Niente partita per il Pisa che potrebbe vincere a tavolino

Non si giocherà Pisa-Castellarano, incontro che doveva disputarsi oggi alle ore 14,30 per il turno infrasettimanale del girone D di serie D. A Borgo Buggiano i giocatori si fermano in rispetto della morte di un loro dirigente.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 marzo 2010 20:30
Niente partita per il Pisa che potrebbe vincere a tavolino

Non si giocherà Pisa-Castellarano, incontro che doveva disputarsi oggi alle ore 14,30 per il turno infrasettimanale del girone D di serie D. La squadra emiliana non è partita per le forti nevicate cadute in nottata sull'Appennino. Ora il Giudice Sportivo di serie D dovrà decidere se dare vittoria al Pisa a tavolino per 3-0 o far giocare la gara in altra data. Storie di calcio, storie brutte di calcio. E' successo domenica scorsa a Borgo Buggiano,provincia di Pistoia, dove la squadra locale militante in serie D girone D, il gruppo del Pisa per intenderci, stava perdendo per 1-0 contro il Fossombrone ma al 22esimo della ripresa ha smesso di giocare.

Il motivo più che valido, perchè in tribuna aveva perso la vita per un infarto Roberto Lupoli, da 25 anni dirigente e speaker del campo sportivo di Buggiano. I giocatori di casa avvisati anche dai propri tifosi non hanno voluto continuare il match perchè quando un amico, un padre perde la vita è il momento di fermarsi. Così però non è stato dello stesso avviso il Giudice Sportivo della serie D che ha dato al Borgo a Buggiano partita persa a tavolino per 3-0 e un punto di penalizzazione in classifica. Immediata la reazione della società toscana che assistita dall'avvocato Federico Menchini di Bologna ha preannunciato reclamo contro tale ingiusta decisione.

Ora toccherà alla Corte di Giustizia Federale decidere sul caso ma sarebbe opportuno anche un intervento decisivo del presidente federale Abete, chiamato in causa proprio dal patron della Lega Dilettanti Tavecchio. Chissà che non arrivi una giusta retromarcia perchè una vita che va via vale più di un incontro e continuare a giocare con la morte nel cuore non ha proprio senso.

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