Giglio d’argento per l’astista Stecchi e il velocista Checcucci

I riconoscimenti consegnati in Palazzo Vecchio dal vicesindaco Nardella e dal presidente Giani per i risultati ottenuti ai mondiali juniores e agli europei

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 agosto 2010 15:13
Giglio d’argento per l’astista Stecchi e il velocista Checcucci

Giglio d’argento per Claudio Stecchi e Maurizio Checcucci, due atleti fiorentini che recentemente hanno conquistato il secondo gradino del podio ai mondiali juniores di Moncton (Canada) e agli Europei di Barcellona. Per espressa richiesta del presidente del consiglio comunale Eugenio Giani il premio è stato consegnato nel Salone dei 500 davanti al “Genio della Vittoria” di Michelangelo Presenti il vicesindaco e assessore allo sport Dario Nardella e dal presidente del consiglio comunale e del Coni provinciale Eugenio Giani, alla presenza del presidente dell’Assi Giglio Rosso e membro della giunta nazionale del Coni Marcello Marchioni.

“Questi risultati – ha detto il vicesindaco Nardella – proseguono nella feconda tradizione fiorentina e, più in generale toscana, dell’atletica leggera. Risultati come questi non sono mai frutto del caso, ma l’esempio vincente del fare sistema, che unisce il sacrificio e la dedizione degli atleti alle professionalità e ai volontari che operano in stretta sinergia. Si tratta di un riconoscimento al lavoro delle nostre società, in particolare dell’Assi Giglio Rosso, e dei qualificati tecnici che hanno saputo plasmare talenti e proiettarli ai massimi livelli nazionali e internazionali, sia in campo giovanile che assoluto.

Merito anche dell’impiantistica cittadina con gli Assi, il campo di via del Filarete, quello storico di Sorgane e il nuovo stadio Ridolfi che lo stesso presidente federale Arese ha definito il miglior impianto specialistico per l’atletica leggera d’Italia. E proprio accanto al Ridolfi il fiore all’occhiello dell’impianto indoor che ospita la ‘Scuola di salto con l’asta e decathlon Silvano Meconi’ diretta da Riccardo Calcini, dove è possibile allenarsi anche in inverno per questa difficile specialità.

Stecchi, atleta dell’Assi Giglio Rosso, ha ottenuto l’argento nel salto con l’asta con la misura di 5 metri e 40 centimetri, mentre Checcucci (Fiamme Oro, ma cresciuto nell’Assi Giglio Rosso), assieme a Roberto Donati, Simone Collio ed Emanuele Di Gregorio, ha conquistato la medaglia d’argento nella staffetta 4x100 col tempo di 38”17, nuovo record italiano, battendo dopo 27 anni quello stabilito dal quartetto Tilli, Simionato, Pavoni, Mennea. “L’atletica leggera – ha detto il presidente Giani – rappresenta la base, l’approccio per tutte le discipline sportive.

Per questo, dopo gli anni delicati che hanno seguito la demolizione della pista dello stadio, l’Amministrazione comunale ha investito molto in questo settore realizzando l’impianto di via del Filarete, il nuovo stadio Ridolfi e ristrutturando completamente quello degli Assi, supportando in modo importante il mondo dell’atletica cittadina. Sforzi che, uniti alla professionalità e competenza dei tecnici e dirigenti e all’impegno degli atleti, hanno portato a questi risultati così importanti” Emozionati i due atleti che con molta umiltà ed ironia si prestano al discorso ufficiale con Checcucci che dichiara di non sentire affatto l'età e di puntare a Londra con determinazione e Stecchi che a più riprese dichiara "Spero di poter arrivare alla sua età e fare ancora bene, visto che il mio collega alla sua età ha raggiunto ancora traguardi importanti" con Checcucci che alza gli occhi al cielo con malcelato orgoglio di chi si sente un giovane a tutti gli effetti. Ricorda l'inizio della sua carriera sportiva Checcucci, quando giocava a calcio nel Tavarnelle.

e poi l'idea di trasferire le sue caratteristiche di velocista nell'atletica, sempre con grande dedizione "Io mi diverto ancora e questo mi conforta - ci spiega - certo corro con le dovute precauzioni, devo forse stare un po' più attento di altri ma mi sento ancora bene e sono un po' il fratello maggiore di questi ragazzi che iniziano adesso ai quali consiglio di non correre mai per diventare qualcuno, ma per il divertimento in onore dello sport, poi i risultati arrivano e le soddisfazioni anche" "Abbiamo investito molto - conclude Stecchi - io e la mia famiglia in questa medaglia, in una preparazione durata ben due anni, ed intendo giocarmela ancora preparandomi qui a Firenze, nella mia città, spero in inverno di poter fare parte del gruppo che si allenerà a Coverciano" in foto Claudio Stecchi

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