Ciani: ''Serve una vera politica di salvaguardia del territorio''

"Come si evince dalla tragedia occorsa a Prato in via Ciulli nella notte tra lunedì e martedì scorso, anche la nostra area non è immune da queste calamità" spiega infatti il presidente della Comunità Montana Val del Bisenzio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 ottobre 2010 15:11
Ciani: ''Serve una vera politica di salvaguardia del territorio''

La tragedia di via Ciulli poteva e doveva essere evitata. Spetta alla Magistratura accertare di chi siano le responsabilità, mentre il mondo politico, si divide in polemiche sull’accaduto prima di intervenire affinché ciò che è successo ieri a Galciana non capiti più. Intanto per accertare la dinamica degli eventi che hanno portato alla morte per annegamento delle tre donne cinesi, la Procura di Prato ha posto sotto sequestro il sottopasso (di proprietà delle Ferrovie dello Stato) e l'auto su cui viaggiano Donglan Wang, Jilan Wang e Chengwei Wang. "Probabilmente di fronte a fenomeni meteorologici così violenti ed improvvisi, tutti ci troviamo impreparati.

Ma ormai sono anni che la natura si sta ribellando alle scellerate politiche ambientali e di cementificazione selvaggia che stanno portando il nostro pianeta ad eventi atmosferici a dir poco bizzarri ed inaspettati". Così in una nota stampa - all'indomani dei tragici fatti che hanno colpito Prato e la Toscana tutta - Marco Ciani, presidente della Comunità Montana Val del Bisenzio. "Come si evince dalla tragedia occorsa a Prato in via Ciulli nella notte tra lunedì e martedì scorso, anche la nostra area non è immune da queste calamità.

Già nel dicembre scorso - aggiunge - abbiamo assistito ad eventi di particolare gravità: nevicate e cali di temperatura fino a meno 12 per poi risalire in 24 ore a più 15 con precipitazioni piovose di straordinaria inensità. Ciò ferisce a morte il territorio circostante e lo mette alla sequela di disastri da incalcolabile gravità. E’ perciò fondamentale al di là delle polemiche sterili e delle strumentalizzazioni che ci preoccupiamo tutti dallo Stato Centrale alle Regioni ed a tutti gli Enti locali territoriali a ricreare una vera politica di prevenzione e di salvaguardia del territorio.

Spesso si stà navigando a vista su questo settore. Bisogna cercare di lavorare tutti per una politica che realizzi davvero interventi di manutenzione e di prevenzione sul nostro territorio anche con eventuali scelte coraggiose. Sono purtroppo anni che lo Stato Centrale distoglie fondi da questo settore. Anziché fare proclami è necessario mettersi trasversalmente ad un tavolo e cominciare a realizzare un piano operativo esteso a tutta la Provincia, dall’Alta Valle del Bisenzio fino alla Piana Pratese ed al Montalbano, di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutto il reticolo idrografico Bisenzio-Ombrone, coinvolgendo ove possibile anche i privati e le aziende".

"Compito delle istituzioni è quello di fare il possibile per limitare questi sconvolgimenti ambientali. Lo so che le risorse sono sempre più scarse, ma è fondamentale per il nostro futuro equlibrare il rapporto fra uomo e natura. Questo credo è la sfida per una politica di grande respiro che ci veda tutti protagonisti per un futuro migliore e più sostenibile" conclude Ciani. Sentite invece cosa propone Emilio Paradiso, capogruppo della Lega Nord Toscana al Comune di Prato: «Le pompe idrovore, a quanto pare, non sono sufficienti, ma è anche vero che è consigliabile non affrontare i sottopassi che vanno ben sotto il livello del manto stradale in regime di piogge torrenziali.

Pertanto la Lega Nord Toscana sezione di Prato lancia una proposta e presenterà una mozione in consiglio comunale: dotare tutti i sottopassaggi, nei quali un’auto può rimanere intrappolata con gravi conseguenze (per esempio: via Ciulli, i sottopassi sulla Declassata etc...), di sensori che, al momento del raggiungimento dell’acqua della soglia critica individuata in un metro di profondità nel punto più profondo, azionino una sbarra in stile passaggio a livello per ciascun ingresso ai sottopassi.

Questo per impedire che, nel caso le idrovore non siano sufficienti, accedano mezzi di trasporto al sottopasso. Non si può usare la tecnologia più avanzata, con la scusa della sicurezza, soltanto per riempire le strade di ‘trappole’ per far soldi facili: autovelox, telecamere, t-red etc... Altrimenti, dotiamoli di semafori rossi o di cartelli elettronici tipo quelli autostradali per indicare l’inaccessibilità dei sottopassi in caso di allagamento». La vicinanza di Provincia e Regione Nel corso della giornata la Provincia di Prato ha tenuto ripetuti contatti con il consolato cinese a Firenze e con la famiglia Wang.

“Appena sarà possibile incontremo i familiari delle vittime per condividere il dolore di questo momento ma anche per dare sostegno – spiega il presidente Gestri -. La nostra è una comunità capace di solidarietà e aperta. Questa è una occasione concreta per dimostralo. Anche per questo il gonfalone della Provincia sarà presente alla cerimonia funebre”. Nel pomeriggio l’assessore Ferrara si è recata la comando dei carabinieri dove c’è stato in primo contatto con la famiglia Wang.

“Ho incontrato persone attonite per il dolore e per le difficoltà derivanti dalla gestione di una situazione complicata – mette in evidenza Ferrara –. La morte di queste donne ha messo in ginocchio tre famiglie”. Intanto su Facebook il presidente della Provincia oggi ha sottolineato che “il lutto, come la festa, è un momento che avvicina anche chi è lontano. Una vicenda così drammatica, come la morte delle tre cittadine cinesi, non può e non deve diventare terreno di scontro.

Il dolore di quelle famiglie oggi è il nostro dolore”. Il Gonfalone della Toscana sarà presente ai funerali delle tre donne morte ieri nel sottopasso a Prato. Lo ha confermato oggi il presidente della Regione Enrico Rossi.

Approfondimenti

Nell'immagine uno dei tanti interventi dei Vigili del Fuoco nella giornata di ieri (questo, in particolare, a Quarrata - Pistoia).

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