Serie A in utile con i soldi delle tv

Secondo l’analisi di StageUp - Sport & Leisure Business, la redditività media di un club della Serie A passerà, a parità di costi, da -8,3 milioni di euro del 2008/2009 a +0,4 milioni di euro del 2010/2011, grazie ai maggiori incassi dai diritti tv.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 agosto 2010 15:11
Serie A in utile con i soldi delle tv

I denari delle tv porteranno i conti della Serie A in utile operativo, lo afferma uno studio di StageUp – Sport & Leisure Business svolto alla vigilia della stagione calcistica 2010/2011. Grazie ai maggiori ricavi provenienti dalla vendita collettiva dei diritti televisivi, i club della Serie A di calcio, mantenendo inalterata la struttura dei costi, avranno in media un reddito operativo positivo per 400mila euro rispetto ad una media in rosso per 8,3 milioni della stagione 2008/2009.

Il business calcistico di vertice potrà dunque essere profittevole senza rinunciare ai risultati sportivi, se si pensa che già nel campionato 2008/2009 ben 7 (Juventus, Fiorentina, Genoa, Palermo, Cagliari, Lazio e Udinese) dei primi 10 club in classifica a fine stagione avevano poi chiuso il bilancio in utile. Il calcio di vertice fra i business italiani più profittevoli Conti alla mano, il business di un club di Serie A in termini di redditività potrà entrare fra i primi 10 settori industriali più redditizi del nostro Paese.

Sempre secondo lo studio di StageUp, i 9 club che hanno chiuso in utile operativo la stagione 2008/2009, grazie ai maggiori incassi derivanti da diritti tv, potranno raggiungere una redditività media del 17,5% sul fatturato, a livello di settori come quello delle costruzioni o l’alberghiero. “In Italia, una gestione sostenibile del business calcistico di vertice – afferma Giovanni Palazzi, presidente di StageUp – Sport & Leisure Business – ottiene ritorni molto interessanti se si pensa che i club di Serie A sono stati toccati solo marginalmente dalla crisi economica a differenza di numerosi altri settori industriali come l’automotive o il commercio che hanno visto i margini di profitto ridursi in maniera sensibile.

La ricetta? Ora che i ricavi sono più sbilanciati sui diritti media occorre diversificare per equilibrarli maggiormente puntando soprattutto su marketing, innovazione e formazione manageriale in attesa di poter gestire uno stadio di proprietà”. Su www.stageup.com è possibile scaricare lo studio e seguire il commento video di Giovanni Palazzi.

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