Tutte le modifiche alle linee Ataf che scatteranno dal 21 marzo

Bus a servizio della tramvia e un deciso potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico nel territorio del Quartiere 4 e di Scandicci.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
09 marzo 2010 19:21
Tutte le modifiche alle linee Ataf che scatteranno dal 21 marzo

Bus a servizio della tramvia e un deciso potenziamento dell’offerta di trasporto pubblico nel territorio del Quartiere 4 e di Scandicci. Sono queste le principali novità che scatteranno dal 21 marzo con l’introduzione della nuova organizzazione del trasporto pubblico locale definita a seguito dell’entrata in servizio della linea 1 della tramvia. La riorganizzazione della rete (15 le linee interessate) è stata presentata questa mattina dagli assessori mobilità del Comune di Firenze, del Comune di Scandicci e della Provincia di Firenze.

Erano presenti anche il presidente del Quartiere 4 e il presidente di Ataf Filippo Bonaccorsi. In totale sono 15 le linee interessate al riassetto che scatterà il 21 marzo: 1, 5, 6, 9, 15, 16, 26, 27, 44, 46, 50, 72, 73, 77-78 (ex linea 1). Il progetto si basa su alcuni elementi cardine: prima di tutto la centralità del tram, vera spina dorsale del sistema di trasporto dell’intera area, e di conseguenza la riorganizzazione degli itinerari dei mezzi su gomma principalmente a servizio della tramvia.

La nuova rete sarà quindi strutturata “a nodi”, ovvero presenterà una serie di luoghi di interscambio dei bus tra di loro e con la tramvia. Altri elementi fondamentali sono l’eliminazione delle sovrapposizioni tra tram e linee degli autobus e la limitazione degli attraversamenti della sede tranviaria da parte dei mezzi su gomma. Per quanto riguarda il servizio dei bus, l’orario di esercizio sarà esteso a 18 ore giornaliere e per quasi tutte le linee è previsto un aumento del numero delle corse giornaliere.

Comunque per tutte le linee interessate dalla riorganizzazione sarà garantito almeno il mantenimento del livello di servizio attuale. Senza contare che grazie al tram alcune linee, come per esempio la 16 o la 44, cambieranno radicalmente percorso andando a potenziare in modo rilevante il trasporto pubblico all’interno del Quartiere 4 e del territorio di Scandicci collegando zone prima poco servite tra di loro e con la tramvia. “Grazie al nuovo itinerario della linea 44 – ha sottolineato l’assessore alla mobilità del Comune di Firenze – sarà infatti possibile collegare Mantignano e Ugnano alla tramvia e a Soffiano e, in seguito, anche servire il nuovo quartiere del Pontignale.

Si tratta quindi di una operazione che garantisce un miglior servizio alla cittadinanza”. Anche l’assessore di Scandicci ha evidenziato il salto di qualità del trasporto pubblico che, grazie alla tramvia, consentirà di istituire una serie di importanti collegamenti all’interno del territorio comunale e con l’ospedale di Torregalli. “Saranno cinque le linee che adesso partono da Scandicci per raggiungere Firenze e dal 21 marzo rimarranno sul nostro territorio potenziando quindi la mobilità interna.

Siamo di fronte ad un riassetto di grande rilevanza, che necessita di un cambiamento di abitudini da parte dei cittadini”. Da parte sua il presidente del Quartiere 4 ha sottolineato come con il nuovo assetto del trasporto pubblico molte linee di bus saranno sostituite dalla tramvia andando ad alleggerire notevolmente la pressione sulla zona di Ponte alla Vittoria. Tornando alla riorganizzazione della rete, il progetto prevede cinque tipologie di linee:

  • le linee portanti ovvero 1 e 6 con percorso indipendente dal tram: frequenze ogni 5 minuti nelle ore di punta;
  • le linee di adduzione a frequenza molto alta, ovvero 9, 16 e 51: frequenze ogni 8 minuti nelle ore di punta;
  • le linee di adduzione a frequenza alta ovvero 77-78 (ex linea 1), 26 e 27: frequenza ogni 10 minuti nelle ore di punta;
  • le linee di adduzione a frequenza media, ovvero 15 e 72: frequenze ogni 15 minuti nelle ore di punta;
  • le linee di adduzione a frequenza bassa, ovvero 5, 44, 46, 50 e 73: frequenze superiori a 15 minuti nelle ore di punta.
In dettaglio ecco le novità linea per linea. Linea 1: Saviati/Boccaccio-Stazione SMN.

Linea portante. Previsto lo spostamento del capolinea da Il Lapo al parcheggio Salviati. Viene soppresso il tratto della linea dalla stazione verso Scandicci. La nuova attestazione sarà alla stazione di Santa Maria Novella (lato deposito bagagli) dove avverrà l’interscambio con la tramvia. Il resto del percorso rimarrà quello attuale comprese le due varianti da piazza delle Cure (1A verso parcheggio Faentina, 1B verso via Boccaccio). Linea 5: Filarete-Nuovo Pignone. Linea di adduzione a frequenza bassa. Mantenimento della frequenza attuale.

Transito su viale Guidoni in entrambe le direzioni, snellimento del percorso nella zona dell’Isolotto. Saranno mantenute tutte le corse scolastiche (variante 5A) e i capolinea attuali. Linea 6: Campo di Marte-Stazione SMN-Torregalli. Linea portante. Rimane il collegamento diametrale tra Campo di Marte, il centro, l’Oltrarno e il Quartiere 4. Previsti due diramazioni: il prolungamento verso l’ospedale di Torregalli e quello verso la zona di via del Filarete (che permetterà anche l’adduzione alla linea tramviaria con l’interscambio in zona Foggini).

Linea 9: Batoni-Federiga. Linea di adduzione a frequenza molto alta. Non arriverà in centro ma con un percorso a doppio anello garantirà, insieme alle linee 77 e 78, un servizio capillare sul territorio del Quartiere 4 e il collegamento veloce e diretto con le fermate del tram. Linea 15: San Colombano-Vingone. Linea di adduzione a frequenza media. Garantirà collegamento tra San Colombano, la zona industriale e la linea tranviaria. E anche quello tra Vingone e il tram. Linea 16: Triozzi-ASL.

Linea di adduzione a frequenza molto alta. La linea non collegherà più Firenze e Scandicci ma rimarrà nel territorio di quest’ultimo Comune consentendo un collegamento veloce tra via Triozzi, il centro della città (dove c’è l’interscambio) con la tramvia e la nuova sede dell’Azienda sanitaria locale in via Vivaldi. Linea 26: Badia a Settimo-Arcipressi. Linea di adduzione a frequenza alta. Anche in questo caso il nuovo percorso si svilupperà in gran parte nel territorio di Scandicci collegando la zona di Badia a Settimo con la sede del Comune (interscambio tramvia), la zona delle scuole e l’ospedale di Torregalli fino a raggiungere di nuovo la linea tranviaria in Arcipressi. Linea 27: Casellina-Vingone.

Linea di adduzione a frequenza alta. Come per la 26, questa rinnovata linea permetterà il collegamento veloce tra l’ospedale di Torregalli e il tram. Garantirà inoltre una relazione diretta tra Casellina, la linea tranviaria e la zona del Vingone. Linea 44: Pontignale-Ugnano-Mantignano-Arcipressi. Linea di adduzione a frequenza bassa. La linea garantirà il collegamento di Ugnano e Mantignano con la tramvia in Arcipressi. Previsti il mantenimento delle frequenze e quello delle corse scolastiche attuali.

È in fase di verifica il progetto del prolungamento a servizio dell’abitato di Pontignale. Linea 46: Galluzzo-San Lorenzo a Greve. Linea di adduzione a frequenza bassa. Sarà mantenuto il collegamento attuale tra il Galluzzo e l’ospedale di Torregalli con il prolungamento alla linea tranviaria alla fermata Nenni-Torregalli. Saranno mantenute le attuali corse scolastiche. Linea 50: Arcipressi-Cimitero di Soffiano. Linea di adduzione a frequenza bassa. Si tratta di una nuova linea circolare a servizio del cimitero di Soffiano e andrà a sostituire la variante 6C.

La circolazione è prevista nelle ore di morbida del trasporto pubblico (ipotesi 25 corse al giorno). Linea 72: Montelupo Fiorentino-Lastra a Signa-Signa-Arcipressi. Linea di adduzione a frequenza media. Questa linea permetterà di collegare Montelupo Fiorentino (72M), Signa (72A) e Malmantile-Signa (72L) con Firenze e la tramvia in zona Arcipressi. Nelle ore di punta il progetto prevede una frequenza di 15 minuti e comporterà la soppressione degli attuali percorsi sulla SCG Firenze-Pisa-Livorno.

Saranno mantenute le attuali corse scolastiche. Linea 73: San Vincenzo a Torri-Lastra a Signa. Linea a frequenza bassa. Il nuovo percorso andrà a integrare le ex linee 721 e 722 e prevede il collegamento con la tramvia in zona Federiga. È previsto un aumento della frequenza attuale e il mantenimento di tutte le corse scolastiche attuali. Linea 77-78 (ex linea 1): Canova-Baccio da Montelupo. Linea di adduzione a frequenza alta. Andrà a sostituire il percorso della linea 1 soppresso e garantirà, insieme alla linea 9, un servizio capillare al Quartiere 4 e il collegamento veloce (frequenza 10 minuti) e diretto con le fermate della tramvia.

(mf) Il commento della Provincia di Firenze “Siamo di fronte ad una rivoluzione delle linee di trasporto su gomma per la zona dell’area metropolitana fiorentina interessata dal funzionamento della tramvia. La Provincia negli ultimi mesi ha lavorato assiduamente a questo progetto, in stretta collaborazione con i Comuni di Firenze e di Scandicci, titolari di molte delle linee che vengono modificate. Ci siamo confrontati positivamente con la Regione relativamente all’aspetto finanziario e abbiamo ascoltando anche le osservazioni dell’azienda che gestisce il servizio, nell’ottica di realizzare un nuovo assetto del Tpl che abbia come primo obiettivo l’adduzione alla tramvia e riesca così a soddisfare le nuove esigenze degli utenti”.

Giuliano Fedeli, Assessore ai Trasporti e Mobilità della Provincia di Firenze, precisa così il ruolo di Palazzo Medici sul progetto Tpl e gli obiettivi della riorganizzazione del trasporto pubblico locale nel quadrante Sud Ovest dell’area metropolitana. “Gli Enti hanno chiesto di attuare il nuovo servizio dal 21 marzo, data dalla quale partirà l’intensificazione del servizio tramviario. E la Scarl Ataf & Li-nea ha risposto positivamente. Tutti gli Enti coinvolti, Comuni e Provincia, dovranno impegnarsi nel dare la massima comunicazione possibile a cittadini e utenti.

Comunicazione che andrà ad aggiungersi all’informazione che l’azienda deve fornire per contratto. In ogni caso, tutti insieme verificheremo attentamente il funzionamento delle nuove linee nel periodo compreso tra il 21 marzo e il 10 aprile, per individuare eventuali miglioramenti da apportare. La riduzione del chilometraggio svolto dai bus che non raggiungeranno più la stazione di Santa Maria Novella – conclude l’Assessore – da una parte permetterà di attivare un servizio più intenso e capillare all’interno dei territori interessati, dall’altra sarà abbondantemente compensato dalla grande quantità di offerta rappresentata dal servizio tramviario”. Sul possibile spostamento di capolinea extraurbani dalla stazione di Santa Maria Novella alla stazione Leopolda o eventualmente alla Fortezza, la Provincia ha chiesto al Comune di Firenze ulteriori approfondimenti, raccogliendo le preoccupazioni avanzate in queste settimane dai cittadini e dai Comuni coinvolti (Mugello, Chianti, Valdarno, Val di Sieve).

La tramvia soppianta il bus, De Zordo: "Ma vince sul traffico privato?" "Veniamo oggi a sapere che a Firenze, dopo la partenza della linea 1 della tramvia, circolerà il 20% in meno di Trasporto pubblico locale su gomma; cioè 700.000 km su gomma in meno ogni anno, a fronte di 1.300.000 km in più su ferro. Bene. Ma la tramvia doveva eliminare soprattutto il traffico privato, non entrare in competizione con un altro mezzo di trasporto pubblico!" E' quanto dichiara Ornella De Zordo.

"A quando i conteggi sul reale numero di macchine e motorini che, dopo l'entrata in funzione della linea 1, resteranno fermi e dunque inquineranno meno le nostre strade? E ancora, a quando previsioni concrete in questo senso sui benefici delle linee 2 e 3 che devono ancora partire, e di cui l'amministrazione comunale sta studiando alternative di percorso rispetto ai tracciati del progetto? Perché l'unica linea-guida dei sostenitori di queste due linee dovrebbe essere appunto l'abbattimento del traffico privato.

Senza studi dei flussi di traffico, senza proposte di intermodalità tra i vari sistemi di trasporto, senza l'utilizzazione dei binari ferroviari esistenti - con le nove fermate già presenti in città - e senza i relativi parcheggi scambiatori, il mito tramvia è destinato a fallire, finendo al massimo per sostituire gli autobus di Ataf e Linea. Non certo un gran risultato, a fronte dell'investimento finanziario e dei costi ambientali" conclude De Zordo.

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