Due ruote, una foratura Mondiale

L'assegnazione del Campionato del Mondo di Ciclismo a Firenze ha fatto breccia nel cuore degli sportivi e non che si sono rimessi in sella, ma nel capoluogo toscano la vita è dura, ce lo spiega un lettore.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 ottobre 2010 15:12
Due ruote, una foratura Mondiale

"Forare in via Romana davanti all'Hotel Boboli con l'autobus numero 36 che sopraggiunge a gran velocità fregandosene del ciclista? A Firenze si può" ci scrive un lettore di Nove da Firenze che proprio nelle scorse ore è stato protagonista di un incidente dovuto al precario stato del manto stradale. "Può accadere anche questo, nella città che si è aggiudicata i Mondiali di ciclismo del 2013 e che da anni lamenta una situazione assurda e paradossale nella gestione della mobilità ciclabile con strade piene di buche e rattoppate senza criterio logico, con piste ciclabili che iniziano e finiscono senza alcun senso utile, spesso promiscue a marciapiedi pedonali nell'acronimo tanto pregiato "Pedociclabile" ovvero "Ciclopedonale" che non si capisce bene se l'importanza del soggetto tutelato derivi dalla segnaletica o dal vocabolo che viene usato per primo.

Il cratere si trova sul lato destro della strada (in foto) e tutti i veicoli in transito sono costretti a finirci dentro, sia motorini e biciclette, se, come da regolamento, mantengono la destra, sia a maggior ragione le auto che non trovano spazio sufficiente per aggirare l'ostacolo: si tratta di una roulette russa". Si è già parlato di dover provvedere alla risistemazione di quello che sarà il tracciato specie per il circuito che interesserà la via Bolognese e le strade del Campo di Marte, poiché tutto farà capo ad un immenso quanto delicato viale Paoli.

Ma avvicinarsi ad un traguardo simile significa anche portare l'attenzione sulla mobilità ciclabile, rendere il mezzo appetibile e valido, evitando, se possibile, i troppi furti e le rastrelliere piene, i rottami abbandonati e le rimozioni forzate. L'Uci si aspetta di trovare una Firenze che se l'è giocata con Ferrara (la città della bicicletta per eccellenza in Italia, ndr) ed ha vinto la sfida. Non è certo guardando il David o il Perseo, che si può fare meno caso alle buche, perché andando in bicicletta si deve guardare la strada, prima che il panorama. Con queste premesse fiorentine per il 2013 saremo pronti ad ospitare un evento di portata mondiale? Per le vostre segnalazioni scrivete a: nove@nove.firenze.it

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