Università: a Firenze si ferma ancora

Programmata giovedì un'assemblea in tutte le facoltà, mentre una delegazione di ricercatori sarà a Roma alla manifestazione nazionale. Occupazioni anche ad Arezzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2010 14:19
Università: a Firenze si ferma ancora

Ieri si è svolto l'incontro del coordinamento interfacoltà con i parlamentari eletti in Toscana, anche se presenti soltanto quelli di opposizione, che hanno rinnovato il sostegno alle ragioni della mobilitazione confermando al loro volontà di modificare il DDL. Il coordinamento interfacoltà poi, ha deciso di programmare in tutte le Facoltà nella mattina di giovedì 14 ottobre un'assemblea aperta agli studenti e a tutto il personale, docente e tecnico-amministrativo per discutere le attuali condizioni del sistema universitario, in concomitanza con l'avvio della discussione alla camera del DDL.

C'è l'impegno dei Presidi ad organizzare assemblee, anche congiuntamente a livello di Polo. La sospensione delle lezioni in tutte le facoltà fiorentine per giovedì prossimo è disposta oggi dal Magnifico Rettore Alberto Tesi tramite comunicazione scritta a docenti e rappresentanti degli studenti. E quindi è sospesa l'attività didattica in tutto l'Ateneo per consentire lo svolgimento, presso ogni Polo, di assemblee aperte a tutte le componenti del mondo universitario. Ad esempio l'Assemblea del Centro Storico si terrà presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, in Aula B, alle ore 10,30.

Inoltre nel pomeriggio alle 17,30 assemblea cittadina in Palazzo Vecchio con la partecipazione di rappresentanti del mondo della politica e della cultura cittadini. I ricercatori di Firenze parteciperanno con una propria delegazione alla manifestazione nazionale del 14 a Roma, al presidio in piazza Montecitorio, giorno della discussione in aula del DDL Gelmini. Occupazione anche alla Facolta' di Lettere di Arezzo. Mentre il Preside di Lettere di Pisa ha affermato: "Il ddl fa schifo! La sinistra si e' accodata e non ha mai proposto un proposto un disegno di legge alternativo." “Una decisione inspiegabile e non condivisibile.

Un tacito via libera alle contestazioni contro la Riforma del sistema universitario. Se oggi si cancella un giorno di lezione per permettere la più ampia partecipazione ad un sit-in, c’è da temere che domani nessuno muoverà un dito per impedire forme più invadenti di protesta”. Questo il giudizio espresso da Tommaso Villa, consigliere regionale del PdL e coordinatore regionale della Giovane Italia, e Niccolò Macallè, presidente di Studenti per la Libertà Firenze “Inspiegabile perché il Rettore non ha addotto motivazioni alla sua decisione.

Ma la risposta è facilmente desumibile: con la sospensione il Rettore Tesi avalla sostanzialmente la protesta dei contestatari favorendo la partecipazione al sit-in, dimostrandosi quindi sordo persino al parere positivo espresso dalla Conferenza nazionale dei Rettori circa i contenuti della Riforma dell’Università. Per ribadire la positività delle modifiche all’ordinamento universitario volute dal Ministro Gelmini – ha annunciato il ministro Gelmini – giovedì mattina alle ore 10 gli Studenti per le Libertà saranno presenti all’assemblea indetta presso Scienze Sociali per dibattere sulla Riforma Gelmini, pronti ad intervenire per difendere il provvedimento governativo da ogni menzogna sollevata in queste settimane”, ha ribadito Villa.

“Forse il clima non sarà molto accogliente, ma ciò non ci spaventa, perché la forza delle idee e la bontà della Riforma sono dalla nostra parte. Difendiamo operato del Ministro Gelmini nelle Istituzioni, lo faremo anche nelle facoltà senza nessun timore. Del resto siamo convinti che la riforma proposta dal Governo rivoluzionerà tutto il sistema attuale, rompendo una gestione fatta di privilegi gestiti dalle baronie. Con questo provvedimento muoiono i favori e vince la meritocrazia”, ha concluso Villa.

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