Per la prima volta in mostra stanze e segreti della Villa medicea di Artimino

Un viaggio alla scoperta del made in Tuscany dal sapore rinascimentale: domenica 28 marzo sarà possibile visitare la “Villa dei cento camini”. Dopo lunghe ristrutturazioni, il borgo di Artimino torna a splendere.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2010 20:18
Per la prima volta in mostra stanze e segreti della Villa medicea di Artimino

Dalle grandi stanze dove vissero i Granduchi di Toscana ai saloni con le pareti affrescate, dalla cappella privata alla particolare scalinata all’ingresso, fino ai camini che sovrastano il tetto, ampio quanto il campo di calcio di San Siro. C’è una storia antica, c’è l’arte e il mistero, ma soprattutto ci sono i frammenti della vita quotidiana che conducevano gli abitanti della magione appartenuta a Cosimo de’ Medici prima e al figlio Ferdinando poi: dalle cucine ai pozzi, dalle camere da letto dei nobili alle stanze della servitù.

Ecco perchè è davvero un’occasione unica, quella di domenica 28 marzo 2010: per la prima volta, in collaborazione col locale museo archeologico, la Villa Medicea ad Artimino (Prato) apre i suoi cancelli al pubblico e svela una storia – anzi, mille storie diverse – che i toscani stessi ignorano quasi completamente. Vent’anni di lavori, migliorie e ristrutturazioni hanno infatti trasformato Artimino, riportandola ai fasti dei tempi che furono. In chiave, ovviamente, contemporanea. “Molti sanno dell’esistenza della Villa Medicea – spiegano con soddisfazione gli organizzatori dell’iniziativa – ma in pochi conoscono le storie che si celano dentro le sue mura.

Abbiamo voluto dare a tutti, e in primis ai toscani, l’opportunità di scoprire cos’è realmente Artimino oggi, finalmente completo. Non soltanto la Villa, progettata dal Buontalenti, ma tante strutture collegate che consentono un autentico tuffo nel passato. Basti pensare che tutto il complesso sorge sulle rovine di quello che fu uno dei centri etruschi più importanti”. Già, perché la Villa Medicea (1598) è solo la prima tappa di un “cammino” che affonda le proprie radici nei secoli passati, riportando i visitatori fino al tempo degli etruschi (di cui al piano terra esiste un museo ad hoc), e da lì ripercorrendo la storia attraverso Medioevo e Rinascimento.

Oltre alla Villa, infatti, domenica 28 marzo sarà possibile visitare il borgo medioevale ristrutturato – quasi cento appartamenti con vista mozzafiato, ricavati da antichi magazzini, cantine o granai – l’albergo (un tempo la “paggeria” che in passato ospitava i primogeniti dei notabili della corte medicea), o il ristorante “Biagio Pignatta” dedicato al maggiordomo di corte di Ferdinando. Oppure ancora le Cantine del Redi, altro esempio di buona tavola abbinata a panorami unici. Sia qui che al ristorante, inoltre, verranno presentati i vini bianchi e i rosati di Artimino.

Nessuno, poi, immaginerebbe che proprio ai piedi della Villa Medicea esiste un teatro da 200 posti inserito in quella che fu l'ex riserva di caccia di Ferdinando, ma anche le basi di un tempio etrusco e i resti di un pozzo sacro scavato nella roccia. Tra visite guidate e degustazioni, insomma, domenica, sarà una grande festa. Il costo della visita a museo e villa è di 7 euro a persona (compreso il biglietto d'ingresso), o 5 euro per ognuno. E' gradita la prenotazione. Per informazioni e orari delle visite: Villa Medicea "La Ferdinanda" - Artimino spa www.artimino.com telefono 055.8751426.

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