Mihajlovic: ''Sarà una gara delicata''

Il mister si dichiara amareggiato per i fati accaduti a Genova in settimana, porta però l'attenzione sul campionato e sulla pericolosità della sfida tra due squadre che cercano di uscire finalmente allo scoperto e mostrare il vero carattere in campo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2010 23:34
Mihajlovic: ''Sarà una gara delicata''

Il mister serbo cerca di separare immediatamente il tema caldo sui fatti accaduti a Genova nella 'non gara' di martedì con la trasferta viola e precisa: "Vi comunico subito che in me c'è tanta amarezza e dispiacere per gli episodi che ho visto martedì a Genova, ma adesso mi sembra giusto pensare alla Sampdoria, perchè per noi domani sarà una gara delicata". Come sta la squadra? "Bene - risponde Mihajlovich - i ragazzi si sono allenati come sempre con grande impegno ed intensità. Purtroppo abbiamo qualche defezione a centrocampo.

Montolivo è squalificato, Zanetti e D'Agostino non sono disponibili e Bolatti non sta benissimo". Sull'argentino interverrà poi il report medico a chiarire la situazione: "L'ACF Fiorentina comunica che l'atleta Mario Bolatti, dopo aver svolto l'allenamento insieme al gruppo, non è stato convocato per la gara contro la Sampdoria perchè non ancora al meglio della condizione clinica. L'atleta proseguirà il recupero in funzione del prossimo impegno di campionato" Una squadra definita impaurita, non ancora agile e padrona dei propri mezzi, smarrita nel gioco e confusionaria; così è apparsa ai più la Fiorentina di inizio stagione e questo ci raccontano i punti accumulati sino ad ora.

Con la Sampdoria l'ultima vittoria porta la firma di Montolivo, dopo quasi 20 anni di astinenza dal risultato pieno in terra ligure sponda blucerchiata. Poi l'attesa verso una nuova impresa. Può essere il momento giusto? A Genova con le idee chiare? "Certo, in settimana abbiamo provato diverse soluzioni - spiega Mihajlovich - che riproporremo in campo". Ci sono dei reparti che hanno dimostrato poca tenuta, in più vige il momento di assenza collettiva a causa di infortuni, l'idea del mister è quella di compattare i suoi scegliendo però di non chiudersi: Santana e Vargas interni di centrocampo? "Avendo solo a disposizione Donadel come centrale, è normale che dobbiamo adattare altri calciatori per ricoprire quel ruolo".

Santana e Vargas potrebbero così restare più arretrati e coprire i compagni, ma al tempo stesso proporsi all'occorrenza in avanti. Quel che tutti si aspettano di vedere è una squadra capace di dimostrare affiatamento, di aver assimilato le linee guida del proprio tecnico. Potrebbe starci anche mettere da parte il gioco e lo spettacolo, diventare cinici e cercare solo i punti, almeno fino ad una sicurezza sulla quale costruire il resto dell'opera. Ma per arrivare a questo occorre muoversi anche senza il pallone e tenere d'occhio i compagni.

In una parola: concentrazione. "A me fa sempre piacere tornare a Genova - commenta il mister - la Sampdoria è una società alla quale sono legato da tempo". Cassano? "Ad Antonio voglio bene, perchè è un bravissimo ragazzo. E' uno che ti fa vincere le partite ed è maturato molto, se lo avessi a disposizione lo farei giocare sempre". C'era stato molto vicino il talento di Bari al giglio viola, poi, in una sola notte, tutto è rimasto inalterato con una dichiarazione d'amore al popolo blucerchiato e la continuità nel rapporto con Pazzini, per due che qualcuno, sotto la lanterna, vede già proiettati ad esser eredi di Vialli e Mancini. A Genova terzini più di copertura? "No, quelli sono meccanismi di squadra non caratteristiche dei singoli.

Il calcio è fatto di fase difensiva e fase offensiva". Sulle fasce dovrebbero agire Felipe e Comotto, con Gulan pronto a subentrare al brasiliano. Questi i convocati dal mister: Babacar, Boruc, Cerci, Comotto, De Silvestri, Donadel, Felipe, Frey, Gamberini, Gilardino, Gulan, Kroldrup, Ljajic, Marchionni, Natali, Papa Waigo, Pasqual, Santana, Seculin e Vargas. Incontro delicato, l'ago della bilancia pende verso i padroni di casa, ma la Fiorentina ha dimostrato di poter stupire, nel bene e nel male, con l'effetto sorpresa. La partita dei tanti ex che a Firenze sembravano non spiccare il volo e che a Genova hanno trovato maglia da titolare ed applausi del pubblico.

Sarà soprattutto uno scontro tra bomber con Gilardino da una parte a difendere il viola, ma anche l'azzurro, e dall'altra parte Pazzini a contendere un ruolo che gli si addice, ma che manca ancora della giusta esperienza, pur guardando dritto davanti a se' senza paura. Non una questione fisica, ma psicologica, si è ripetuto più volte nell'ambiente fiorentino, la speranza è che qualcosa si sblocchi, che la stessa emergenza infinita nella indisponibilità della rosa possa a lungo andare creare nuovi punti di riferimento tra senatori e giovani allievi, far scattare la scintilla ed avviare il motore della ripresa. Antonio Lenoci

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