Comitato per San Pierino: ''Siamo contro il degrado, non contro le persone''

Il Comitato lancia una nuova iniziativa per riportare l'attenzione sulla zona e per mediare tra le varie componenti che lavorano, vivono e ruotano all'interno dell'area. Al recupero estetico non ha fatto ancora seguito una rinascita sociale.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
03 novembre 2010 13:56
Comitato per San Pierino: ''Siamo contro il degrado, non contro le persone''

Un angolo di Firenze che l'Amministrazione a fine 2009 ha ristrutturato con una nuova pavimentazione ed una nuova illuminazione, ma che ancora presenta problematiche attuali e che sovente si apre al sipario della cronaca nera piuttosto che a quello della vita quotidiana di buon vicinato. Nasce ora un progetto che si chiama San Pierino a Porte Aperte, due volte a settimana, il martedì e giovedì per due ore dalle 18 e 30 alle 20 e 30. 30 minuti dedicati alla lettura dei quotidiani con una vera e propria rassegna stampa, poi 45 minuti dedicati alla discussione delle problematiche ed esigenze del quartiere durante i quali approntare un regolamento che riprende i canoni del regolamento comunale integrato però dalle singole esigenze dei partecipanti, controllore super partes dell'esecuzione materiale del regolamento sarà il noto personaggio radiofonico e televisivo Mario Ciuffi, presente all'Eby's Bar da amico e frequentatore di vecchia data che interviene con la proverbiale ironia toscana "Lo sai Eby, io lo faccio in amicizia, ma non farmi venire all'una di notte a frustare la gente, poi ci piglian per pazzi". L'ultima parte della serata verrà dedicata a mostre pittoriche e fotografiche ed incontri letterari. "Una strada per creare il senso di appartenenza - spiega il presidente del Comitato per la rinascita di San Pierino, Eby Mozaoufari - abbiamo avuto contatti con Comune e Quartiere ed abbiamo avuto da parte loro l'appoggio virtuale, ma il giorno di inaugurazione ci saranno fisicamente tra di noi dei rappresentanti dell'Amministrazione.

I rapporti sono buoni tra lalvoratori commercianti e residenti, puntiamo su questo per un dialogo aperto e costruttivo. Durante questi incontri decideremo anche le future iniziative per confrontarci e decidere del nostro comune destino" Il vice presidente del Comitato Pierluigi Filaci spiega come sia necessario partire dal basso dalle piccole cose "Io credo che già l'opera che stiamo portando avanti della politica del saluto sia utile, salutare tutti, salutarsi tra noi che viviamo la zona può essere un buon inizio di pacifica convivenza" Redigere un Regolamento non è cosa di tutti i giorni, se serve un regolamento scritto significa che qualcosa non funziona: "Ammetto - spiega il presidente - che i problemi sono tanti, ma premetto anche che siamo contro il degrado e non contro le persone.

Purtroppo ci sono situazioni di incomprensione ed occorre mediare tra le parti come ad esempio nel caso della vita notturna dove residenti e commercianti sono spesso ai ferri corti perché c'è chi chiede di poter riposare e chi invece si vuole divertire. Noi ad esempio abbiamo attuato il "Rito Eby's Cafè dalle una di notte ci spostiamo tutti sotto le lenzuola", in modo da ridurre l'impatto acustico" Il consigliere del Quartiere 1 Niccolò Torrini (PD) ha aggiunto: "appoggiamo l'iniziativa che serve a recuperare una parte storica della nostra zona, un'area che ha visto un restyling esteriore ma che deve ritrovare anche una sua identità urbanistica e sociale.

Abbiamo preso una postazione fissa qui sotto l'arco, uno spazio pubblico, che adesso vedete vuoto ma che ha ospitato fino a 200 persone per l'evento dedicato ad Alda Merini, che sarà riservato al Quartiere dove poter promuovere iniziative e proporre idee. Dobbiamo riportare una vita pulita, sana in un centro sempre più in mano al degrado ed ai turisti vogliamo riportarlo invece in mano ai cittadini, ai fiorentini" Ad inizio dell'Arco incombe una telecamera urbana, di quelle onnipresenti a 360 gradi che tutto vede e forse in qualche modo provvede anche se il commento dei comuni passanti è unanime e lapidario "L'è quasi sempre spenta". Un angolo di Firenze dove i raggi del sole tardano a tornare, una memoria storica che si perde nella notte dei tempi, nella gioventù ricordata da Mario Ciuffi che frequentava questi posti ai tempi della Pattona, un caratteristico dolce a base di farina di castagne, quando l'autunno era a temperatura ambiente. di Antonio Lenoci

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