Prima campanella per l'inizio dell'anno scolastico 2010-2011

Domani, 15 settembre al Saschall, l’assemblea regionale per iniziativa dei sindacati. Ammirati e Donzelli (Pdl): «Tra occupazioni e strumentalizzazioni sindacali in Toscana siamo davanti a una legalità rivoluzionaria»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 settembre 2010 14:02
Prima campanella per l'inizio dell'anno scolastico 2010-2011

E' l'iniziativa dei sindacati (FLC CGIL, CISL SCUOLA, GILDA-UNAMS) per il primo giorno di scuola: l’assemblea dei docenti, dei dirigenti scolastici e delle associazioni di studenti e genitori che si terrà domani (mercoledì 15 settembre) dalle 8.30 alle 12.30 al Teatro Tenda Saschall di Firenze. All’incontro parteciperanno anche tanti rappresentanti delle istituzioni locali (Regione, Province e Comuni). “E' fondamentale - dice l’assessore comunale di Fucecchio alla pubblica istruzione Emma Donnini - puntare i riflettori su ciò che sta accadendo all'interno delle nostre istituzioni scolastiche, fin dal primo giorno di scuola.

Il confronto deve avvenire tra tutti i soggetti: dirigenti, docenti, genitori e studenti. Solo così potremo capire che cosa riteniamo indispensabile fare per consentire alle nostre scuole di portare avanti i progetti educativi e formativi. Sarà un primo giorno di scuola a sostegno delle iniziative di lotta dei sindacati e di contrasto alla politica scolastica del governo per una scuola pubblica che torni veramente ad essere un punto di riferimento fondamentale per la crescita e la formazione dei giovani”. Giulia e Huan andranno in terza elementare alle Piagge.

Grazie alla riforma, fatta soprattutto di tagli, quest’anno avranno meno insegnanti, faranno poche visite didattiche, e non avranno il tempo pieno. Giulia ha un piccolo handicap ma avrà meno ore di sostegno, in più senza tempo pieno sua madre sarà costretta a chiedere il part time… Huan invece ancora non sa se a settembre ritroverà i suoi insegnanti al centro di alfabetizzazione, dove gli danno una mano con l’italiano. Giulia e Huan sono due bambini di fantasia, ma molti bambini veri si troveranno nelle loro condizioni alla riapertura delle scuole, a settembre. Lo conferma Carlo Testi, Preside dell’Istituto Comprensivo Gandhi: «Nella elementare Duca D’Aosta si registra un aumento di bambini: sono uscite due classi quinte, entrano tre classi prime.

Per tutte e tre è stato richiesto il tempo pieno, ma non sono stati autorizzati incrementi per cui formalmente si hanno due tempi pieni e un tempo parziale. Questo comporta che le prime avranno cinque insegnanti anziché sei, mantenendo un orario settimanale di 40 ore». È dello stesso parere Sonia Bortolotti, insegnante della Scuola Elementare Statale Torrigiani, molto arrabbiata con la riforma: «La scuola è in caduta libera. Si cerca di tappare i buchi con l’impegno personale e volontario… c’è la riforma ma manca il decreto attuativo! C’è molta confusione».

Anche il sostegno ha subito tagli. «La Consulta ha stabilito che è incostituzionale  limitare per legge il numero degli insegnanti di sostegno, perchè la necessità non è prevedibile, ma il Ministro ha ignorato la sentenza… Non esiste più la possibilità di un rapporto individuale con l’insegnante come dovrebbe essere garantito. Molti genitori hanno vinto il ricorso al Tar, ma il ricorso andrebbe ripetuto all’inizio di ogni anno scolastico, così molte famiglie alla fine rinunciano a un loro diritto.

Gli organici sono invariati ma i bambini sono aumentati… Siamo arrivati a situazioni paradossali in cui le scuole chiedono alle famiglie di riportare a casa i ragazzi nelle ore non coperte». Nei giorni scorsi, si è svolta la prevista riunione della Conferenza Educativa di Zona Firenze SudEst. Luciano Bartolini, Sindaco di Bagno a Ripoli e Presidente della Conferenza, ne illustra le decisioni: “Sul taglio dei docenti del Centro Territoriale Permanente di istruzione degli adulti dei distretti scolastici 15-27, prima portati da 5 a 0, poi riportati a 2, con salvataggio del Centro, ma con la sua drastica riduzione a meno della metà del personale insegnante necessario, la nostra Conferenza ha deciso di prendere una pausa di riflessione sul ricorso al Tar contro questa decisione, in modo da condividerla con le altre conferenze e valutare la strategia da seguire con i sindacati e con i corsisti.

Inoltre, la Conferenza ha aderito all’assemblea indetta per domani 15 settembre al Saschall dai sindacati per contestare la riforma Gelmini. Infine, la Conferenza ha deciso di intensificare il proprio rapporto e confronto con la realtà concreta dei corsi del Centro Permanente, incontrandone la struttura e i partecipanti almeno due volte l'anno, al fine di lavorare congiuntamente al mantenimento e alla valorizzazione dell'attività didattica”. Come succede ad ogni inizio dell'anno scolastico "sulla scuola si scrive tutto e il contrario di tutto", affermano i consiglieri provinciali del Popolo della Libertà Samuele Baldini (capogruppo), Massimo Lensi (vicecapogruppo PdL) ed Erica Franchi (vicepresidente Commissione Cultura e Scuola).

Spesso si riportano "dati lontani dalla realtà, cosi come accaduto all'assessore provinciale alla Pubblica istruzione Giovanni Di Fede". Ai consiglieri del Pdl preme sottolineare alcune cose. In merito alla questione "Sollicciano": la scelta di tagliare in un primo momento la scuola carceraria "è da attribuire esclusivamente all'Ufficio Scolastico Provinciale. Solo grazie al nostro Governo e all'interessamento del Direttore Regionale si e' potuta recuperare una classe dopo che la 'frittata era stata fatta'".

Secondo punto: una delle novità "più gratificanti" di questo nuovo anno scolastico "è rappresentata dalla possibilità per i nostri ragazzi di poter scegliere un nuovo indirizzo: quello coreutico - musicale, inesistente prima della Riforma Gelmini". Poteva "andar meglio però. Siamo infatti rammaricati dal fatto che altri studenti non possano frequentare i nuovi indirizzi, come in tante altre realtà italiane, sempre presenti nella riforma, perchè Provincia e Regione non ne hanno voluto attivare di ulteriori".

Terzo punto: in merito alla riorganizzazione dell'orario scolastico. In realtà "quelli che la sinistra definisce 'tagli' rappresentano una non più' procrastinabile riorganizzazione dei percorsi scolastici in ottica di adeguamento al sistema scolastico europeo". Le responsabilità sono "purtroppo di quanti, negli anni, hanno utilizzato la scuola a fini squisitamente sindacali - occupazionali, facendo crescere il numero di classi, indirizzi e docenti". Sebbene il Ministro abbia richiesto un'attenzione ad un'equa distribuzione di alunni per classe, "dobbiamo rilevare che ad oggi molti, ancora troppi, sono i casi di Istituti nei quali ritroviamo classi di 31 studenti e classi i cui numeri sono inferiori ai 15.

Chiediamo maggiore attenzione al riequilibrio della composizione delle classi con quanto disposto dalla legge nazionale". Baldini, Franchi e Lensi tengono infine a "stigmatizzare la inopportunità della scelta sindacale, promossa dalla Cgil, che ha di fatto ostacolato il regolare svolgimento del primo giorno di scuola con l'indizione di uno sciopero mascherato da assemblea sindacale. E' un fatto senza precedenti, che rappresenta il non rispetto delle istituzioni scolastiche e finisce con il rovinare la 'sacralità' del primo giorno di scuola e le aspettative di famiglie e studenti".

"Difenderemo insieme la Scuola del nostro territorio -afferma Francesca Buccioni, Assessore alle Politiche della Formazione del Comune di Impruneta- Lavoreremo perché questa sia di tutti e non lasci indietro nessuno e, nonostante le difficoltà che potranno presentarsi, mi auguro che l’Istituto continui a portare avanti il suo mandato. Noi, da parte nostra, ci domanderemo se sarà giusto o meno usare risorse comunali per tappare falle che possono venire dal fronte di un non-intervento statale e ci impegneremo per preservare e possibilmente migliorarne la qualità, i servizi offerti, la sicurezza e la messa a norma degli edifici.

Razionalizziamo insieme gli sprechi ove e quando ci sono. Troviamo alternative che possano rappresentare opportunità diverse. Concentriamoci non solo sulla manovra finanziaria in atto ma su un modello complessivo di Scuola da rivedere e da riprogettare, insieme!". Domani, mercoledì 15 settembre, a Livorno il sindaco Alessandro Cosimi accompagnato dall'assessore alle Attività Educative Carla Roncaglia, effettuerà il tradizionale tour di incontri nelle scuole, per un saluto e un augurio per l'avvio del nuovo anno scolastico.

Prima di incontrare gli studenti, il Sindaco si recherà all'assemblea sindacale, indetta per le ore 9.00 alla Scuola Edile dalla CGIL e da Unicobas, per ascoltare le ragioni del disagio di docenti e personale ATA per i tagli alla scuola dovuti alla Finanziaria e alla riforma Gelmini ed esprimere loro solidarietà, così come a tutto il personale scolastico che, anche con altre forme di protesta e di denuncia, condivide lo stesso disagio. “L’anno scolastico che inizia domani – afferma l’assessore all’istruzione del Comune di Colle di Val d’Elsa, Federica Casprini – risentirà in maniera pesante della diminuzione di risorse e sarà sempre più difficile cercare di dare una risposta alle diverse esigenze delle famiglie, soprattutto in riferimento al tempo pieno nella scuola elementare.

Inoltre, registriamo difficoltà sempre maggiori da parte delle scuole, che, a fronte di un numero crescente di alunni, avrebbero bisogno di ulteriore personale docente e ausiliario per affrontare le situazioni di bambini diversamente abili e per garantire il regolare svolgimento delle lezioni. I tagli alle ore di sostegno – aggiunge ancora Casprini – sono un altro aspetto negativo che penalizza le possibilità e la qualità dell’apprendimento per questi soggetti più deboli e gravano, al tempo stesso, su tutta la comunità scolastica.

In risposta a queste situazioni, sarebbe auspicabile prevedere, anche a livello di area, l’inserimento di assistenti alla persona che sono già presenti in altre realtà e che sarebbero necessari soprattutto per gestire situazioni di compresenza particolari, come la mensa scolastica, dove i collaboratori scolastici sono impegnati nello svolgimento del servizio di sala”. «Assemblee più o meno indette, occupazioni più o meno calendarizzate e strumentalizzazioni antigovernative da parte dei sindacati più o meno riuscite: così anche quest’anno la riapertura dell’anno scolastico in Toscana si svolge sotto le insegne di una legalità rivoluzionaria, in cui si rispettano solo le leggi che piacciono».

Parlano così il Vicepresidente Vicario del Gruppo Pdl in Consiglio regionale Paolo Enrico Ammirati e il Consigliere regionale del Pdl Giovanni Donzelli, Vicepresidente della Commissione consiliare V (Cultura e Istruzione), dinanzi a una riapertura delle scuole che anche in Toscana vede varie forme di protesta contro la riforma della scuola e contro i provvedimenti del governo in materia di istruzione. «Anche quest’anno – affermano i due esponenti del Pdl – vanno in scena tra i banchi le solite sceneggiate da parte dei sindacati che, maldestramente e senza alcun appiglio alla realtà, tentano di difendere l’indifendibile e di bloccare una riforma della scuola che segna un ammodernamento epocale dell’istruzione.

Intanto, da parte degli studenti, forse già si preparano e si organizzano forme di mobilitazione e occupazione. Di tutto, pur di non studiare. E come al solito, purtroppo, la Toscana è in prima linea, secondo il solito preoccupante atteggiamento antagonista rispetto al governo di centrodestra. Del resto qui si pratica una sorta legalità rivoluzionaria, per cui si tende a rispettare unicamente le leggi che piacciono. Un po’ troppo comodo». Popolazione scolastica in crescita anche quest’anno a Sesto Fiorentino: saranno infatti 6755 - trenta in più dell’anno scorso - i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze che inizieranno il nuovo anno scolastico in tutte le scuole di ordine e grado presenti sul territorio comunale, ad esclusione dei nidi che hanno già ripreso l’attività la settimana scorsa.

L’inizio delle lezioni è stato fissato dal calendario regionale a mercoledì 15 settembre ma slitterà per molti plessi a giovedì 16, a causa della prevista massiccia adesione del personale docente all’assemblea sindacale indetta per il giorno d’apertura. Una lavagna interattiva per seguire lezioni a distanza, sistemi di Teleconferenza che permettono ad una classe di una zona montana, o di una piccola isola dell’arcipelago, di seguire una lezione che un docente sta tenendo in un altro luogo.

Questo ed altro è il Progetto Errequ@dro “scuole in rete – reti di scuole” promosso ed attivato da UNCEM Toscana ed ANCI Toscana, primo Progetto in Italia di questo genere. Per conoscere le caratteristiche del progetto, questa mattina era presente nella sede di UNCEM Toscana la Vicepresidente della Regione Toscana Stella Targetti, che è anche Assessore alla Pubblica Istruzione ed Università. Alla presentazione hanno partecipato, in videoconferenza, anche amministratori di enti e comuni montani e, soprattutto, le scuole che aderiscono all’iniziativa.

Il Progetto si sta articolando su tutto il territorio regionale coinvolgendo, nella fase sperimentale, comuni toscani situati in aree montane e le relative comunità montane. Tra gli obiettivi di Errequ@dro c’è, naturalmente, quello di favorire la crescita della qualità dell’istruzione e garantire pari opportunità di accesso alle migliori pratiche di insegnamento e apprendimento. Ma c’è anche la voglia di operare per il raggiungimento di un livello di eccellenza nella didattica, utilizzando nuove tecnologie e metodologie formative che favoriscano l’integrazione tra scuole di differenti territori, consentendo di superare le difficoltà che si incontrano nel “fare scuola” in luoghi geografici svantaggiati.

A permettere la realizzazione degli obiettivi è sicuramente l’utilizzo della Rete Internet che offrirà la possibilità di svolgere lezioni a distanza ed usufruire di contenuti didattici multimediali, arrivando ad un modello didattico avanzato che è già attivo in Toscana con il Progetto “Senza Zaino”, che è la naturale continuazione di Errequ@dro. Le scuole che aderiscono possono offrire ai loro alunni vere e proprie lezioni a distanza, attraverso l’uso di lavagne interattive e sistemi di teleconferenza in sincrono che permetteranno ad un bambino fisicamente presente in classe all’Isola del Giglio – o in un qualsiasi comune montano toscano – di seguire e, addirittura, partecipare attivamente alla lezione che il docente nella scuola di un altro comune sta facendo ai suoi allievi.

Attraverso questa infrastruttura tecnologica saranno inoltre fruibili contenuti collegabili ai contenuti dei programmi ministeriali. Parte importante del Progetto è collegato alla formazione del personale docente e all’ “animazione” delle strutture scolastiche, che verrà effettuato direttamente in ogni singola scuola partecipante. “Si tratta di un percorso – ha dichiarato il Presidente di UNCEM Toscana, Oreste Giurlani – che inaugura il nuovo anno scolastico nella montagna toscana, favorendo la crescita della qualità dell’istruzione per garantire pari opportunità di accesso alle migliori pratiche di insegnamento e apprendimento.

Ringrazio la Vicepresidente Targetti per aver apprezzato questa iniziativa che permette un’integrazione delle scuole e offre, ad insegnanti e studenti, la possibilità di svolgere lezioni a distanza, fruire di contenuti didattici multimediali e condividere progetti ed esperienze educative”. “Credo che questo progetto avrà sicuramente un brillante futuro - ha dichiarato la Vicepresidente, Stella Targetti - e ci auspichiamo di poter esportare questo modello non solo in altri territori regionali, ma anche in altre realtà sul territorio nazionale, perché il miglior modo per crescere ed innovare, nelle scuole, è condividere le esperienze”.

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