Università di Firenze, nuova strumentazione d’avanguardia presso l’AOU Careggi

Nuova strumentazione d’avanguardia in funzione presso il Centro Interdipartimentale per lo Sviluppo Preclinico dell’Imaging Molecolare (CISPIM) dell’Università di Firenze, situato all’interno dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 luglio 2010 19:17
Università di Firenze, nuova strumentazione d’avanguardia presso l’AOU Careggi

Nuova strumentazione d’avanguardia in funzione presso il Centro Interdipartimentale per lo Sviluppo Preclinico dell’Imaging Molecolare (CISPIM) dell’Università di Firenze, situato all’interno dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi. Si tratta di una MICROPET/Spect/CT acquistata grazie ad un finanziamento di 1 milione di euro da parte dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. L’apparecchiatura – di nuova generazione e unica in Italia - è attualmente impiegata per realizzare una ricerca in campo oncologico sul melanoma, finanziata (insieme ad altri dodici progetti dell'Ateneo fiorentino) dall'Istituto Toscano Tumori con 202.500 euro distribuiti in tre anni. Ne ha parlato oggi il direttore del CISPIM Alberto Pupi insieme al rettore dell’ateneo fiorentino Alberto Tesi e al direttore generale dell’AOU di Careggi Edoardo Majno. “L'Imaging Molecolare (IM) – ha spiegato Alberto Pupi – permette di rivoluzionare la ricerca preclinica e clinica e abbreviare i tempi per lo sviluppo di nuovi farmaci per patologie importanti come i tumori o le malattie neurodegenerative.

L’IM si basa sull'utilizzo di ‘sonde molecolari biologiche’ marcate in maniera tale che in ogni momento la loro distribuzione all'interno dell'organismo sia localizzabile e quantitativamente determinabile dall'esterno con strumenti come la risonanza magnetica o la tomografia ad emissione (PET e SPECT). E’ così possibile – ha continuato Pupi - monitorare in modo non invasivo i meccanismi molecolari specifici di alcune malattie e capire, ad esempio, come esse reagiscano alle terapie adottate.

In particolare, il progetto finanziato dall'ITT riguarda lo sviluppo di nuovi traccianti PET che servano a valutare la terapia nei confronti del melanoma, la forma più letale di cancro della pelle. Molecole marcate con radioisotopi PET, infatti, potrebbero essere in grado di valutare l'inibizione o meno dell'angiogenesi, cioè lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni, alla quale partecipano i recettori integrinici”. Gli studi del CISPIM vengono sviluppati in collaborazione con i Dipartimenti di Chimica organica, di Patologia generale, di Farmacologia, di Neurologia e di Medicina Interna dell’Università di Firenze, insieme con l’Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro e varie industrie nazionali. “C'è una grande necessità – ha concluso Pupi - di progettare, sintetizzare e sperimentare in vivo nuove sonde molecolari per l'imaging in studi preclinici su modelli cellulari ed animali in modo da poter ridurre i tempi di sperimentazione di nuove molecole per l'industria farmaceutica e di poter rapidamente validare nuove metodiche diagnostiche.

Lo sviluppo di un centro di Imaging Molecolare partecipa a porre l’Università di Firenze e l’AOU Careggi al passo con le attività di ricerca dei maggiori centri di ricerca mondiali”.

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