Il prezzo del grano precipita a 13 euro al quintale. L'allarme della Cia

La Cia Toscana convoca un’assemblea regionale fra produttori e cooperative. “Il nuovo ministro e il nuovo assessore si occupino della crisi dei cereali come una emergenza generale”.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 2010 19:09
Il prezzo del grano precipita a 13 euro al quintale. L'allarme della Cia

La crisi del settore cerealicolo non conosce soste e precipita sempre più. Prezzi ancora in calo – il grano a 13 euro al quintale mentre servirebbero almeno 30 euro al quintale come “soglia di sopravvivenza” – le aziende non tengono più e stanno chiudendo o dismettendo la produzione. "Predisporre interventi immediati di sostegno alle imprese agricole e a tutela della produzione nazionale": è questo l’appello della Cia Toscana al nuovo ministro delle Politiche agricole così come al futuro assessore regionale, di affrontare i problemi del settore cerealicolo come una vera e propria emergenza con la predisposizione di interventi in grado di salvare le aziende agricole dalla spirale dell’aumento costante dei costi di produzione e dal calo dei prezzi.

La Cia Toscana organizza per giovedì 22 aprile a Grosseto (ore 15:30, Cooperativa Valle Bruna, Loc. Madonnino Braccagni), presso la sede della cooperativa cerealicola Valle Bruna, un’assemblea degli operatori del settore, produttori, cooperative, associazioni di prodotto, per definire una serie di proposte da rappresentare al nuovo assessore all’agricoltura e al ministro delle risorse agricole. Nel livello regionale chiederemo una riflessione urgente riguardo il sistema toscano. E’ indispensabile la convocazione urgente del tavolo regionale di settore per stabilire gli interventi immediati, dall’attivazione dello specifico bando di filiera sul Psr, alla predisposizione di azioni di sostegno specifico ai soggetti economici che organizzano i produttori.

"C’è bisogno di rafforzare la filiera toscana – commenta il presidente di Cia Toscana, Giordano Pascucci -, e ciò può avvenire dando un ruolo più forte alle strutture economiche sia nell’organizzazione del prodotto che per la sua tutela e valorizzazione con particolare riferimento al grano duro. Più in particolare è necessario che siano rafforzate le attività di trasformazione del prodotto toscano (pasta, pane, farina)". Produzioni di qualità, legate al territorio, identificate con marchi e adeguatamente valorizzate e promosse con politiche forti di sostegno.

"Al ministro – aggiunge Alessandro Del Carlo, presidenza Cia - vogliamo ribadire le necessità nazionali, ovvero, gli interventi per le crisi di mercato, per contrastare il crollo dei prezzi dei cereali, la tracciabilità del prodotto, e l’attivazione urgente delle azioni contenute nel piano cerealicolo nazionale, con le adeguate dotazioni finanziarie". E’ necessario ribadire – sottolinea la Cia - che esiste il problema della difesa della produzione toscana e nazionale, per cui è indispensabile attivare tutte le forme di controllo della produzione sia di provenienza comunitaria che extracomunitaria in arrivo soprattutto negli scali portuali.

Dunque maggiori controlli soprattutto sul versante dei requisiti di qualità e del rispetto delle norme igienico sanitarie. Infine, la Cia Toscana – rinnova l’appello a tutti i soggetti della filiera e alle altre organizzazioni professionali, per un impegno unitario a difesa e a sostegno dei produttori per aiutarli ad uscire dalla crisi. L'immagine è tratta dall'album di Teo's photo su Flickr.

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