Verso la segreteria regionale dell'IdV: insulti ad Alessandro Cresci

Alessandro Cresci: "Offese ed illazioni sulla mia omosessualità per cui non potrei, in quanto tale, guidare il partito. Confido nell'intelligenza degli iscritti che non si lasceranno influenzare".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2010 17:54
Verso la segreteria regionale dell'IdV: insulti ad Alessandro Cresci

Alessandro Cresci, candidato alla segreteria regionale di IdV Toscana fa sapere che "sono state pubblicate, tra i commenti ad un articolo su un sito pubblico che riguarda la campagna elettorale per l'elezione del prossimo segretario regionale, notizie che riguardano la mia sfera privata e che, in una competizione elettorale nulla dovrebbero avere a che fare con essa". "So per certo - continua Cresci - che vengono anche fatte circolare anche a voce. Alle quali devo aggiungere email offensive ed altre gravi illazioni sulle quali intervengo oltre e per cui presenterò querela.

L'intento delle notizie pubblicate che mi riguardano in prima persona è chiaramente quello di condizionare gli elettori del partito con motivazioni bieche degne del giornalismo di Feltri, attraverso il quale indurre a giudicare la presunta affidabilità sulla persona e addirittura mettendomi nelle condizioni di ricattabilità politica. Mi trovo così costretto ad intervenire per dire che simili atteggiamenti non sono degni di Italia dei Valori, che tra i suoi valori non ha sicuramente la discriminazione sessuale, religiosa o di altro genere in quanto partito laico-liberale, augurandomi che si abbassino i toni da qui al 24 ottobre, tornando a parlare di politica in un giusto confronto di idee che devono rimanere solamente politiche".

"Confido nell'intelligenza degli iscritti che non si lasceranno influenzare dalle notizie che vengono fatte circolare sulla mia omosessualità o sul fatto che sia buddista, ed in quanto tale non degno di essere eletto. Inoltre - continua Cresci - e questa è una accusa ben più seria dalla quale devo difendermi, mai ho affidato l'incarico di tesoriere del provinciale al mio compagno nella vita come è stato pubblicamente messo in piazza. Mi auguro che le motivazioni che portano a scegliere un candidato anziché un altro alla segreteria regionale siano più alte e più motivate di queste bassezze da grande fratello.

Non sto a dire quanto tutto questo mi abbia amareggiato, mettere la mia vita privata sulla pubblica piazza per indurmi magari a ritirarmi o influenzare negativamente gli elettori è un sistema che Italia dei Valori non dovrebbe mai conoscere. Intendo ringraziare pubblicamente il presidente Antonio Di Pietro per la telefonata che mi ha fatto questa mattina. Ringrazio per le parole di solidarietà anche Evangelisti uscite sul sito regionale di IdV oggi, arrivate però solo dopo l'uscita della notizia sui giornali.

Smentisco che ieri me le abbia dette di persona, quando ne ho parlato in un incontro coi vertici del partito regionale. Aveva solo parlato di abbassare i toni ma non ricordo nessuna parola di solidarietà da parte sua". Evangelisti: solidarietà a Cresci, l’omofobia non è dell’IdV “L'ho fatto ieri a voce al diretto interessato e, oggi, intendo ribadire stima e solidarietà verso Alessandro Cresci, per gli attacchi di cui è stato oggetto nei giorni scorsi. L’Italia dei Valori è nata per farsi interprete e portatrice dei principi etici sanciti dalla nostra Carta Costituzionale, per i quali nessuno può essere discriminato per il proprio orientamento sessuale, così come per la fede che professa o il colore della pelle.

Sono e devono restare ambiti che attengono alla libera scelta di ogni cittadino". Lo dichiara, in una nota, Fabio Evangelisti, Coordinatore dell’IdV Toscana, in relazione alle notizie apparse questa mattina sul Corriere fiorentino in merito alle ingiurie rivolte al Coordinatore provinciale dell’Idv, Alessandro Cresci. “L’Italia dei Valori – continua Evangelisti – è un partito che da sempre porta avanti una battaglia culturale, ancor prima che politica, contro ogni forma di razzismo, contro ogni nuova crociata del XXI secolo, contro ogni discriminazione sessuale e rigurgito omofobo.

Queste derive, per riprendere un concetto espresso anche da Antonio Di Pietro, anche quando non configurano ipotesi di reato, vanno denunciate politicamente”. “Ciò impone – conclude Evangelisti – che, in questa delicata fase precongressuale, l’impegno di tutti sia teso a recuperare il senso di un confronto sui contenuti politici, in modo dialettico, che metta al centro la politica e l’azione di rinnovamento dell’IdV nella nostra regione. Personalmente, mi sento impegnato a proseguire su questa strada e so che Alessandro mi seguirà e farà altrettanto”. Il Gruppo consiliare e gli Assessori regionali dell’Idv esprimono la propria solidarietà ad Alessandro Cresci Il Gruppo consiliare dell’Italia dei Valori e gli assessori regionali del partito esprimono piena e incondizionata solidarietà al Coordinatore dell’IdV Firenze per gli insulti e gli attacchi omofobi ricevuti via internet ed e-mail, come si apprende dalla stampa questa mattina. “L’Italia dei Valori è un partito libero, laico, radicato nei principi espressi dai primi dodici articoli della Costituzione repubblicana.

Per questo esprimiamo piena solidarietà ad Alessandro Cresci e una ferma condanna per qualsiasi deriva omofoba e discriminatoria, dentro e fuori dal Partito. La libertà e le scelte individuali che attengono alla sfera privata non devono mai diventare oggetto del confronto e tantomeno pretesto per il discredito politico”. E’ l’unanime la presa di posizione del vicepresidente del Consiglio regionale, Giuliano Fedeli, della Capogruppo IdV, Marta Gazzarri, del vicecapogruppo Marco Manneschi, dei consiglieri Maria Luisa Chincarini e Rudi Russo, come dei due assessori Anna Marson e Cristina Scaletti.

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