Rom, il Pd da Firenze: "si istiga il razzismo contro gli zingari"

"Pauroso tuffo in un passato buio" affermano il capogruppo in Provincia Prosperi e il consigliere Carovani "Si rincorrono e si solleticano gli istinti peggiori mettendo poveri contro più poveri”. “Sarkozy fa il paio con le politiche del governo italiano”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 settembre 2010 13:58
Rom, il Pd da Firenze:

“Noi stiamo con l’Europa, con l’Europa della tolleranza e della solidarietà, con l’Europa dell’inclusione sociale, contro l’Europa della paura, della discriminazione, del razzismo di stato”. Per il gruppo Pd in Consiglio provinciale, il capogruppo Stefano Prosperi e il consigliere Giuseppe Carovani sottolineano che “bene ha fatto la Commissione Europea a richiamare la Francia per l’espulsione dei Rom messa in atto da Sarkozy. Si tratta a tutti gli effetti di un pauroso tuffo in un passato buio che speravamo sepolto dalla costruzione europea, e fa il paio con le politiche xenofobe e securitarie messe in atto dal governo Berlusconi e dal ministro Maroni”.

Per rilanciare il consenso verso “compagini di governo screditate, in forte caduta di credibilità, si rincorrono e si solleticano gli istinti peggiori, mettendo poveri contro i più poveri, additando quali capri espiatori i gruppi etnici più deboli”. Si fomenta così “l’odio popolare contro i Rom e gli immigrati invece di sviluppare serie politiche di integrazione su scala europea, in grado di accrescere la coesione sociale in un momento di forte crisi economica e sociale”. “Noi siamo – concludono Prosperi e Carovani – contro il razzismo, siamo dalla parte dei più deboli, siamo per l’unità dei ceti popolari e ci batteremo fino in fondo a difesa dei principi costituzionali, contro ogni discriminazione, contro le paure e i pregiudizi alimentati dalla destra populista”. «La Lega anticostituzionale? Se c’è qualcuno che è anticostituzionale sono i centri sociali e anche la stessa Anpi.

Mio padre ha combattuto per un’Italia libera, ma quanti nell’Anpi 65 anni fa avrebbero voluto passare da una dittatura nera a una rossa?». Esordisce così Antonio Gambetta Vianna, presidente del Gruppo Consiliare della Lega Nord Toscana in Regione, rispondendo alla nota delle sezioni di Empoli, Montelupo Fiorentino e Fucecchio dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. «La Lega Nord – prosegue il leader del Carroccio in Regione – è per la legalità, contro la clandestinità e vuole uguaglianza e parità dei diritti per i cittadini.

Infatti, ora come ora, gli immigrati e, addirittura, i clandestini hanno più diritti degli italiani. L’Anpi dice che noi siamo anticostituzionali, ma vorrei ricordare ai suoi membri che l’articolo 1 afferma che “L’Italia è una Repubblica democratica”, cosa che l’Anpi e i centri sociali si dimenticano troppo spesso visto e considerato che non vogliono farci manifestare liberamente né farci esprimere le nostre idee, sancite tra l’altro dall’articolo 21 della Costituzione. Inoltre, vorrei ricordare all’Anpi che la Lega Nord è stata democraticamente votata anche dal popolo toscano e lo sarà sempre di più proprio perché i toscani sono stanchi delle idee retrograde e anacronistiche di certa parte della sinistra.

La Lega Nord non è xenofoba, né razzista, ma vuole soltanto che chi viene nel nostro Paese accetti le nostre regole e non violi le nostre leggi. Chi non lo fa, può tornarsene da dove è venuto. Noi non vogliamo assolutamente dividere l’Italia né il popolo. Noi vogliamo unirla nel federalismo perché l’Italia non è mai stata unita. Soltanto uno Stato federale potrà portare la libertà e il senso di unità e coesione a tutti i vari popoli italiani. Poi – conclude Gambetta Vianna –, senti da che pulpito viene la predica: l’Anpi ancora divide il popolo italiano in comunisti e fascisti...».

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