 partirono i lavori per la messa in sicurezza, mentre si lavorava al progetto di restauro, concordando con la Soprintendenza le tecniche costruttive per la reintegrazione e in alcuni casi la completa ricostruzione delle componenti strutturali degradate o pervenute al collasso.

La ripresa dei lavori alle due ali della Villa risale all’inizio del 2003. In particolare l’ala nord (a destra della facciata principale) fu oggetto di importanti opere di restauro e risanamento, essendo in parte a ridosso del terreno e per un piano seminterrata. Furono recuperati interi livelli, pressoché crollati, e fu ridefinito il grande spazio del salone del primo piano, con l’introduzione di capriate metalliche. Furono altresì eseguiti unitariamente gli interventi alle coperture delle due ali, sulla base di quanto già fatto nel corpo centrale, e si realizzarono anche i restauri alle facciate della Villa, quella principale con l’ingresso monumentale sormontato dall’orologio e dai gruppi scultorei in terracotta, le laterali e la tergale prospiciente le nuove residenze. L’inaugurazione: due giorni di eventi Nella prima giornata d’inaugurazione, il 4 dicembre alle 17, sono previsti gli interventi del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del sindaco di Sesto Fiorentino Gianni Gianassi e dell’architetto Francesco Gurrieri, professore ordinario di restauro di monumenti all’Università di Firenze.

In contemporanea, video-installazioni, eventi e performance teatrali e musicali animeranno il cortile esterno della villa e i locali e le stanze interne. Un insieme di iniziative che si susseguiranno fino alle 19,30 quando i visitatori potranno ascoltare le note e le canzoni del cantautore livornese Bobo Rondelli che sarà in concerto all’interno della biblioteca. Domenica 5 dicembre alle 11 sarà poi la volta di “Un caffè con Ascanio Celestini”, un incontro con l’autore e attore romano a colloquio con il pubblico in una particolare colazione domenicale.

Sempre alla stessa ora i locali della nuova biblioteca ospiteranno uno spazio dedicato ai bambini con la compagnia “I piccoli principi” e lo spettacolo “Con gli occhi di Pinocchio”. Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito, (per informazioni, Urp Comune di Sesto Fiorentino, tel. 055/4496357).

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