Assassin's Creed 2: il blockbuster per PC

È uscita a marzo la versione PC Windows del titolo action di punta della Ubisoft, in ritardo di ben quattro mesi sulle versioni console

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 maggio 2010 15:36
Assassin's Creed 2: il blockbuster per PC

di Francesco Stefanacci Per chi non ne ha mai sentito parlare, Assassin's Creed mette il giocatore nei panni di Desmond Miles, il diretto discendente, nostro contemporaneo, di una lunga stirpe di assassini. Tuttavia, egli è ignaro del suo passato e del suo destino finché, nel corso del primo capitolo di questa fortunata serie, non viene collegato ad un macchinario chiamato Animus. L'Animus è in grado di leggere le informazioni contenute nel dna; in particolare, è in grado di creare un ambiente virtuale utilizzando i ricordi del sangue dell'ospite...

Ricordi che non si limitano all'esistenza corrente, ma vanno indietro nel tempo passando da antenato ad antenato. E qui comincia il gioco vero e proprio: controlleremo Desmond solamente per brevi e sparuti momenti, infatti, mentre la maggior parte dell'azione sarà delegata ai suoi antenati. Nel primo capitolo eravamo ai controlli di Altair, un assassino che si muoveva nella Terra Santa del 1191. Per il seguito Ubisoft ha fatto le cose ancora più in grande, spostando l'azione niente meno che nell'Italia Rinascimentale, tra Firenze e Venezia, in un arco temporale che va dal 1476 al 1499. Squadra che vince non si cambia... Assassin's Creed 2 gira sulla versione aggiornata dell'Anvil engine (fatto in casa dalla stessa Ubisoft) che ha mosso anche il suo predecessore, nonché l'ultimo paio di capitoli di Prince of Persia. Essendo lo stesso motore, si porta dietro la maggior parte dei pregi e ovviamente anche qualche difetto.

Quello più evidente è la qualità delle texture dei modelli dei personaggi e di altri oggetti medio-piccoli; il gioco è pensato infatti per dare il meglio di sé nei grandi spazi aperti, saltando di tetto in tetto ad almeno dieci metri dal suolo, pertanto si può forse passare sopra al fatto che le facce dei passanti e persino dello stesso protagonista – Ezio Auditore da Firenze – siano equiparabili a un gioco di cinque anni fa. Avrebbero comunque potuto inserire un'opzione per giocare con texture in alta definizione, ovviamente restringendo questa possibilità alla sola versione PC e per la fascia alta di macchine, ma non lamentiamoci: è già tanto che non si siano limitati a fare un mero porting dalla versione per console, modo di fare non certo raro, soprattutto nelle multinazionali come Ubisoft o EA. Ma se nel dettaglio AC2 può far storcere il naso, ecco che appena ci arrampichiamo sui tetti fiorentini subito la delusione lascia spazio alla meraviglia. Firenze è ricostruita con cura maniacale.

È possibile esplorarla da cima a fondo, in un modo che non ci è possibile nemmeno oggi, nella vita reale. Salire in cima alla croce della cupola del Brunelleschi e gustarsi il panorama rimanendo in equilibrio su un piede solo è infatti un privilegio che in pochi nella storia dell'umanità hanno potuto provare. Se si sorvola su alcuni dettagli morfologici del territorio – modificato per ovvi motivi di level designing – si può utilizzare AC2 come una vera e propria guida virtuale della città, in quanto il gioco fornirà indicazioni e curiosità sui più famosi edifici delle aree che si stanno esplorando. L'Anvil engine dà ottima prova e mostra con orgoglio i miglioramenti apportati in questi due anni di produzione.

Le animazioni, in particolare quelle di Ezio, sono semplicemente allo stato dell'arte: persino i piccolissimi asincronismi presenti nel primo capitolo sono stati eliminati quasi completamente, ed Ezio cammina, corre, discosta i passanti, ma soprattutto salta, cade e scala pareti con una naturalezza e una fluidità degna dei migliori stuntmen e praticanti di Parkour, che immagino siano stati proprio quelli arruolati per registrare i movimenti di Ezio in lunghe sessioni di motion capture. … Ma le novità sono sempre ben accette Come ho già detto, alla Ubisoft hanno fatto le cose davvero in grande, e le novità di questo seguito sono tantissime. Cominciando dalle cose più importanti, l'armamentario di Ezio supera di gran lunga quello di Altair, in varietà.

È possibile acquistare dai fabbri disseminati in ogni città nuove armi, suddivise in tre categorie: Spade, spadini/pugnali, armi da lancio. Si può portare con sé solo un esemplare per ogni categoria, ma in ogni momento, con il sacrificio di perdere qualche minuto per spostarsi in una speciale locazione di cui parlerò più avanti, è possibile modificare il proprio arsenale. Non se ne sente comunque il bisogno, dato che le armi sono ovviamente progettate per essere sempre più forti mano a mano che si procede nel gioco e si ha a disposizione una somma di denaro sempre crescente. Se tre tipi di armi possono sembrare pochi, è perché non ho ancora detto tutto: è infatti possibile portarsi dietro anche qualche tricchettracche (qualcuno ha detto bombe fumogene?) e, va da sé, le immancabili lame nascoste che hanno reso l'Altair del primo capitolo una vera icona dell'immaginario collettivo.

Queste ultime sono state addirittura potenziate niente meno che da Leonardo da Vinci in persona: come semplice background, ora non è più necessario tagliarsi l'anulare per utilizzarle - come aveva invece dovuto fare il povero Altair -, all'atto pratico, sarete ora in grado di uccidere due nemici contemporaneamente. Più avanti nel gioco, potrete potenziarle ancora, sempre grazie all'aiuto del giovane Leonardo. Ma dai fabbri è anche possibile acquistare armature sempre più resistenti, e i giocatori più meticolosi saranno in grado di sbloccare persino una speciale armatura utilizzata da Altair. Le novità coinvolgono anche il gameplay generale: ora non recupererete più energia semplicemente aspettando, come succedeva nel primo capitolo, ma dovrete necessariamente rivolgervi ai dottori, il secondo tipo di mercante aggiunto nel gioco.

Oltre a dottori e fabbri, potrete spendere i vostri fiorini sporchi di sangue anche per spostarvi velocemente da una località all'altra grazie agli agenti di viaggio, per cambiare il colore del vostro abito dai sarti, e per comprare opere inestimabili dai mercanti d'arte. Tutto questo e altro (alle varie missioni di corsa e assassinio già viste in AC si affiancano nuovi tipi di missione, i tagliaborse che vi rapinano, i gruppi di ladri, cortigiane e mercenari da assoldare e altro ancora) per cercare di variare il gameplay, che nel primo capitolo era considerato quasi unanimemente il più grave difetto del gioco: AC era infatti piuttosto monotono e questo divise sia la critica che il pubblico. Forse con questa idea in testa, quindi, alla Ubisoft hanno provato ad inserire oltre a tutta questa roba persino dei minigiochi: piccoli puzzle e rompicapo nascosti nei cosiddetti glifi. Questi glifi sono dei simboli che marchiano gli edifici più importanti delle varie città, inseriti nell'ambiente virtuale da un non meglio identificato personaggio rivoltatosi ai Templari, così come Desmond e la sua spalla Lucy.

Utilizzando l'abilità “sguardo dell'aquila”, Ezio è in grado di decifrare questi glifi, in realtà stringhe di codice criptate, e accedere a degli enigmi che utilizzano opere d'arte e foto d'epoca per ricostruire la storia e gli spostamenti delle Mele dell'Eden, gli artefatti conosciuti in AC che hanno dato inizio all'eterna lotta tra Templari e Assassini. Ci manca solo il gestionale! Come ho detto, dai mercanti d'arte è possibile acquistare i quadri dei grandi artisti rinascimentali: a che pro? Quasi all'inizio del gioco, farete la conoscenza di un parente di Ezio, lo zio Mario, che è il custode della villa degli Auditore a Monteriggioni.

Questa villa è inizialmente decaduta, quasi in rovina, ma via via che investirete soldi per restaurare gli edifici della città e, appunto, abbellire la villa con le opere d'arte acquistate, nonché con le armi, le armature e i ritratti delle vostre vittime, acquisterà sempre più valore e pregio, tant'è che comincerà ad attirare visitatori e a fruttare diversi fiorini, che finiranno dritti nelle vostre tasche e andranno ad alimentare nuovamente il ciclo. È chiaramente esagerato parlare di vero e proprio gestionale, tuttavia la villa di Monteriggioni rappresenta un divertente diversivo per spezzare la monotonia dell'eterno freeclimbing. Se a questo aggiungiamo anche delle varianti nell'esplorazione - come la visita a sotterranei e catacombe con tanto di meccanismi che fanno molto Tomb Raider, e la possibilità di utilizzare le gondole veneziane nonché l'incredibile macchina volante di Leonardo -, non si può davvero fare un paragone tra AC e AC2: l'impegno di Ubisoft è stato mirato, e la professionalità con cui l'hanno perpetrato è encomiabile.

Che sia anche del tutto efficace, però, è un altro paio di maniche: purtroppo tutti questi espedienti servono solo per allungare il brodo e distogliere l'attenzione dalla portata principale, ovvero l'esplorazione delle città arrampicandosi ovunque si trovi un appiglio, che rimane parecchio ripetitiva. Ma... C'è sempre il “ma” Assassin's Creed 2 pecca forse di vanità e arroganza. Appena si comincia a giocare, si ha l'impressione che si dia per scontato che tutti abbiano giocato il primo capitolo.

Non c'è infatti nessun tipo di tutorial, e i comandi vanno studiati in privato dalla schermata delle opzioni, interrompendo il gioco. Se non siamo freschi dell'esperienza con il primo capitolo, ci si sente inizialmente parecchio spaesati e impediti nei movimenti. La bussola dell'HUD è pressoché inutile allo scopo di orientarsi: si deve necessariamente aprire la mappa per capire dove siamo di preciso e dove dobbiamo andare, ed è imperativo l'uso dell'indicatore di segnale, che però è uno solo e quindi va resettato a mano dalla mappa ogni volta. Le quest iniziali non aiutano a immedesimarsi, dato che sono piuttosto noiose e banali.

Le cose cominciano a farsi interessanti, anche a livello di trama, solo dopo aver contattato Leonardo Da Vinci, dopo qualche ora di gioco. L'unico, elementare tutorial si ha più tardi ancora, quando facciamo la conoscenza di zio Mario e arriviamo alla villa di Monteriggioni. Tuttavia, il tutorial in questione riguarda le mosse di combattimento avanzato, e nel frattempo dovremmo aver imparato a giocare già da soli, con più fatica. Si deve però ammettere che, passate le prime ore di gioco, i difetti tendono a sparire quasi del tutto, se si fa eccezione per qualche problema sul controllo di Ezio, più imputabile però ad un sistema di movimento forse un po' macchinoso che a veri e propri errori di programmazione (c'è un tasto per le azioni con la testa, uno per quelle con le mani, uno per quelle con le gambe; poi c'è un tasto per l'”alto profilo”, cioè per permettere azioni che attirano l'attenzione.

La combinazione di questi tasti permette le varie azioni nel gioco; sbagliare il timing di anche un solo tasto, a volte può portare a conseguenze quanto meno fastidiose, come cadere dalla cima di un palazzo faticosamente conquistata, o perdere il ritmo in un combattimento e venire feriti). Ma il più grande, enorme difetto che AC2 si porta dietro dal primo capitolo, sono i nemici che “si mettono in fila” per farsi ammazzare. Raramente le guardie girano da sole e di conseguenza, escluse particolari missioni di assassinio, quando dovrete combattere dovrete farlo con più di un nemico.

Il fatto è che i nemici accerchiano Ezio, giustamente, ma poi evitano di sopraffarlo tutti insieme, preferendo prendere il numerino e aspettare che il giocatore abbia maciullato i loro colleghi prima di farsi maciullare a loro volta (guardate la divertente vignetta di Ctrl-Alt-Del linkata a fondo articolo, a tal proposito). Dal primo capitolo ne sono passati di bei giochi dai negozi, e alla Ubisoft avrebbero forse dovuto studiare meglio i sistemi di combattimento di Prototype o soprattutto Batman: Arkham Asylum. Infine, un difetto che per una volta la produzione italiana ha saputo trasformare in un pregio: il doppiaggio.

A quanto pare, l'italiano parlato nella versione inglese è piuttosto ridicolo, e non mancano recensioni negative e vignette comiche (stavolta di Penny Arcade, linkata anche questa a fondo articolo) al riguardo. In compenso, il doppiaggio italiano è talmente ben fatto che persino all'estero preferiscono giocarlo proprio nella nostra lingua con i sottotitoli in inglese, piuttosto che con le voci originali. Ora, da toscano, mi si conceda però una piccola critica: il doppiaggio è sì ben eseguito, ma non ha nemmeno l'ombra dei dialetti.

I fiorentini e i veneziani parlano un perfetto italiano moderno, togliendo un bel po' di immedesimazione nella bella atmosfera che programmatori e grafici sono riusciti a ricreare. Peccato. Versioni varie e DLC AC2 è disponibile anche in due versioni chiamate Black edition e White edition, oltre quella base. Entrambe contengono un'action figure di Ezio, altre amenità, ma soprattutto dei contenuti aggiuntivi rispetto alla versione liscia, nella fattispecie nuove zone ed edifici esplorabili. Sono già usciti i primi due DLC, chiamati “La battaglia di Forlì” e “Il falò delle vanità”, ma sono disponibili solo per le versioni PS3 e Xbox, niente PC per il momento. Avidità ed etica Nell'eterna battaglia contro la pirateria, Ubisoft ha detto la sua pubblicando AC2 con l'ultima versione di un DRM blindatissimo che ha dato non poche grane agli hacker (ma che, ovviamente, come è sempre stato e sempre sarà, alla fine l'hanno aggirato comunque).

Questo DRM è stato oggetto di notevoli discussioni nel mondo videoludico per via della sua “evilness”, come direbbe un impiegato di Google. Oltre a fare diversi controlli incrociati, infatti, AC2 salva il gioco in remoto, collegandosi ai server Ubisoft, e non in locale, causando anche diversi problemi ai legittimi acquirenti (problemi che al momento comunque sembrano risolti). Se non avete una connessione internet flat (e con una banda decente, aggiungerei), inoltre, dimenticatevi di AC2: per salvare (e quindi poter giocare) è necessario rimanere connessi al server Ubisoft per tutta la durata della partita. In breve Punti di forza: Bellissima ambientazione, curata nei minimi dettagli.

Animazioni allo stato dell'arte. Diretta versione migliorata del primo capitolo, ma con variazioni di gameplay e minigiochi che spezzano la monotonia dell'esplorazione, molto apprezzati. Ottimo doppiaggio italiano. Punti deboli:Il motore grafico sembra vetusto per quanto riguarda le texture di personaggi e dettagli. AI in generale e combattimenti in particolare ancora molto, molto rozzi. Ripetitività di fondo del gameplay principale, cioè il freeclimbing. Mancanza di dialetti nel doppiaggio italiano.

Sistema di protezione paranoico e invasivo che tende a dare più noie a chi acquista il gioco che a chi lo pirata. Requisiti Minimi Sistema Operativo: Windows XP (32-64 bit) /Windows Vista(32-64 bit)/Windows 7 (32-64 bit) Processore: Intel Core 2 Duo 1.8 GHZ o AMD Athlon X2 64 2.4GHZ RAM: 1.5 GB Windows XP / 2 GB Windows Vista – Windows 7 Scheda Video: 256 MB DirectX 9.0 Spazio libero sull’hard disk: 8 GB Requisiti Consigliati: Processore: Intel Core 2 Duo E6700 2.6 GHz o AMD Athlon 64 X2 6000+ Scheda Video: GeForce 8800 GT o ATI Radeon HD 4700.

Notizie correlate
Collegamenti
In evidenza