Il destino del mondo all'Alba della Guerra

Esce il secondo capitolo della trilogia firmata dai giovanissimi Lorenzo Mugnai e Lorenzo Righi.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2010 17:34
Il destino del mondo all'Alba della Guerra

Facce pulite, capelli ricci, ventenni, appassionati di scrittura, Lorenzo Mugnai e Lorenzo Righi hanno ormai conquistato un ampio pubblico di lettori. Insieme scrivono canzoni e insieme hanno composto due testi fantasy, il primo dei quali, "Ali di pietra", ha già appassionato mezza Toscana. Con "L'Alba della Guerra" (ed. Sarnus, pp. 416, euro 16), in uscita ad aprile, la trilogia "Il Cammino dei Draghi" giunge al secondo capitolo. La vicenda racconta di sette giovani Eredi, sulle cui spalle un antico drago bianco ha poggiato un destino pesante come ali di pietra.

Devono affrontare una doppia battaglia tra bene e male: contro i nemici capitanati dal mezzo demone Zorak e contro se stessi. Perché il male ha molte radici e si insinua anche nel profondo del loro animo. Un cammino ricco di colpi di scena, dove ogni aspetto della vicenda sarà continuamente stravolto fino a renderla imprevedibile. Gli autori della trilogia 'targata' Sarnus Lorenzo Mugnai studia Fisica e Astrofisica, ma in realtà è cresciuto con la passione per la poesia e per la scrittura.

Lorenzo Righi ha scelto decisamente un percorso umanistico e frequenta Lingue e Letterature straniere. Hanno consolidato la loro amicizia tra i banchi di scuola: lì hanno scoperto di condividere anche il culto per il fantasy. Sono nati allora i presupposti per quella forte sinergia che oggi ritroviamo tra le pagine dei loro testi. Alla domanda su quali siano i loro modelli letterari rispondono ad una sola voce: "Il nostro modo di scrivere è stato paragonato a quello di Licia Troisi e a quello di Cristopher Paolini".

Aggiungono poi: "Gli scrittori fantasy oggi sono tantissimi, ma noi ci riferiamo perlopiù ai Maestri, e cioè Tolkien, George R.R. Martin con la sua produzione fantastorica e Ursula Le Guin con le sue implicazioni filosofiche". Hanno ormai una nutrita schiera di fans, sono stati presentati al pubblico da personaggi come Franco Cardini, hanno partecipato a trasmissioni TV. Chiediamo dunque se fin dall'inizio della loro impresa ne avessero chiaro l'esito. "Abbiamo iniziato il primo libro per divertimento", rispondono semplicemente, "ma quando lo abbiamo finito prendevamo già tutto più sul serio.

Grazie al sostegno di Domenico del Nero e Antonio Pagliai il primo volume è stato pubblicato. A quel punto concludere la trilogia è diventato un imperativo" (Carlotta Cosi)

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