Cereali: scatta il piano anticrisi della Regione

Allarme delle organizzazioni agricole toscane. L'assessore Salvadori vara un piano per sostenere il settore

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 giugno 2010 20:40
Cereali: scatta il piano anticrisi della Regione

L’assessore all'agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori ha risposto con tempismo all’sos lanciato dalle organizzazioni agricole, che, in una lettera congiunta, solo pochi giorni fa, avevano caldeggiato l’adozione di interventi decisi e misure urgenti per risolvere l’emergenza cerealicola. Il settore infatti sta attraversando un grave periodo di crisi e le previsioni per il raccolto di quest'anno non faranno altro che aggravare la situazione. Infatti, a fronte di una produzione media regionale di 99 mila tonnellate di grano tenero, per il 2010 si prevede un raccolto di poco più di 32 mila tonnellate, due terzi meno.

Crollo della produzione anche per il grano duro dove, se la media annua era di 390 mila tonnellate, quest'anno non si arriverà nemmeno a 140 mila tonnellate, un calo di oltre il 50%. “La vita di tante imprese – hanno scritto i rappresentanti degli agricoltori - la produzione di alimenti di primaria importanza, l’immagine stessa della nostra regione, fortemente caratterizzata dalle colture cerealicole, rischiano oggi di essere cancellate se non saranno adottate misure specifiche”. Raccogliendo il grido d’allarme lanciato da Coldiretti, Cia, Confagricoltura, Salvadori ha riunito le organizzazioni agricole per definire, insieme, un piano salva-cerealicoltura.

Individuati i fattori che hanno generato l’importante crisi che attraversa il settore (le pesanti oscillazioni subite dal prezzo del grano, che si sono accentuate negli ultimi tre anni, e il pessimo andamento climatico degli ultimi mesi, che ha ridimensionato le superfici coltivate rispetto a quelle programmate dove sono state fatte le semine, ha danneggiato le colture in fase di germinazione e di emergenza), l’assessore ha giudicato indispensabile mettere a punto un programma di interventi a breve e medio termine e ha ipotizzato i possibili interventi. “Dobbiamo garantire la stabilità dei prezzi – ha spiegato - la trasparenza dell’origine, l’eliminazione delle distorsioni che provocano la perdita di valore all’interno della filiera e la moltiplicazione dei costi dal campo alla tavola.

Bisogna rafforzare la posizione debole del settore primario all’interno della filiera alimentare con soluzioni che consentano una partecipazione vera e sostanziale degli agricoltori alla filiera. Altre iniziative indispensabili – ha aggiunto – devono essere prese con le associazioni, una ricetta che prevede l’adozione di interventi finanziari facilitare l’accesso al credito e permettere alle aziende cerealicole di affrontare con maggiore serenità la prossima campagna agraria. Saranno inoltre attivati bandi di filiera a favore anche del settore cerealicolo prima della futura semina per favorire progetti ed intese fra agricoltori ed altri soggetti della filiera.

Infine - ha concluso Salvadori - saranno richieste ai N.a.s. e alle amministrazioni competenti maggiori controlli sul grano importato e sulla sua provenienza”. Nell’incontro con Coldiretti, Cia e Confagricoltura, l’assessore ha poi ribadito la volontà di mettere a punto un intervento adeguato anche a tutela, salvaguardia e valorizzazione della zootecnia toscana, che versa in condizioni altrettanto delicate, e per alcuni tra i prodotti di punta dell’agricoltura regionale, a cominciare dall’olio extravergine d’oliva e il vino. Fabrizio Lucarini

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