Al Pecci di Prato Videominuto 2010 ma non solo

Il Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci propone due mostre: nelle sale espositive la mostra Timing (Videominuto 2010) e nello Spazio Progetti la mostra di Thom Puckey e Jan Van der Ploeg con la mostra The Prato Project.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 settembre 2010 15:51
Al Pecci di Prato Videominuto 2010 ma non solo

Si svolge dal 4 all’11 settembre 2010 presso il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, la 18° edizione di Videominuto 2010, il concorso internazionale di video da 1 minuto, organizzato dall'emittente radiofonica toscana Controradio, dal Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, in collaborazione con l’associazione culturale Grav e con il contributo di Regione Toscana, Comune e Provincia di Prato e Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Raffaele Gavarro che cura la direzione artistica del festival dal 2008, ha negli ultimi anni indirizzato il festival verso una più ampia inclusione di quei linguaggi video vicini alla ricerca artistica, cercando un più serrato confronto con quegli ambiti tradizionali del festival più impegnati nel versante cinematografico, televisivo, dell’animazione e del documentario, senza dimenticare quelle importanti, e spesso sorprendenti, partecipazioni “amatoriali”, che hanno negli anni reso il festival uno dei laboratori più interessanti del nostro paese.

Videominuto si arricchisce quest’anno di un nuovo concorso a tema, che affianca il tradizionale “1000 euro per 1 minuto” - a tema libero, di inderogabile durata di 1 minuto (titoli compresi). Il tema scelto da Raffaele Gavarro per l’edizione 2010 è “Diario dall’epoca del presente permanente”, a cui lo scrittore Tommaso Pincio (“Un amore dell’altro mondo” – Einaudi 2002; “Cinacittà: memorie del mio delitto efferato” - Einaudi 2008) si è ispirato per la scrittura della sua short novel per Videominuto 2010, che costituisce lo spunto per i video che partecipano a questa sezione del concorso.

Lo stesso Tommaso Pincio sarà, nei giorni del festival, protagonista di un appuntamento in cui leggerà il racconto. Anche il concorso a tema ha un premio di 1000 euro assegnato durante la Notte del Minuto, in programma al Centro Pecci sabato 11 settembre 2010, dal Presidente della Giuria e direttore artistico di Videominuto Raffaele Gavarro e da Tommaso Pincio. Questi i giurati che affiancano Raffaele Gavarro nella selezione delle opere finaliste della 18° edizione del festival e che decreteranno i vincitori durante la Notte del Minuto: Maria Rosa Sossai (critica d’arte e curatrice), Alberto Iacovoni (architetto e direttore IED Roma), Mario Gorni (direttore dell’archivio video Care of di Milano), Tommaso Pincio (scrittore), Claudio Libero Pisano (direttore del Ciac - Centro Internazionale di Arte Contemporanea di Genazzano – RM), Luigi Verzieri (direttore di Viedram e direttore di Fefè project), Marco Bazzini (direttore artistico del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato). Come negli ultimi due anni, anche quest’anno, Videominuto presenta un importante evento espositivo curato dal direttore artistico Raffaele Gavarro e dedicato alla video arte, allestito durante la settimana del festival nelle sale del Centro Pecci.

TIMING - questo il titolo della mostra che espone Conrad Ventur, Terry Chatkupt, Tigran Khachatryan, Christian Niccoli, Per-Oskar Leu e Simon Senn - è dedicata alle declinazioni temporali attuali, dove le categorie del passato e del futuro subiscono una contrazione nell’ambito del presente, con una sincronicità che non è mai pacificatrice, quanto invece dimostra una perdita d’orientamento e una disarticolazione del senso del nostro quotidiano, che dovrebbe per tutti noi essere un segnale allarmante. Terry Chatkupt (nato a Excelsior Springs, USA, nel 1977.

Vive a Los Angeles) e Tigran Khachatryan (nato a Yerevan, Armenia, nel 1980, dove vive) presentano due trilogie video. La prima dedicata alle “Memories”, in cui Chatkupt organizza un’antologia di luoghi, contesti in cui l’intersezione di spazi con identità corporee, diviene un atto di rivelazione, una fenomenologia dello spirito. Mentre Tigran Khachatryan, nella sua trilogia, commenta l’eredità lasciata dall’avanguardia storica nella contemporaneità, anteponendo frammenti d’autore ad immagini dell’odierna generazione.

Bande di ragazzi alla deriva in cerca dell’estremo, evocano le sequenze del regista russo in uno sviluppo narrativo lontano dal prosaico e dal denotativo, in cui diviene difficile distinguere il reale dall’artificio tecnologico. Simon Senn (nato La Chaux-de-Fonds, Switzerland, nel 1986. Vive a Ginevra) presenta la videoinstallazione interattiva “L'hôtel des sapins”, dove tre uomini e tre donne sono completamente nudi con il solo volto coperto. Ad ognuno è assegnato un numero. L'azione ha luogo in un edificio abbandonato, un vecchio albergo lasciato in rovina.

Ogni protagonista ha un mezzo di ripresa in mano, oltre alle quattro telecamere fisse posizionate in punti diversi dello spazio. Il risultato è un'opera video-interattiva in cui si chiede allo spettatore di selezionare uno dei vari soggetti di ripresa. Christian Niccoli (nato a Bolzano nel 1976. Vive a Berlino) presenta la sua ultima video installazione su 3 canali dal titolo “Roller – Skating”, un lavoro sulla depressione e sul concetto di responsabilità nel nostro ambiente sociale, in cui la situazione è resa quanto mai difficile dall’ambiente fisico in cui agiscono i soggetti. Per-Oskar Leu (nato ad Oslo nel 1980, dove vive) presenta il film “Vox Clamantis in Deserto”, una sorta di canto del cigno nel panorama del True Norwegian Black Metal.

Il video è basato sulla famosa aria “Vesti la giubba” dall’opera “Pagliacci” di Ruggero Leoncavallo. Vestito con un costume caratteristico del black metal, lo stesso artista interpreta il ruolo di “Pagliaccio” il clown tormentato che uccide la moglie e il suo amante in un accesso di gelosia. Conrad Ventur (nato a Seattle, USA, nel1977. Vive a New York) lavora sui “Screen tests” di Andy Warhol. Circa cinquecento rulli, in cui Warhol chiedeva alle persone che frequentavano la factory di restare per tre minuti immobili fissando la camera.

Ventur ripropone i ritratti di questi personaggi circa 50 anni dopo, esplorando la mitologia del passato dal punto di vista del presente. Il festival internazionale Videominuto è capofila del circuito internazionale dei festival dedicati ai video di un minuto (www.oneworldoneminute.com), che vanno dal “59 Seconds Video Festival” negli Stati Uniti ed il brasiliano “Festival do Minuto” all’olandese “The One Minutes”, dallo svizzero “1 Minute Film & Video Festival Aarau” e lo spagnolo “Iberminuto” allo slovacco “Azyl Film Festival”, per finire con il “Croatian One Minute Festival“ ed il “Pravda One Minute” in Lituania.

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