In Toscana la frutta s'impara a mangiare sui banchi di scuola

La Toscana è una delle Regioni capofila del progetto "Frutta nelle scuole". Finora coinvolti quasi 60 mila bambini. Si punta a raddoppiarli nel 2010-2011.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 maggio 2010 15:24
In Toscana la frutta s'impara a mangiare sui banchi di scuola

Alcune buone abitudini, come mangiare la frutta, si imparano sui banchi di scuola. "Frutta nelle scuole", progetto promosso dalla Comunità Europea e recepito dal nostro Paese, nasce proprio con l'intento di incentivare il consumo di frutta e verdura tra bambini delle scuole primarie. Gli ultimi dati sull'obesità infantile in Italia, secondo un'indagine curata dal Ministero della Salute, non sono incoraggianti: circa il 24% dei bambini in età compresa tra i 6 e gli 11 anni è in sovrappeso e il 12% è obeso.

La Regione Toscana, presente prima nel gruppo di lavoro e successivamente nel comitato tecnico del progetto, da anni è sensibile a queste problematiche ed ha partecipato sin dall'inizio ai lavori di preparazione e di redazione delle linee d'indirizzo e della strategia nazionale inviata a Bruxelles. A partire da marzo sono stati coinvolti 58 mila bambini delle scuole elementari toscane in età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Il Programma è promosso dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali in collaborazione con il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociali e con il Ministero dell'istruzione, università e ricerca. "Frutta nelle scuole" in Toscana si inserisce all'interno del progetto più generale di Buone Pratiche del vivere quotidiano "Guadagnare Salute...

rendere facili le scelte salutari", che è tra gli obiettivi specifici del Piano sanitario regionale 2008-2010 e che promuove corretti stili di vita tra cui l'alimentazione. I bambini toscani mangeranno, 2 o 3 volte a settimana, frutta di stagione. La Toscana, inserita nel progetto insieme a Liguria, Umbria, Lazio e Sardegna, è tra le regioni capofila e prevede, a partire dal prossimo anno scolastico, di raddoppiare il numero dei bambini a cui somministrare frutta fresca tal quale (tutta rigorosamente di stagione, DOP ed IGP, e proveniente da agricoltura biologica ed integrata).

Sempre la Toscana ha scelto di distribuire frutta tal quale, riducendo quella pre-tagliata ed impacchettata, al 30%. Grazie a "Frutta nelle scuole" il Settore valorizzazione dell'imprenditoria agricola della Regione Toscana continua il percorso arricchito da tanti progetti regionali che aiutano bambini ed educatori nella scelta sempre più consapevole di buone abitudini alimentari. La sensibilizzazione dei bambini, oltre che tramite il consumo e la conoscenza della frutta, avviene anche attraverso altri strumenti: visite a fattorie didattiche e mercati ortofrutticoli, creazione di orti scolastici per farli entrare in contatto diretto con la natura, partecipazione a giornate a tema, attività didattiche e distribuzione di materiale informativo. di Federico Taverniti La foto è tratta dall'album di Val'sphotos su Flickr.

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