La pizza più buona d'Italia? Viene da Bergamo

Ingredienti: polentina morbida con funghi porcini, taleggio DOC della bergamasca e cotechino.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 ottobre 2010 10:05
La pizza più buona d'Italia? Viene da Bergamo

La pizza più buona? E’ la “Bergamasca”! Ingredienti: polentina morbida con funghi porcini, taleggio DOC della bergamasca e cotechino. A decretarlo la giuria del Trofeo Nazionale Academy Pizza Show che, ieri, a Chianciano Terme (Siena) ha aperto la tre giorni di incontri del 27° simposio nazionale “Sulle rotte dell’arte e del gusto mediterraneo” organizzato dal Centro Studi “Sanchini Papo”, il Comitato Giovani Albergatori e l’Accademia Italiana Gastronomia Storica in collaborazione con le istituzioni locali. Papà della “Bergamasca” Luigi Esposito della “Pizzeria d’autore al Galletto d’Oro”, ovviamente, di Bergamo… visto il nome del piatto e gli ingredienti impiegati. Ma a contendersi il riconoscimento dell’Aigs si sono sfidate pizze non meno invitanti e particolari: da quella con mele, gorgonzola, mozzarella e, una volta sfornata, salmone fresco e crema di tartufo, a quella bianca (vale a dire senza pomodoro) con riccioli di zucca fritti, cotto di cinghiale e rosmarino. La serata è poi proseguita col convivio “Arte Bianca Gastronomica mediterranea” nel corso del quale si è parlato di chianina - la“ciccia bona” come ha simpaticamente ribadito un macellaio d’Arezzo -, della pasta dei coltivatori toscani - con grano duro del consorzio agrario Siena-Arezzo macinato in un mulino a Firenze -, e degli altri prodotti dell’eccellenza enogastronomica italiana, toscana in primis. E proprio il rilancio dell’economia regionale, come ha confermato a Nove da Firenze l’assessore della Provincia di Siena Tiziano Scarpelli, potrebbe passare dai prodotti che tutto il mondo ci invidia: “La toscana e la provincia di Siena sono ricche di eccellenze, penso ad esempio al vino col Brunello e il Nobile, penso alla chianina ed ai prodotti di cinta senese che hanno già una notorietà a livello internazionale ma che dobbiamo saper tutelare e promuovere sempre più.

La capacità di promuovere i nostri prodotti sui mercati esteri può rivelarsi la nostra arma vincente”. Per chi volesse rivivere la serata, purtroppo senza assaggiare i numerosi piatti che l’hanno allietata, sarà a breve online il “Canale Gourmet” su YouTube dell'Aigs.

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