La storia di Calenzano in reperti e scavi archeologici

Sarà presentata a breve la carta archeologica, la prima della Piana. Una mappatura storica del territorio da utilizzare a fini urbanistici e culturali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 ottobre 2010 18:39
La storia di Calenzano in reperti e scavi archeologici

Sarà presentata a breve la carta archeologica di Calenzano, la prima della Piana, che riporta i vari siti e reperti trovati sul nostro territorio, dall’età preistorica al Medioevo. La carta è frutto del lavoro di archeologi ed esperti storici, che hanno sondato il territorio alla ricerca dei segni del nostro passato, facendo anche ordine sui ritrovamenti degli anni passati, in modo da avere una mappatura completa. La carta è stata realizzata dalla Sovrintendenza ai Beni Archeologici della Toscana, su incarico del Comune, con la collaborazione del professor Vannini dell’Università di Firenze per la parte medievale e della dottoressa Sarti dell’Università di Siena per la parte preistorica e il contributo del Museo del Figurino Storico e dell’ufficio cultura del Comune di Calenzano.

Il gruppo di lavoro è stato coordinato dalla dottoressa Poggesi, ispettore di zona della Sovrintendenza. I primi risultati di questo lavoro si concretizzarono nella costituzione del percorso archeologico nella torre del Castello di Calenzano, dove sono conservati alcuni reperti che ci permettono di ripercorrere le varie epoche che hanno segnato il nostro territorio. Presto verrà presentato l’obiettivo vero e proprio di questi tre anni di ricerche: la carta archeologica, affiancata da un volume che riporta le foto di alcuni reperti, con le relative schede scientifiche e una presentazione storico-archeologica del territorio.

Si tratta quindi di uno strumento utile a fini urbanistici, per individuare i siti sensibili sul territorio in funzione di future nuove concessioni edilizie da rilasciare, oltre che di un prezioso mezzo di conoscenza culturale e storica. Dalle ricerche infatti emerge una continuità abitativa di questa porzione di territorio, dall’età del bronzo, con i ritrovamenti preistorici della Calvana, all’età classica (acquedotto e villa romana alla Chiusa), fino al Medioevo, con gli scavi di Poggio Uccellaia e gli altri siti dello stesso periodo presenti sul territorio comunale.

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