I tagli alla cultura sono un freno allo sviluppo

Domani assemblea aperta dei lavoratori dei servizi aggiuntivi del Polo Museale fiorentino

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 novembre 2010 15:10
I tagli alla cultura sono un freno allo sviluppo

Firenze, 22 novembre- “Il sistema culturale della Toscana è allo stremo. I nuovi tagli al fondo unico per lo spettacolo incideranno in modo pesantissimo sul Maggio Musicale Fiorentino. In finanziaria non ci sono risorse per gli istituti culturali così Crusca e Museo della Scienza vedranno dimezzati i loro fondi. Anche la Biblioteca Nazionale, dopo il prossimo marzo, corre il rischio di ridurre i servizi”. Lo ha dichiarato, in una nota, il senatore Andrea Marcucci, responsabile cultura del Pd della Toscana, in merito allo sciopero generale dello spettacolo indetto per oggi dalle organizzazioni sindacali del settore “Nella nostra regione con la cultura si mangia anche grazie all’imponente indotto turistico creato da un patrimonio unico, ecco perchè i tagli minano un settore economico fondamentale.

Nella legge sulle fondazioni liriche- ha sostenuto il parlamentare- il governo ha bocciato i miei emendamenti sulla defiscalizzazione dei contributi privati. Se verrà confermata la riduzione di 146 milioni di euro per il fondo dello spettacolo (da 408 mln di euro nel 2010 a 262 nel 2011), i tagli al Maggio Musicale diventeranno insostenibili. Una situazione di analoga difficoltà è prevista per i teatri, per i musei, per le location cinematografiche e per le associazioni culturali. Altre cifre che allarmano sono quelle per gli istituti culturali.

Per il prossimo anno Accademia della Crusca e Museo della Scienza avranno un contributo di 95 mila euro (la metà di quanto incasseranno dallo Stato nel 2010)”. Secondo Marcucci “c’è poi di fatto lo smantellamento delle Soprintendenze, che mette pesantemente a rischio la tutela e la manutenzione delle nostre eccellenze. Abbiamo denunciato lo stato di abbandono dell’area di Roselle a Grosseto. Senza i soldi e il personale delle Soprintendenze, sarà l’intero patrimonio della Toscana ad essere in sofferenza.

Ultima ma non per importanza la questione della Biblioteca Nazionale di Firenze, una situazione delicata che non può essere affrontata con interventi- tampone”. Martedì 23 novembre 2010 presso il Teatro Rondò di Bacco (Piazza Pitti) dalle ore 12.00 alle ore 14.00 si terrà una assemblea pubblica dei lavoratori dei servizi aggiuntivi del Polo Museale Fiorentino. L’assemblea è stata convocata per illustrare alle istituzioni locali (Regione, Provincia, Comune) la drammatica prospettiva occupazionale dei 350 lavoratori attualmente impiegati derivante dall’atteggiamento di chiusura del Ministero dei Beni Culturali rispetto alle richieste di garanzia per il mantenimento dei posti di lavoro, messi a rischio dal nuovo bando di assegnazione.

Nel corso dell’assemblea verranno decise le azioni di lotta per contrastare l’atteggiamento di assoluto disinteresse mostrato dal Ministero nei confronti del problema occupazionale.

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