Dehors: il Comune di Firenze bandisce il concorso di idee

Per dotarsi dei dehors, fra le altre cose, gli esercizi dovranno garantire l’accesso gratuito ad internet con modalità wireless per i clienti e mettere a disposizione delle attrezzature per l’infanzia. Tutte le informazioni per partecipare al concorso.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 giugno 2010 18:40
Dehors: il Comune di Firenze bandisce il concorso di idee

Il Comune di Firenze ha ufficialmente bandito il concorso internazionale di idee per definire i prototipi di dehor nel centro storico di Firenze, con l’obiettivo di uniformare gli spazi esterni di bar, locali e ristoranti in base a caratteristiche comuni di forme, colori, materiali e rifiniture, che tengano conto del contesto urbano e dei profili architettonici, storici ed urbanistici della città. Tutti gli oltre 300 dehor all’interno della zona Unesco (la cerchia dei viali più l’Oltrarno) dovranno quindi adeguarsi ai criteri di massima della proposta vincitrice, che sarà scelta da una commissione composta da esperti di chiara fama nominata dopo la chiusura dei tempi di consegna, previsti in 60 giorni dalla data di pubblicazione (che avverrà fra pochi giorni in rete civica).

I lavori per i nuovi dehor potranno quindi cominciare nella prossima stagione invernale, nel rispetto dei tempi previsti. Saranno anche assegnati dei premi: 20mila euro al primo, 7mila al secondo e 5mila al terzo classificato, più due menzioni d’onore da 1.500 euro. Potranno partecipare tutti i professionisti del settore. “Dopo il nuovo regolamento varato dal Consiglio comunale, questo è l’ultimo atto di una piccola ma importante rivoluzione che ha alla base una nuova filosofia dell’amministrazione comunale: considerare i dehor non l’appendice di un locale ma un elemento dell’arredo urbano” spiega il vicesindaco Dario Nardella.

“Si tratta del primo esperimento del genere a livello internazionale – prosegue Nardella - che avrà un impatto forte sulla città e che è il risultato di un confronto con l’Ordine degli Architetti, con gli esperti del settore e con la Soprintendenza, con la quale abbiamo condiviso un metodo di lavoro innovativo: discutere le regole prima e non dopo il varo dei provvedimenti”. Nel bando il centro storico è stato suddiviso in cinque zone: Nucleo Antico (Castrum romano), Espansione medioevale-rinascimentale (la città dei Borghi), Oltrarno, Espansione ottocentesca Nord-Est (area via della Mattonaia), Espansione Ovest (area Teatro Comunale); potranno essere presentate tante proposte quanti sono gli ambiti, oppure un’unica proposta unitaria.

Tutte comunque dovranno articolarsi in quattro diverse categorie: senza pedane, con pedana senza copertura stabile, con pedana e copertura stabile, con struttura chiusa su più lati e copertura stabile. La soluzione, spiega il bando, “dovrà garantire il più possibile il godimento del contesto urbano in cui verrà inserita” e i manufatti “dovranno integrarsi armonicamente senza creare elementi di contrasto o rottura sia spaziale che funzionale”; dovranno essere ben riconoscibili “nella loro interezza sia stilisticamente che tipologicamente, con una soluzione attenta sia alle esigenze degli operatori economici, sia dei cittadini, con lo scopo di dare forza al processo di ‘conservazione attiva’ dello straordinario patrimonio storico architettonico della città di Firenze”.

Inoltre, il sistema dovrà essere di tipo modulare, per “potersi agevolmente riprodurre sia in serie sia adattando alle svariate peculiarità geometriche e tipologiche del tessuto storico” per impedire “soluzioni estemporanee, improvvisate o personalizzate; dovrà essere distinta la tipologia per piazze o slarghi da quella delle strade e dovrà esser tenuto conto delle altezze degli edifici di contorno, delle emergenze architettoniche presenti e delle linee visuali dominanti”. Il bando precisa anche che le attività che vorranno dotarsi di dehor dovranno prevedere dei cosiddetti ‘servizi di qualità’: l’accesso gratuito ad Internet con modalità Wireless per i clienti e le attrezzature al servizio per l’infanzia all’interno dei locali.

Dovrà inoltre esserci un’area attrezzata alla raccolta dei rifiuti, che in linea generale dovranno essere stoccati all’interno dell’esercizio fino al momento del ritiro; laddove per ragioni di spazio questo non fosse possibile, i contenitori dei rifiuti all'esterno dovranno essere integrati e coordinati con la struttura del dehor. Altre caratteristiche richieste sono “sicurezza, durabilità e facilità di manutenzione”; e “particolare attenzione dovrà essere posta nella scelta dei materiali, nell’armonia dei colori e delle finiture in modo da garantire un ambiente architettonico di alta qualità”; inoltre gli spazi dovranno essere progettati “in modo da essere completamente accessibili anche a persone con ridotte capacità motorie o altro tipo di deficit permanente o temporaneo”.

Per discutere del bando sui dehor l’Ordine degli Architetti, in collaborazione con il Comune di Firenze, ha organizzato un workshop aperto alla città che si terrà oggi alle 16 allo spazio Ex3 di viale Giannotti. Fra i relatori, oltre al vicesindaco, Stefano Boeri, docente di pianificazione urbanistica al Politecnico di Milano, Davide Rampello, presidente della Triennale di Milano e della Bienale dei Beni culturali di Firenze e Pietro Giorgeri, docente di Urbanistica all’Università di Firenze.

(ag)

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