General Electric trasloca in Sicilia? La Regione non lo sapeva

Il presidente sorpreso per le notizie sullo spostamento di attività in Sicilia.Nell'incontro del 2 marzo a Palazzo Strozzi Sacrati nessun riferimento dell' azienda al nuovo progetto né a richieste di finanziamenti regionali.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2010 19:50
General Electric trasloca in Sicilia? La Regione non lo sapeva

Il presidente della Regione Toscana si dice stupito e contrariato nell'apprendere dai giornali la notizia che l'azienda General Electric, proprietaria dalla storica Nuovo Pignone di Firenze, starebbe predisponendo un nuovo progetto industriale che prevede lo spostamento in Sicilia delle funzioni di progettazione di nuovi prodotti legati al settore trasporti. Un fulmine a ciel sereno anche per la Regione visto che, solo pochi giorni fa, precisamente il 2 marzo scorso, il presidente, facendo seguito anche ad un allarme diffuso fra i lavoratori, aveva convocato un incontro proprio con Franco Fabbian e Giampiero Rosati, dirigenti di Gets (General Eletric Transportation), il ramo di azienda interessato all'operazione.

E’ stata dunque la Regione a cercare un contatto e chiarimenti, non viceversa. In quell'occasione, ricorda il presidente, pu r affrontando in generale numerose problematiche, da parte dell'azienda il progetto di investimento in Sicilia non era stato assolutamente menzionato né era stato chiesto alla Regione alcun impegno in termini finanziari. Quanto dichiarato da Rosati (“il presidente ci ha detto di non avere fondi disponibili nell’immediato e di non poter prendere impegni in un momento di passaggio”) è dunque destituito di ogni fondamento e pone seri interrogativi sul modo disinvolto con cui Gets gestisce e interpreta le relazioni con le istituzioni locali. Nel corso di quell'incontro da parte della Regione era stata espressa l'esigenza di rafforzare i legami con il territorio e migliorare ancora le già positive relazioni istituzionali e sindacali.

Tutte intenzioni sulle quali i vertici dell'azienda avevano concordato. Intenzioni e disponibilità che oggi, afferma il presidente della Regione, fanno un serio passo indietro. Il presidente ribadisce che la Regione, da sempre fautrice di un forte polo trasportistico di rilevanza nazionale sul suo territorio, sosterrà in ogni modo possibile il mantenimento in Toscana delle importanti funzioni di ricerca e sviluppo, anche per evitare la perdita di un importante know-how, fatto di esperienza e risorse umane qualificate. di Barbara Cremoncini

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