Giornata Mondiale della Poesia: i Chille la dedicano ad Alda Merini

Una giornata dedicata alla poetessa Alda Merini, che nacque proprio il 21 marzo come lei stessa scrisse nella breve poesia che dà il titolo all'evento: "Sono nata il ventuno a primavera".

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 marzo 2010 18:25
Giornata Mondiale della Poesia: i Chille la dedicano ad Alda Merini

Proseguendo un percorso avviato con successo da alcuni anni in collaborazione con il Quartiere 2 del Comune di Firenze, i Chille de la balanza propongono una serata speciale in occasione del 21 marzo, scelta dall'Unesco come Giornata Mondiale della Poesia. Quest'anno, anche per ricordarne la recente scomparsa, i Chille dedicano la giornata alla poetessa Alda Merini, che nacque proprio il 21 marzo come lei stessa scrisse nella breve poesia che dà il titolo all'evento: Sono nata il ventuno a primavera "...ma non sapevo che nascere folle,/aprire le zolle/potesse scatenar tempesta". Nell'evento sansalvino, il pittore curdo Fuad realizzerà in tempo reale un dipinto della poetessa dei Navigli, mentre le giovani danzatrici di AreaDanza (Anna Aziz, Matilde Bonanni, Francesca Di Maio, Ginevra Emeri, Maria Moriani, Alice Partescano) dirette da Elena Mescoli proporranno una coreografia su versi della Merini. Naturalmente saranno la Poesia e la viva voce della Merini il nucleo centrale della serata, con la lettura da parte di Claudio Ascoli e Mirella Panconesi di poemi da La Terra Santa, Ipotenusa d’amore, Io dormo sola e Clinica dell’abbandono in una emozionante compresenza di riflessioni della poetessa, di versi "dal e sul" manicomio, di parole sull'amore e sull'essere donna-madre...

con un finale sorprendente e divertente che forse sarebbe piaciuto alla Poetessa. A fine serata i Chille e Fuad accenderanno i fuochi del Nawroz - Capodanno Curdo, ripercorrendo insieme agli spettatori la conquista della libertà di quel popolo. A tutti gli spettatori verrà dato, come nella tradizione del Nawroz, un narciso offerto nell'occasione da La Fioraia, negozio di decorazioni floreali di Viale Mazzini, 16/r. Una antica favola narra della lotta per la libertà dei curdi contro un re tiranno.

Mille e mille anni fa, il feroce Dehok dominava il Kurdistan. Ogni giorno due giovani venivano uccisi, col loro cervello il re nutriva i due orrendi serpenti che portava sulle spalle. Il fabbro Kawa, al quale erano già stati uccisi sei figli, decise di organizzare un'insurrezione popolare, quando le guardie gli si presentarono chiedendogli l'ultimo suo figlio. Quel giorno era il 21 marzo. Nuovo Giorno. Nawroz. Quella sera i Kurdi accesero fuochi su tutte le montagne, per annunciare a tutto il popolo la libertà.

Mille e mille anni dopo, i Kurdi accendono ancora i loro fuochi il 21 marzo, ma ancora i loro figli vengono uccisi: oggi in Turchia e in Iraq, festeggiare Nawroz costa l'arresto, la violenza, la morte. I tiranni proibiscono questi fuochi, forse perché nel loro specchio riconoscono nelle proprie sembianze quelle del tiranno di ieri. L'ingresso all'evento di domenica 21 marzo alle ore 21 è libero. Informazioni allo 055.6236195.

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