L'Ottocento Toscano va in scena

L'Orchestra a plettro Ottocento Toscano propone un ritorno alla semplicità, alla essenzialità e alla regolarità armonica, caratteristiche che contraddistinguevano le opere popolari dell'800.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 marzo 2010 14:57
L'Ottocento Toscano va in scena

Nata nel 2003 sotto la guida del suo primo mandolino Luca Marco Nistri, l'Orchestra a plettro Ottocento Toscano propone un ritorno alla semplicità, alla essenzialità e alla regolarità armonica, caratteristiche che contraddistinguevano le opere popolari dell'800, nelle quali si respira l'atmosfera delle nostre origini musicali e culturali. L'Orchestra O.T., opera un'intensa attività di ricerca che mira a riscoprire e riproporre gli spartiti originali dell'epoca, andati in gran parte perduti o finiti nel dimenticatoio a causa delle mutate condizioni socio-culturali successive ai conflitti bellici mondiali.

L'ascolto di ogni brano è un salto indietro nel tempo, un tuffo nel passato che fa rivivere l'emozione di una serenata cantata sotto ad un balcone o il dramma e la malinconia di un amore che è destinato a finire. Non mancano nel repertorio pezzi noti, entrati a far parte del gergo musicale dei Fiorentini tra i quali "L'amore è come l'ellera", "La strada dell'amore (la mamma un vòle)", "Mattinata fiorentina". Originali dell'epoca sono non soltanto gli spartiti ma anche alcuni degli strumenti musicali utilizzati, in primis il "chitarrone" una sorta di contrabbasso più unico che raro (se ne contano due o tre in Italia) miracolosamente salvato e riportato a nuova vita dopo che qualche ignaro acquirente lo aveva trasformato in un "pezzo di design", inserendo all'interno della cassa armonica una lampada e appendendolo ad una parete come fosse una gigantesca applique. L'Orchestra O.T.

si è allargata nel corso degli anni e oggi conta circa 20 elementi molti dei quali sono dei giovanissimi, a testimonianza del fatto che il patrimonio artistico culturale messo in scena da questo gruppo affascina e attira non solo i più grandi, ma anche le nuove generazioni che si lasciano rapire e coinvolgere volentieri dalle atmosfere romantiche, dai paesaggi colorati e profumati che queste canzoni riescono a dipingere. SL La foto si riferisce al concerto tenutosi al Teatro Le Laudi di Firenze sabato 20 marzo 2010.

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