Prima sconfitta per i viola a Lecce

I gigliati subiscono la rete di Di Michele dopo soli 8 minuti, ingenuità in fase difensiva da parte del capitano Montolivo. Poi una timida reazione. A Gilardino la palla del pareggio ma il bomber spreca cercando invano di saltare il portiere.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 settembre 2010 17:06
Prima sconfitta per i viola a Lecce

La neopromossa mette in seria difficoltà la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic, riscatta pienamente la sconfitta subita dal Milan nella prima di Campionato e mister De Canio può sorridere di una squadra che ha dimostrato grande tecnica e possesso di palla, non molte occasioni per andare a rete per la verità, ma la capacità di sfruttare gli errori degli avversari si è vista sulla girata di Di Michele dopo che una punizione destinata ad uscire dal campo è stata malamente tenuta in gioco da un distratto, e nell'occasione sfortunato per il rimpallo, Riccardo Montolivo. De Canio rinuncia a Jeda e Chevanton mentre Mihajlovic si affida a D'Agostino anziché Ljajic dietro a Gilardino.

Fasce presidiate da Marchionni che fa il vice Vargas e Cerci che fa il Marchionni tentando di sfruttare l'occasione per rubare il posto da titolare allo stesso. In mediana Zanetti e Montolivo. Natali che non recupera viene sostituito da Felipe. Accade tutto nei primi minuti del primo tempo, come contro il Napoli, lì la rete non c'era, a Lecce c'è stata, ancora una volta subendo un calcio piazzato che invece i viola continuano, da parte loro, a non sfruttare a dovere. La reazione dei viola non è limpidissima, affidandosi alla 'Legge' di Sinisa Mihajlovic avremmo dovuto ammirare una grinta maggiore, non solo nell'impostazione del gioco ma anche nell'aggressività sui portatori di palla avversari che invece mostrano una discreta serenità di manovra cercandosi e trovandosi con passaggi anche lunghi. Non accade molto, diversi capovolgimenti di fronte ma senza impensierire troppo i portieri Frey e Rosati.

L'occasione vera è per Gilardino ottimamente servito da un Cerci caricato a molla che spazia ovunque, la palla arriva al bomber che resta in piedi nonostante la carica dell'ultimo difensore (se si fosse lasciato cadere sarebbe stata punizione dal limite ed espulsione del difensore) tenta però di aggirare Rosati e questo permette al portiere di frenare la palla intervenendo a terra. Nella ripresa nessun cambio. Ci prova il Lecce che non appare rassegnato sulla difensiva, ma anzi si affaccia con furbizia in avanti. Al 13' Kroldrup riceve palla in area e batte di testa Rosati, per il guardalinee il danese è in fuorigioco, in realtà le maglie viola oltre la difesa giallorossa sono altre, ma Orsato annulla la rete regolare. Due episodi in due gare, qualche tifoso viola avrà pensato alla maglietta riposta nel proprio armadio, quella dei "Tre indizi...". Al 15' Ljajic indirizza a rete indisturbato un colpo di testa dall'altezza del dischetto e la palla sfiora il palo alla destra di Rosati. Se era lui quello definito "un po' addormentato" dal mister in conferenza prepartita, sono poche invece le giustificazioni per gli altri ad eccezione di pochi che si sono mossi bene, vedi Cerci, cercato più volte dai compagni anche a danno dello stesso Gilardino. Entrano Babacar e Donadel ma il risultato non cambia, ed il Lecce non demorde tenendo bene in difesa e mostrando un centrocampo forte di un lodevole Piatti osannato dai propri tifosi al pari di capitan Giacomazzi. La trasferta in salento è stata dura ed il risultato, per quanto ingiusto sulla carta, ha premiato la squadra che ha tenuto meglio e sfruttato di più le occasioni.

La Fiorentina ha mostrato di non mollare, però deve lavorare sulla concentrazione, maggiore proprietà di palleggio e freddezza non guasterebbero. AL

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