La Toscana è pronta ad ospitare i feriti di Baghdad

Lettera del presidente Enrico Rossi al ministro Frattini dopo i recenti attentati ai cristiani in Iraq. Il presidente: "Individuare le forme più adeguate per un intervento concreto". Domenica 14 a Fucecchio (FI) un pomeriggio di preghiera e una messa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 novembre 2010 15:10
La Toscana è pronta ad ospitare i feriti di Baghdad

A Baghdad tra la sera di martedì e quella di mercoledì ci sono stati 14 attacchi armati contro cristiani, due addirittura con un mortaio, che hanno fatto 6 morti e 33 feriti. Il 31 ottobre scorso la strage di Al Qaida alla chiesa siro-cattolica Sayidat al Nejat (Nostra Signora della Salvezza), con 58 morti. Sua Beatitudine Emmanuel III Delly oggi dichiara: “Stanno dando la caccia ai fedeli cristiani in ogni quartiere della città”. La Toscana è pronta ad ospitare feriti gravi che non possono essere curati e a dare vita a relazioni e scambi tra ospedali toscani e ospedali di Baghdad. Lo scrive il presidente della Regione Enrico Rossi in una lettera inviata al ministro degli Esteri Franco Frattini, in seguito alla serie di attentati che negli ultimi giorni ha colpito i cristiani che vivono in Iraq (la strage del 31 ottobre nella chiesa siro-cattolica di Baghdad ha causato la morte di 53 persone). Al ministro, che nei prossimi giorni andrà in Iraq per evitare l’esecuzione della condanna a morte di Tarek Aziz, il presidente Rossi chiede di individuare, in accordo con la comunità cattolica di Baghdad, le forme più adeguate per un intervento concreto.

Ecco il testo integrale della lettera: "Il mio consigliere per la cooperazione internazionale Massimo Toschi, in occasione della sua partecipazione alla prima assise della cooperazione decentrata italiana in Libano, ha incontrato la sera del 2 novembre a Beirut Mons. Jean Sleiman, arcivescovo latino di Baghdad. Nel colloquio si è parlato dell’ultima strage a Baghdad, che ha colpito la comunità siro/cattolica di quel paese, con più di cinquanta persone uccise e decine di feriti, e che pone drammaticamente la questione della presenza dei cristiani in quel paese e in tutta l’area. Sono convinto che con l’esodo dei cristiani, muoia l’Iraq.

E il Medio Oriente e tutto il Mediterraneo possono essere travolti da una stagione di violenza. Per questo non possiamo abbandonare la popolazione irachena e i cristiani che stanno pagando un prezzo altissimo per una guerra ingiustificata e ingiustificabile, nata fuori da ogni legittimazione internazionale. E’ necessario che una solidarietà concreta venga messa in opera, perché tutti in quel paese sentano la nostra amicizia, la nostra vicinanza e la nostra partecipazione a questo tempo così drammatico.

L’arcivescovo di Baghdad ha suggerito un intervento umanitario per la cura dei feriti più gravi e un impegno a sostegno degli ospedali cattolici come testimonianza concreta di questa amicizia e vicinanza. La Regione Toscana è disponibile ad accogliere feriti gravi che non possono essere curati e ad avviare relazioni e scambi tra ospedali toscani e ospedali di Baghdad. So che andrai nei prossimi giorni a Baghdad, per evitare l’esecuzione della condanna alla pena capitale di Tarek Aziz, scelta che condivido e apprezzo. In questa circostanza il tuo dialogo autorevole con la comunità cattolica di Baghdad può essere l’occasione per individuare le forme più adeguate di un intervento concreto, che renda visibile la solidarietà del nostro paese nei confronti di quella martoriata realtà. Aspetto le tue proposte, per rendere operative le scelte della Regione Toscana". Il Movimento Shalom, che già da alcuni anni si batte contro il silenzio di media e comunità internazionale sulle persecuzioni contro i cristiani nel mondo, raccoglie l'invito del suo fondatore, mons.

Andrea Pio Cristiani partecipando domenica 14 novembre al pomeriggio di preghiera “In unione con i cristiani dell'Iraq” per la riconciliazione, la pace in Iraq e per le vittime degli attentati di questi giorni, che avrà luogo a Fucecchio presso l'abbazia di San Salvatore, sul Poggio Salamartano. Alle 16,00 inizierà l'adorazione eucaristica per la riconciliazione e la pace in Iraq e alle 17,00 sarà celebrata una Santa Messa in memoria delle vittime degli attentati di questi giorni, con lettura del messaggio spedito da alcuni cristiani iracheni vicini al movimento, arrivato oggi.

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