Sesso in Regione: interrogazione sui possibili abusi di potere

Iniziativa del consigliere PdL Marcheschi in merito alla lettera anonima pubblicata sulla stampa nei giorni scorsi in cui si parla di concorsi pilotati e manovre di palazzo dei dirigenti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 2010 19:32
Sesso in Regione: interrogazione sui possibili abusi di potere

Il consigliere regionale del PdL Paolo Marcheschi, tra i destinatari insieme a Rossi della lettera anonima che ha sollevato, come è stato definito alla stampa nazionale, il caso della ‘puttanopoli rossa’ in Toscana, risponde in merito alle dichiarazioni di Rossi: “Il problema – dichiara Marcheschi – non è solo il sesso in questa ‘puttanopoli rossa’, come l’ha definita la stampa nazionale. Il problema reale è quanto questo possibile sistema di puttanieri (usando il linguaggio di Rossi) sta costando alle tasche dei Toscani.

La denuncia della lettera anonima è venuta, non a caso, a seguito di un dibattito sui costi di funzionamento e di personale della Giunta Regionale. Su quanti e come vengono spesi i soldi dei Toscani per amministrare una macchina di potere come questa. Il fatto che più del 50% dei dipendenti della Giunta Regionale siano dirigenti e/o funzionari in fascia D, considerati di alta professionalità, forse non sarà un problema per Rossi, ma per i Toscani sì. Se davvero le promozioni in Giunta Regionale sono state assegnate in cambio di prestazioni sessuali – continua Marcheschi – è giusto far sapere ai cittadini toscani quanto le stanno ancora pagando.

Nella vita privata ciascuno può fare quello che vuole dei propri soldi, ma quando si parla di risorse pubbliche ovviamente Rossi non si può nascondere dietro a squallide battute, ma deve rendere conto. L’interrogazione che ho presentato sulla vicenda vuole fare luce: sui possibili abusi di potere dei dirigenti, sulle progressioni verticali dei dipendenti regionali e sulla relativa assegnazione delle p.o. (posizioni organizzative); sulla composizione e nomina delle commissioni giudicatrici dei concorsi interni, come denuncia la lettera, nella progressione verticale per il personale interno.

Il controllo esterno sui decreti di nomina, infatti, non è possibile perché sono atti non soggetti a pubblicazione". Intanto il caso è finito in Parlamento. I parlamentari toscani hanno portato la questione in evidenza al Ministro Brunetta, presentando un’interrogazione urgente in merito.

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