La Regione Toscana apre le porte dei suoi palazzi per festeggiare i 40 anni

Dalle 10:30 alle 20, Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale, aprirà le porte ai cittadini, in occasione della mostra dedicata al Quarantesimo Anniversario dell’istituzione della Regione Toscana.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 febbraio 2010 18:43
La Regione Toscana apre le porte dei suoi palazzi per festeggiare i 40 anni

I quarant’anni della Regione Toscana – raccontati attraverso libri, materiale fotografico, carte geografiche, manifesti, documenti e proiezioni video – saranno il filo rosso di Palazzo Aperto, domenica 21 febbraio dalle 10:30 alle 20. Guide turistiche ufficiali saranno a disposizione degli ospiti per visitare i Palazzi Panciatichi e Capponi-Covoni (via Cavour, 4 - Firenze), alla scoperta della mostra “1970-2010 La Regione in Toscana”, che racconta un cammino di civiltà e resterà aperta al pubblico fino al 12 marzo. L’esposizione, che occupa la maggior parte di Palazzo Panciatichi, accoglie i visitatori al cortile d’ingresso, con la sezione “Storia, identità, confini di una regione italiana”, tra cartine geografiche, mappe e video.

Gli spazi dell’Auditorium ospitano invece tre sezioni della mostra: “Dal Comitato toscano di liberazione nazionale (CTLN) all’Assemblea costituente”, “Anni 60: regionalismo senza regione”, cineforum e documenti filmati, per ricostruire il dibattito sull’idea di regione nel CTLN, arrivare all’approvazione della Costituzione repubblicana, attraversare gli anni che preparano la nascita degli enti Regione, magari accompagnati da interviste ai tg. Tornati nel cortile, la quinta sezione della mostra, intitolata “Dal 1970 al 2010: come siamo cambiati...” è interamente dedicata all’Irpet (Istituto regionale per la programmazione economica della Toscana).

La sesta, allestita lungo le scale che portano al primo piano, racconta invece il momento della nascita: “7 giugno 1970; prime elezioni regionali”, con la riproduzione dei quotidiani dell’epoca e il dibattito politico tra regionalisti e antiregionalisti. Giunti al primo piano, la storia continua con i “Risultati elettorali”. Tra immagini, fotografie, schede e materiale proveniente dalle Teche Rai rivedremo i giorni dell’insediamento e dell’elezione di Elio Gabbuggiani e Lelio Lagorio, i primi Presidenti del Consiglio e della Giunta regionale.

La Sala Gonfalone, invece, ospita come naturale destinazione “Il Pegaso e lo Statuto”, l’avvincente storia del Pegaso tra leggenda e realtà e il primo “cantiere” della nostra Carta fondamentale. Nell’anticamera della Sala Gigli, i documenti dell’archivio e biblioteca del Consiglio regionale narrano “I primi passi...”, che accompagnano alla sezione su “La Regione in costruzione: ‘le nozze co’ fichi secchi’”. La mostra si chiude in Sala Gigli, per dare spazio a “Il civismo: le parole fondanti”, parole maturate nel passato ma che guardano decisamente al futuro: diritti, valori, innovazione, sostenibilità.

Le sorprese non sono finite: uno spazio multimediale offre ai visitatori la possibilità di interagire con l’intero percorso della mostra, grazie a messaggi sms, video e mp3. E ancora: il percorso si completa con una sezione – o meglio una mostra nella mostra - dedicata a uno dei padri della Costituzione repubblicana: “La Toscana di Piero Calamandrei. Memoria storica e passione civile”. Tra le offerte per i visitatori – domenica 21 febbraio – ricordiamo ancora la degustazione dei prodotti tipici toscani (dalle 11 alle 18:30), l’esibizione del gruppo musicale “No Time Jazz Band” (dalle 16 alle 18:30), lo stand per la distribuzione della Costituzione della Repubblica Italiana, dello Statuto della Regione Toscana e altra documentazione.

(ps)

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