Tragedia di Viareggio, Rossi ai familiari: ''Non fermatevi, non fermiamoci''

Lettera aperta del commissario ad un anno dalla tragedia di Viareggio.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2010 16:30
Tragedia di Viareggio, Rossi ai familiari: ''Non fermatevi, non fermiamoci''

Il commissario alla ricostruzione di Viareggio, Enrico Rossi, in occasione dell’anniversario dell’esplosione del carro cisterna ferroviario che è costata la vita a 32 persone e ha causato molti feriti, ha inviato una lettera aperta ai familiari delle vittime e a tutti i cittadini di Viareggio. Eccone il testo:

“Anche quando via Ponchielli sarà ricostruita, anche quando i familiari delle vittime e i feriti avranno avuto i doverosi risarcimenti, anche quando il giardino della memoria sarà una realtà, sì perché stiamo lavorando affinché tutto questo accada, insomma, anche quando questa tragedia apparirà non meno terribile, ma soltanto un po' più sopportabile, non dobbiamo diminuire il nostro impegno. Anche quando il mio compito di Commissario per la ricostruzione sarà terminato, perché tutto ciò che dovevamo fare sarà stato fatto e molto sarà stato ottenuto, neppure allora avremo esaurito i nostri rispettivi compiti. Il nostro dovere sarà, anche in quel momento, di continuare con la stessa determinazione e la stessa coerenza che avete mostrato fin qui.

Dovremo insistere, agire con quella ammirevole tenacia di cui avete dato prova in questi lunghi, lunghissimi, dodici mesi. Dovremo essere certi che la Giustizia compia, e per intero, il suo corso. Dovremo fare in modo che, a partire dai binari della stazione di Viareggio, cresca la cultura della sicurezza nel trasporto ferroviario e si estenda a tutti i binari d'Europa. Maggiori garanzie, minore velocità nell’attraversamento dei centri abitati, seri e accurati controlli sui materiali e, in generale, più alti standard di sicurezza: questo continueranno a chiederci le 32 vittime e i molti feriti, prima ancora che le nostre coscienze. Non fermatevi, dunque.

Non fermiamoci. Ad un anno di distanza è soprattutto questo che possiamo e dobbiamo dirci, senza reprimere dolore e sgomento, ma conservando la memoria di quella notte e il ricordo delle vittime, insieme alla forza di chi è animato da unità di intenti e vuole che si raggiungano giustizia, sicurezza e verità. Un forte e determinato abbraccio a tutti voi che continuerete a portare Viareggio e la sua tragedia nel cuore”.

di Tiziano Carradori

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