Tenta il suicidio gettandosi in Arno

Aveva pensato anche a come farlo. Si era liberata di alcuni indumenti, tra cui scarpe, borsa e giacca, e li aveva disposti in modo ordinato lungo il Ponte.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 marzo 2010 16:44
Tenta il suicidio gettandosi in Arno

Dallo stesso Ponte di Verrazzano, dopo pochi attimi si è buttata in acqua. Sono le ore 19:30 circa quando arriva una telefonata al 113. Da un lato l'operatore della Centrale operativa della Questura, dall'altro c'è un canoista, originario di Milano, che dà l'allarme: "C'è una donna che si è buttata nell'Arno". Mentre l'operatore del 113 continua a rimanere in contatto con il cittadino per acquisire dal cittadino ulteriori informazioni e agevolare l'intervento di soccorso, l'operatore radio fa scattare il piano per il salvataggio.

Quattro pattuglie vengono inviate sul posto. Vengono allertati i sommozzatori dei Vigili del Fuoco. A tutte le unità operative vengono date indicazioni sul Ponte di Verrazzano e sulle vie d'accesso al fiume che si trovano nelle immediate vicinanze, per accelerare il più possibile l'intervento ed il salvataggio della donna. "Per gli operatori che stanno intervenendo, utilizzare la corda in dotazione": questa è una delle indicazioni che dalla Centrale Operativa vengono impartite agli equipaggi.

I primi a raggiungere il fiume sono 5 operatori dell'VIII Reparto Mobile di Firenze. Immediatamente si rendono conto che non è un falso allarme. Lei, una quarantaduenne fiorentina, farmacista, si era davvero buttata nell'Arno. Dopo aver percorso un lungo tratto del greto del fiume nel tentativo di individuare l'esatta posizione della donna, l'attenzione degli agenti è stata attirata dal canoista che con gesti plateali indicava le acque in corrispondenza della sua posizione. Una volta sul posto, gli agenti non hanno esitato.

In pochi istanti hanno formato una "catena umana" immergendosi in acqua. Non senza difficoltà, anche per il fondo melmoso e le correnti che rendevano difficile l'equilibrio, sono riusciti a raggiungere la donna, che era completamente immersa nell'acqua. L'evidente stato di agitazione della donna non ha reso semplice le operazioni. Ma dopo pochi attimi gli operatori sono comunque riusciti a riportarla a riva. Una volta in salvo, gli agenti hanno prestato il primo soccorso alla donna, che presentava un principio di ipotermia, facendole espellere l'acqua ingerita.

Successivamente è stata affidata al personale del 118, che l'ha poi portata all'ospedale di S. Maria Annunziata per le cure del caso. "Le altre Volanti possono riprendere zona". E' questa la nota della Centrale operativa che segna la fine di una storia che poteva avere un epilogo diverso, e che grazie alla prontezza degli Uomini del Reparto Mobile ha consentito di salvare la donna. La professionalità degli operatori radio e del 113 della Centrale Operativa è poi determinante in interventi come quello di ieri sera.

Anche se a distanza, il loro compito è quello di orientare gli equipaggi, proiettandoli virtualmente nello scenario sul quale andranno ad intervenire, durante i pochi istanti del tragitto percorso per raggiungere il luogo segnalato. Nel corso della serata il Questore Tagliente ha contattato telefonicamente il cittadino che ha dato l'allarme al 113 per complimentarsi per il senso civico dimostrato. Nel corso della telefonata, il Questore ha sottolineato l'importanza della partecipazione dei fiorentini alla gestione della sicurezza della città, integrando con la loro attenzione e sensibilità l'impegno quotidiano profuso dalle Forze dell'ordine.

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